Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

IL CIMITERO DELLA VERGOGNA!!!!!

di Ugo Russo 

 Possono cambiare le giunte capitoline, insediarsi altri personaggi ma le cose non migliorano affatto, anzi, in alcuni casi come quello sul quale stiamo per ritornare, peggiorano in maniera esponenziale tanto da assumere toni di autentico degrado e di enorme pericolosità.

Stiamo parlando del Cimitero di Prima Porta (e non sappiamo come è ridotto quello del Verano…); ricordate quando segnalammo anni fa i grossi problemi e il nostro articolo fu ripreso anche dal Corriere della Sera, sia cartaceo che on-line? All’epoca (giunta Raggi), tra le altre problematiche, trovammo addirittura molti cartelli dell’Acea (azienda erogatrice dell’acqua) che, nel periodo ferragostano con caldo asfissiante, reclamava il fatto di aver lasciato i rubinetti asciutti perché il comune non aveva pagato le bollette! Poi le cose sono andate sempre più deteriorandosi fino a che siamo andati nei giorni scorsi ma abbiamo trovato un’atmosfera ancor più spettrale con pochissime persone che ormai ci vanno (quasi da contare sulle dita di due mani nonostante l’immensità del complesso) per deporre fiori sulle tombe dei loro cari che non sono più su questa terra. I giovani che non hanno interessi e sentimenti già non ci andavano più da moltissimi anni, ma l’accesso è praticamente impedito alle persone anziane e i pochissimi che trovi sono persone di mezza età con continui… attacchi di bile per quello che trovano.

Le strade interne sono tutte impraticabili con le radici degli alberi che hanno creato dislivelli assurdi e tali da far rischiare anche dei ribaltamenti alle macchine più piccole e rotture degli ammortizzatori alle vetture più attrezzate e grandi; buche incredibili sullo stesso manto stradale (sic!, altro che manto…), come quella nella foto più in basso, per il godimento assoluto delle stesse auto; altissime erbacce, non più curate (vedi foto a fianco), che spesso nascondono anche le tombe sul terreno. Ora che comincia il gran caldo, in una situazione del genere, non sarà difficile vedere serpi e ratti “sguazzare per i campi e sulle strade agevoli”. Mancherà solo di vedere pure qui i cinghiali, ma arriveranno, ah se arriveranno…; e delle lastre di marmo o pietra in alto e fuori dalle palazzine cimiteriali che indicano i numeri delle tombe ne vogliamo parlare? Si stanno sgretolando e presto andranno a finire sulla testa delle persone fino a provocare chissà quale inenarrabile tragedia; finita? Macchè!!! All’interno delle sopracitate palazzine 1) pavimenti divelti, 2) recinzioni per gli uccelli, che vi hanno fatto i loro bei nidi, che “planano” sui presenti e a uno che entra sembra di partecipare al remake del grande film di Hitchcock intitolato proprio “Gli uccelli”, 3) e a volte un solo punto sui tanti presenti che eroga l’acqua. Pensate voi: su stabili di tre piani bisogna fare su e giù per le scale, spesso rotte, con i portafiori per cambiare l’acqua. Consigliabile prima una visita dal cardiologo! Queste solo le cose più rilevanti, perché alla domanda: “Allora, cosa è che funziona? Bisogna rispondere: “NIENTE!”. Ma si è voluto fare un ulteriore “colpo di teatro” all’intera vicenda. Come avrete notato nella foto sotto al titolo ci sono anche locali, contenenti svariate tombe, ALLAGATI!!! E’ la seconda settimana che dobbiamo pubblicare ambienti con l’acqua alta, ma lunedì scorso il tema era quello tragico dell’alluvione in Emilia-Romagna. Non che questo non sia tragico visto lo schifo. E pare che qui non si tratti della tantissima pioggia caduta anche sulla capitale , ma della rottura di tubi dell’acqua con relative infiltrazioni e in ogni caso assolutamente non giustificabile! Da consigliare anche in questo caso l’uso di stivali ben alti…

