Governo Civico salverà il sindaco Gubetti in cambio di assessorati, poltrone ed incarichi amministrativi?

Dopo la seduta andata deserta ieri sera per l’assenza di tutti gli esponenti della maggioranza, oggi alle ore 20 è convocata una riunione delicatissima del Consiglio comunale di Cerveteri.

All’ordine del giorno l’approvazione degli equilibri di bilancio, atto fondamentale per il proseguimento della legislatura che, senza ratifica dell’assise civica, comporterebbe lo scioglimento del Consiglio comunale e le elezioni a maggio del 2025. Nelle ultime ore, tra sussurri, indiscrezioni e voci di corridoio, sembrerebbe che un accordo sia stato raggiunto tra il sindaco Elena Gubetti e le liste Governo Civico e Cerveteri Democratica che erano uscite dalla maggioranza, minacciando sfracelli e crolli dell’amministrazione. In realtà, se saranno confermate le notizie trapelate dal palazzetto del Granarone, questa sera potrebbe scoppiare la pace tra il sindaco Gubetti ed i dissidenti che voterebbero la delibera di bilancio, salvando la legislatura. Ma il prezzo che Elena Gubetti si preparerebbe a pagare sarebbe politicamente altissimo, una resa di fatto incondizionata alle richieste di Governo Civico che farebbe da asso pigliatutto. Secondo le indiscrezioni trapelate dal Centro sinistra, tutte da confermare, il sindaco dovrebbe azzerare la Giunta e conferire ad esponenti di Governo civico assessorati pesanti. Dovrebbe poi nominare, attraverso una selezione pubblica, il nuovo direttore della Multiservizi Caerite vicino all’area di Governo Civico, affidare ad esponenti della stessa lista la gestione politica ed amministrativa della vicenda dei condoni di Campo di Mare. Altra richiesta piovuta sul tavolo del sindaco Gubetti potrebbe essere l’allontanamento dalla Giunta del vice sindaco Federica Battafarano, ma su questo punto potrebbe innescarsi una feroce battaglia. Sono ovviamente voci raccolte in queste ore a Cerveteri, alle ore 20 ci toglieremo tutte le curiosità e vedremo se calerà il sipario su una bagarre che sembra tanto essere scoppiata solo in nome di poltrone ed incarichi. Tanto rumore per nulla, insomma, ma potenziale figuraccia per chi per oltre un mese e mezzo ha sbandierato critiche al metodo amministrativo non condiviso del sindaco. Dietro le bandiere c’erano solo appetiti politici ed amministrativi?