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Ha fatto bene. E BASTA!!! 

di Ugo Russo 

Ci risiamo. Quando succede che un commerciante subisce una rapina e cerca di difendere i risparmi di una vita, molte volte a fronte di sacrifici veri, ma soprattutto cerca di difendere la sua e l’incolumità dei familiari, nasce una colluttazione o partono comunque degli spari e a rimanere freddato è il rapinatore/i rapinatori, apriti cielo! Questa nostra giustizia becera, per nulla rassicurante che difende i delinquenti e rende sempre più difficile l’esistenza delle persone oneste va a controllare i centimetri da dove sono partiti gli spari e dove i morti sono stati colpiti, vede se la pistola dei malviventi era vera o giocattolo, vede, in buona sostanza, se era proprio il caso di sparare. Non controlla, però, se le mutande di chi stava subendo il furto si erano riempite di cacca per la paura di vedersi danneggiato e minacciato nella sua proprietà! Insomma, dal momento della rapina finita nel sangue, il danneggiato non lo fanno più campare, ha finito di vivere anch’esso e per cercare di non avere a sua volta pene e condanne severe deve dire che “non voleva sparare, è molto dispiaciuto di averlo fatto”. L’ultimo, però, il signor Roggero, ha detto “di non provare alcun rimorso. D’altronde, la mia vita e quella della mia famiglia contro la loro”. Bravo, bravo e ancora bravo! Lui, che aveva già subito un’altra rapina anni fa con conseguenze devastanti. E lo hanno subito indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa! Dicono: è un atto dovuto. Un atto dovuto di che?????  Ci siamo rotti gli zebedei di queste leggi che tutto fanno tranne che proteggere la gente stimabile (cosa vogliono, che diminuisca sempre di più e la giustizia se la faccia da sola?), aumentando l’insicurezza. E ancora, quanti affermano: in galera si migliora. Ah, sì? In genere chi va a fare questi gesti delinquenziali è già stato dietro le sbarre, eccome!!!??? Mario Roggero, invece di essere sbattuto da certi ignobili media in  prima pagina come il mostro, deve essere considerato un eroe, ci dovrebbero aprire i telegiornali con lui che viene premiato con la medaglia d’oro per il coraggio, il sangue freddo mostrati; chissà che non serva a dissuadere questa gentaglia che va in giro distribuendo paura e morte.

Quando, però, ad essere ammazzato è il rapinato non si sa più niente di quello che succede al delinquente/ai delinquenti, sempre che li prendano; o meglio, quelle poche volte che si sa qualcosa “era sotto l’effetto della droga, ha sparato perché minacciato (!!!) e insomma se la cava/cavano con poco o nulla (quasi sempre i domiciliari). Se poi è extracomunitario, tante volte, dopo una breve pena (se gliela danno), viene rispedito in patria per poi stare di nuovo in Italia pochi giorni dopo col barcone successivo… A corollario di quanto scritto, per ribadire fino a che punto siano pericolosi questi che vanno a fare tali furti con tanto di arma al seguito (gli ultimi avranno pure avuto la pistola-giocattolo, e chi può riconoscere la differenza in quei frangenti?, ma portavano un coltello che hanno brandito al collo della figlia di Roggero) il fatto che la loro vita e quella degli altri non conti più nulla; sanno che possono rimanere uccisi o , viceversa, che possono uccidere e non hanno scrupoli.

