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I danni della nations league

di Ugo Russo 

Ci risiamo. Torniamo a scrivere di questo famigerato trofeo voluto fortissimamente dalla uefa, chiaramente in confusione dopo aver partorito l’altra insignificante manifestazione, stavolta per club, la conference league. Tutto rigorosamente scritto minuscolo ed è quello che meritano sia l’organismo europeo sia i fasulli trofei. Quanto alla nations si è detto che serve alle nazionali per gestire con profitto il periodo di loro “inattività ufficiale” con partite regolate comunque da una classifica. Ma nessuno la vuole. Intanto perché, in un momento intenso di impegni della stagione, porta a numerosi infortuni, alcuni anche eccessivamente gravi, che creano notevoli danni ai club a cui quei giocatori appartengono; poi perché molte nazionali, non noi, purtroppo (ed eravamo sul punto di essere fuori anche da qui, poi è successo qualcosa…), sono con la testa al prossimo mondiale e tanti giocatori importanti non li convocano neppure e se sono eliminate non se ne preoccupano proprio (come Germania, Inghilterra, via addirittura con una partita di anticipo, Francia e Portogallo); e poi, e questo è il motivo più grave, della maglia che indossano -soprattutto agli italiani a parte i soliti pochi minchioni che giocano ogni volta due partite intere salvo, poi, non essere a disposizione alla ripresa del campionato, o giocare con la lingua di fuori- non frega più niente a nessuno!!! Ci sono calciatori nostrani (che non andrebbero convocati più) che hanno trovato l’escamotage giusto per… fuggire: chiamati, si presentano al raduno, dicono che non stanno bene, tornano “a casa”, salvo, poi, giocare la partita successiva nella squadra di club. Si segnala in questo “giochetto” soprattutto il calciatore di una squadra che fa quasi sempre così, ma stavolta ha superato ogni limite: già due giorni prima della seconda partita (in ungheria) si è saputo che era perfettamente recuperato (!!!!!) ma si è guardato bene dal dire, parto per Budapest, macché! Questo perché è una coppa talmente importante… O forse perché già si sapeva che l’italia avrebbe vinto in ogni caso… E poi c’è un giro forsennato di telefonate: “fammi il favore che poi te lo ricambio, non farmelo giocare, mi serve”, che investe anche altre partite internazionali. Così uno della stessa squadra di cui sopra è andato oltre oceano per due partite, convocato dal proprio selezionatore. Ma mentre i suoi compagni di nazionale sudavano in campo lui è rimasto a scaldare la tribuna in entrambe le gare, evidentemente al trainer è arrivato un diktat preciso: deve giocare in campionato una partita importante, non lo impiegare. E stava talmente male che quando è tornato in italia ha giocato dal primo minuto ed è stato pure decisivo! Allora: manca completamente la serietà in questo lercio calcio e ditemi voi se non si deve parlare di massimo campionato falsato, tra episodi come questi, in più arbitraggi scandalosi e il dannoso var che hanno cambiato almeno il 30% dei risultati dei matches finora disputati!!! Quanto alle nazionali, macchè nations league; se non ci sono partite ufficiali di qualificazione a qualcosa, organizzate delle amichevoli di grosso spessore dove gli allenatori possono contare sul meglio degli organici come si faceva una volta dove tutto era diverso e sicuramente migliore di adesso.