Ribrezzo, ludibrio in quei pochi incontrati e che si sentivano dire “Che siate maledetti da Dio e dagli uomini”, specificando che la frase era rivolta al sindaco, all’assessore preposto e, in definitiva, all’intera giunta. Invano siamo intervenuti per dissuaderli dai loro intendimenti (“è una situazione vecchia, ci vuole tempo per sanarla o ridurla negli effetti”): sono rimasti sulle loro posizioni (“sarà pure vecchia, ma peggiora di giorno in giorno e non si fa nulla. Questo è degrado assoluto!!!”). In fondo, come si fa a dare loro torto se poi si vedono lapidi tolte pure dalle parti alte dove sono i loculi incassati e buttate per terra perché, passati venti anni “dall’affitto” molto oneroso dei posti, non sono stati rinnovati i pagamenti? Di quello si ricordano? Sindaco Gualtieri, bisogna intervenire immediatamente, l’avrà saputo e, ci auguriamo, l’avrà verificato di persona lo stato pietoso dell’area cimiteriale di Prima Porta. In un mondo che ha perso quasi completamente i valori c’è ancora chi non vuole limitare la propria esistenza al semplice pagamento delle tasse, ergo a scoprire costantemente il deretano, ma chiede di poter continuare il rapporto ed il contatto con i propri defunti e non subire l’impossibilità di andarli a trovare dove sono sepolti. Gente che con il proprio comportamento e le proprie parole dà lezioni di vita a tutti. Come quella coppia che abbiamo incontrato, sempre all’interno del Cimitero Flaminio, che andandosene sconsolata ha detto: “Ci hanno levato anche lo spazio per il dolore. Questa gente ha perso la dignità di poter dare giusta quiete a chi va nella casa del Signore (che non è solo la Chiesa ma anche il luogo dove i nostri cari sono seppelliti”. Meditate, gente, meditate!

UN’ORGANIZZAZIONE DEL PIFFERO – Inutile dichiararci uniti e legati da un’appartenenza indissolubile alla nostra cara patria, noi italiani abbiamo perso completamente qualsiasi valore, non esistono più il rispetto delle persone e il volere, neppure in parte, adeguarsi a seguire ogni regola di vita. A questo si lega il fatto che chi dovrebbe organizzare al meglio eventi di una certa rilevanza, lo fa con molta superficialità, si potrebbe dire solo per il mero guadagno, in tal modo trascurando una pur minima sicurezza o impiego di personale idoneo a controllare che tutto vada per il verso giusto e si rispettino le cose, anche quelle minime. Così sono arrivate diverse segnalazioni che sugli spalti dello stadio Olimpico di Roma (anche nei settori migliori come posti) durante l’ultima a finale di Coppa Italia di calcio tra Inter e Fiorentina, decine e decine di spettatori, una volta entrati all’interno dell’impianto, abbiano trovato brutte sorprese. E cioè che arrivati ai posti loro assegnati, con tanto di riferimento numerico sul biglietto, hanno trovato negli stessi posti altra gente, in alcuni casi addirittura intere famiglie (chi le ha fatte entrare???!!!) che solo in pochissimi casi è stato possibile far alzare e allontanare. Ed è scoppiata pure qualche rissa, subito fortunatamente sedata. Esilarante da un lato e penoso dall’altro il fatto che i componenti della banda dell’Aeronautica militare, che festeggiava i 100 anni della fondazione e che ha eseguito l’inno nazionale prima della partita, una volta giunti in tribuna, non trovando liberi i sediolini loro assegnati, hanno dovuto assistere all’incontro accomodati sulle scalette laterali in genere utilizzate per raggiungere i posti a sedere. Complimenti a chi ha permesso questa pagliacciata!

 

 

 

 

 

 

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