RIAPERTURA PER UNO SCOPO – “Riaprendo sappiamo di correre un rischio calcolato: che i morti aumenteranno sicuramente”. A parte che uno che dice così non può né rassicurarci nè tanto meno farci stare tranquilli ma c’è da avere paura per tutte le altre nefandezze che potranno seguire a questa (oltre alle tantissime che abbiamo dovuto subire e che sono costate decine di migliaia di altri decessi). Così il vostro presidente del consiglio, assieme al fido scudiero speranza (continuano in televisione a chiedere le dimissioni di quest’ultimo, ma lui è sempre lì, imperterrito. Ma ci torneremo) ha ordinato la riapertura pressoché totale (a parte il mantenimento, a quel punto, di un rigido coprifuoco che nulla ci azzecca, come avrebbe detto Di Pietro, con quanto stabilito). E molti giornalisti, scrittori, politici, gli stessi operatori sanitari e quant’altro hanno cominciato a dire che forse il governo (come avevamo già noi stessi ipotizzato, e quante cose nel tempo abbiamo indovinato…), scaricando poi eventuali colpe sui cittadini se fanno gli assembramenti o prendendo a spunto una frase dei commercianti “Non vogliamo ristori, vogliamo lavorare”, avendo prosciugato (come?) i soldi destinati al supporto economico per chi aveva visto scemare, per questa maledetta pandemia, i propri guadagni o addirittura aveva dovuto chiudere le proprie attività commerciali, ha probabilmente pensato: “Vi facciamo contenti e coglionati (all’aperto, pero’…), non vi diamo una lira, pardon, un euro, poi se aumentano i contagi é sempre e solo colpa vostra”. Troppo comodo! Fateci di nuovo sperare che alle nostre spalle sia tornato ad esserci uno stato! E poi fateli veramente i controlli promessi!!! Basta continuare a prenderci per il deretano! speranza ha bloccato i voli da e per l’india, vista la nuova e pericolosa variante indiana. Questo martedì scorso. Ah, sì? E allora perché tre giorni dopo sono sbarcati a Fiumicino e poi hanno raggiunto la provincia di Latina 300 indiani e sapendo di essere cercati sono spariti???!!! Ora hanno bloccato un altro aereo dall’india, non facendolo partire, ma, ad esempio, è stato fatto atterrare e sono tranquillamente scese altre centinaia di persone provenienti dal pakistan, come se questa nazione non confinasse con l’india e tra i due stati non ci fosse il libero passaggio… E’ come se uno andasse  dal salumiere e invece del prosciutto che ha ordinato gli ammollassero la mortadella! Certo, c’è da essere scienziati, eh?

Proprio a Latina hanno scoperto un focolaio di altrettanti (e cioè 300) sikh (o sandokan, come vi pare. Ci vorrebbe Salgari per poter parlare con loro). Inoltre, anche a Roma a vedere la fila interminabile di indiani (ci sono anche i cingalesi che lavorano a vario titolo da noi) pronti per fare il tampone c’è da allarmarsi. Pare proprio la barzelletta del generale Custer, nella mitica battaglia del Little Bighorn, che, dovendo uscire dal forte per affrontare gli indiani, radunò i suoi e disse al tenente: “Al mio cenno, apri il portone e affrontiamoli con coraggio. Non sono tanti, li batteremo senza problemi”. Al cenno si aprì il portone e Custer, nell’atto di intimare la carica, gridò: “Ca… ..o” quanti sono, chiudi il portone, chiudi il portone!” In genere di indiani, spesso di stranieri di alcune altre nazionalità, ne vedi uno ogni tanto per strada e pensi che non siano molti ( diverso il caso di africani e cinesi); in questi casi, invece, ti rendi conto che sono un’infinità. L’italia non è più nostra (ormai da tempo), è degli altri che ne dispongono e dispongono di noi come vogliono.

Tornando a bomba, pardon a speranza, chiudiamo con l’assurdo esito, nei numeri, della mozione di sfiducia chiesta per sollevare dall’incarico il ministro, con tanta gente che lo ha criticato fino a ieri (e ora ha ripreso a farlo) e che o si è astenuta o ha votato contro la mozione (!!!!!) pur di conservare la poltrona. Schifosi. E così l’unica coerente continua a dimostrarsi la Meloni che forse sta seriamente pensando di abbandonare la coalizione di centrodestra per mettersi in proprio. Visto quanto sta succedendo, rischierebbe di brutto… Di che? Di avere da sola la maggioranza assoluta.

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