SORTEGGIO RIDICOLO – Due italiane per la prima volta assieme nella fase a gironi della Champions League. Juventus e Roma qualificate, a dimostrazione che il nostro movimento femminile in questo sport continua a fare passi da gigante. Ma nel sorteggio è apparso quanto meno irriverente quello che è successo alle bianconere, che, ricordiamo, da sei anni dominano il campionato italiano, hanno vinto Coppe Italia, Supercoppe e, soprattutto, lo scorso anno sono arrivate ai quarti sempre della prestigiosa competizione europea, buttate fuori solo dal Lione che poi ha trionfato nella manifestazione. Per la squadra romana, invece, si tratta della prima volta così avanti. Dunque, sarà che ceferin vuole continuare ad imperversare sulla compagine bianconera, uomini o donne che siano, dopo i fatti della superlega, il sorteggio per Sara Gama e compagne è di quelli che ti fanno dire: saranno sicuramente eliminate. Lo stesso Lione, Arsenal (la più forte squadra inglese degli ultimi dieci anni) e Zurigo (e neanche questa te la porti da casa). A meno di un miracolo… A Vinovo, però, non fiatano, non mettono in dubbio il sorteggio. E sapete perché? Presidente, pure del team femminile, è l’inerme e inerte Andrea Agnelli che pure che un carro armato asfalta la sua casa non si lamenta mai, accetta sempre tutto, fa del silenzio la sua assoluta ragione di vita. Le giallorosse, invece, ultime della quarta striscia, hanno pescato le peggiori di ogni fascia e si prenotano per un comodo ingresso ai quarti, giocando contro Wolfsburg (l’unica temibile), Slavia Praga (dopo che la Roma ha battuto in un preliminare il modesto Sparta, pure la più forte squadra della capitale ceca) e Sankt Polten austriaca. Alla fine ai quarti accederà una italiana, ma non sarà la Juventus!

ET VOILA’, LA MALASANITA’ – Una rima per far sorridere? Macchè, c’è poco da scherzare, i criminali che hanno fatto morire decine e decine di migliaia di persone nell’infausto periodo della pandemia sono ancora all’opera. Pandemia, tra l’altro, di cui non solo non si vede la luce fuori dal tunnel ma i numeri di contagi e morti sono di nuovo aumentati (e non vogliamo mai pensare che siano dati errati perché devono smaltire la scorta di vaccini scaduti in magazzino e vogliono convincere la gente a fare la quarta dose. La facciamo ma con i vaccini buoni e che facciano effetto). Ma è opportuno fare una doverosa osservazione. E’ stato eletto, finalmente dal popolo, il nuovo governo ma si tarda a produrre la lista dei ministri per il riconteggio dei seggi (!!!) o per mille altri problemi dovuti alla burocrazia. E così continua ad agire e a farsi vomitevole pubblicità il vecchio esecutivo che, draghi in testa, va e viene per il mondo in nome e per conto del nostro paese; in tal modo continuano a “lavorare” certi settori i cui vertici non sono solo da cacciare con la massima urgenza, sono da condannare e mandare nella più lontana isola deserta, senza possibilità di tornare, per i danni che hanno provocato. In primis la sanità e ancora ne paghiamo pesanti conseguenze.  Da almeno 15 anni si dice: siamo in sofferenza per mancanza di strutture adeguate, di personale specializzato, nei quasi tre anni di covid di gran parte del materiale adatto (che spesso ci ha rubato la “cara” europa, in primis la germania), di posti letto e dite quali altre argomentazioni volete che tanto si addicono perfettamente. E non si è fatto nulla, anzi le cose sono ulteriormente peggiorate. Prendete i pronto soccorso con i pazienti buttati sulle barelle nei corridoi per sempre più giorni. Infermieri, uno a turno, che ripetono afflitti: “Cosa possiamo fare? Non siamo in grado di soddisfare le richieste di tutti”. Così molti pazienti che avrebbero bisogno di farsi accudire rimangono a casa (il problema si cura con la non cura). CHE SCHIFO!!! VERGOGNATEVI!!! Vi siete pappati fior di miliardi ma non siete stati capaci di fare una sola cosa utile al servizio degli italiani cui sono stati spolpati per tanti decenni dalle tasse un’infinità di quattrini!!!Viva il terzo mondo, noi, da tempo, siamo il quarto mondo. Andiamo noi in africa con i barconi! Però, dai, non siamo così pessimisti, ci sono pure notizie buone… All’ospedale Sant’Anna di Como nel 2011 a una paziente era stato detto di mettersi in lista di attesa per farsi operare di una patologia neanche di poco conto. L’hanno chiamata pochi giorni fa, dopo 11 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per fortuna, nel frattempo, la signora, subodorando quanto sarebbe potuto accadere, aveva provveduto da un’altra parte risolvendo il problema. Un record mondiale anche questo, ma che brutto potersi vantare di averlo conquistato.

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