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Il Ladispoli non c’è più, Pomezia in difficoltà, W3 e Civitavecchia volano. Cimini virtualmente prima in classifica

Penultimo turno di andata del Girone A di Eccellenza che, come avevamo pronosticato, ha fotografato in modo forte e chiaro la lotta al vertice, ha sancito la profonda crisi di un paio di squadre, ha rivoluzionato la parte bassa della classifica.

Intanto un dato di fatto è certo, chiunque effettuerà il giro di boa, avrà conquistato un effimero titolo di campione d’inverno dato che la classifica potrebbe essere stravolta visto che Ottavia – Cimini non si è giocata per alcuni casi di Covid nella compagine romana e per la non omologazione della gara W3 Maccarese – Cimini che potrebbe essere decisa con lo 0-3 a tavolino a favore dei viterbesi. Potenzialmente, dunque, la Ciimini potrebbe conquistare sei punti e balzare in testa. Ma virtualmente sarebbe prima anche se fosse omologato il 2-2 con la W3 e vincesse il match con l’Ottavia che probabilmente si recupererà a febbraio essendo i giocatori del mister Marco Scorsini (nella foto) impegnati a gennaio nelle semifinali di Coppa Italia. Chiarito questo aspetto, il turno di ieri ha espresso verdetti  quasi definitivi. Si è compreso che non c’è più la lepre Pomezia a correre, la compagine del mister Scaricamazza si è fatta fermare sullo 0-0 casalingo dal Fiumicino, la capolista continua a perdere punti contro i club di seconda fascia come Ottavia, Parioli e Boreale. Comprensibile il nervosismo che pervade l’ambiente del Pomezia, atteso giovedì nello scontro diretto sul campo del Civitavecchia che potrebbe costargli il sorpasso in vetta alla graduatoria.

Il goal di Serpieri

E proprio il Civitavecchia è la squadra del momento. Sei vittorie consecutive, un cammino inarrestabile, i nerazzurri arriveranno carichi al big match del Tamagnini con la ghiotta occasione di conquistare il primo posto, anche se virtuale, A Ladispoli il Civitavecchia ha vinto il derby molto più nettamente di quanto esprima lo 0-1, dominando nel gioco, solo la bravura del portiere rossoblu ha evitato un risultato più rotondo. Il Civitavecchia c’è, è la più in forma, una delle favorite per la promozione in Serie D, sul rettangolo verde dello stadio Angelo Sale ha offerto una prova di forza impressionante. Per uscire indenne dal Tamagnini servirà il miglior Pomezia della stagione ricordando che in Coppa Italia subì l’unica sconfitta della stagione per 3-1.

Chi spera di approfittare dello scontro diretto è la W3 Maccarese che ha travolto 4-0 l’Astrea. I bianconeri sembrano usciti dal periodo di appannamento, vincendo sul campo della Boreale potrebbero addirittura balzare in testa alla classifica in caso di pareggio a Civitavecchia. Ma non sarà facile, la Boreale inizia ad affacciarsi nella parte nobile della graduatoria, con un successo potrebbe acciuffare addirittura il quinto posto.

La Cimini torna a giocare a Vignanello aspettando il Parioli che domenica ha immeritatamente perso in casa con il Certosa. Anche per i gialloneri c’è la possibilità di volare ancora più in alto, considerando i 4/6 punti che potrebbero ottenere tra recupero e giudice sportivo. Con sei punti la Cimini sarebbe prima a 34 punti, ovvero 4 lunghezze più del Pomezia e 5 su W3 Maccarese e Civitavecchia. Con dieci risultati utili consecutivi, un cammino solido e profonda convinzione, la Cimini appare insieme al Civitavecchia la favorita per la vittoria finale, forte anche di un calendario che nelle prossime settimane potrebbe permettere un importante fuga in avanti.

Quando parliamo di verdetti definitivi non possiamo non accendere i fari sulle due grandi delusioni del girone di andata, ovvero Ladispoli ed Aranova, date come favorite per la lotta al vertice. Il Ladispoli del mister Aldo Franceschini (nella foto) è in piena zona spareggi, è stato raggiunto dall’Astrea e scavalcato da Certosa e Boreale, un crollo vertiginoso con un punto conquistato in quattro partite. Nel derby col Civitavecchia è stato lo stesso film di sempre, tanta buona volontà, rarissimi tiri in porta, gioco slegato, una squadra per l’ennesima volta senz’anima e nervosa che poco ha potuto contrapporre allo splendido Civitavecchia del mister Massimo Castagnari. Il Ladispoli non c’è più, è sballottato tra divisioni nello spogliatoio, conduzione tecnica che talvolta va a cozzare contro i giocatori, una dirigenza che forse sarebbe dovuta intervenire da tempo. Una barca alla deriva che sta scivolando in zona retrocessione con l’aggravante del disinteresse di una città intera. Contro il Civitavecchia sembrava di giocare in trasferta, c’erano oltre 120 scatenati tifosi nerazzurri, a fronte di una trentina di sostenitori rossoblu tra dirigenti, parenti dei giocatori, addetti ai lavori. E’ triste dirlo, ma alla città di Ladispoli sembra interessare molto poco della sorte della sua squadra di calcio che, ricordiamo. è un patrimonio non solo sportivo della collettività. Il Ladispoli, e siamo solo a dicembre, ha già abbandonato i sogni di lottare per la promozione, troppo evidente la differenza con le prime quattro della classifica, è il momento di iniziare un altro campionato e guardarsi le spalle. Giovedì sul campo del Grifone la partita è molto più ostica di quanto dica la classifica, i gialloverdi stanno giocando bene, non perdono più con valanghe di goal, in casa del Campus Eur sono stati sconfitti a due minuti dalla fine. Ci vorrà un Ladispoli con gli attributi ed operaio per vincere col Grifone ed iniziare ad allontanarsi dalla zona spareggi. Ricordiamo sempre che quest’anno ci sono sei retrocessioni, tre dirette e tre con gli spareggi che vedranno impegnate le squadre classificate dall’ottavo al tredicesimo posto.

Alessio Teti in goal anche contro l’Aranova

E se Ladispoli piange, Aranova davvero non ride. Contro uno splendido Cerveteri i ragazzi di mister Di Giovanni hanno rimediato la settima sconfitta stagione, sono sprofondati in zona retrocessione, mostrando uno scollamento preoccupante per un club che puntava a lottare per la Serie D. L’Aranova è pervasa da un male incomprensibile, ha un organico da alta classifica, una tifoseria appassionata, eppure passa da una sconfitta all’altra. Sul campo dell’Astrea si giocherà molto, serve una scossa altrimenti il girone di ritorno potrebbe diventare complicato. Discorso opposto per il Cerveteri che continua a vincere in trasferta, il 3-1 di Aranova conferma che i giocatori del mister Marco Ferretti ha intrapreso la strada giusta. Come sono lontani i tempi delle sei sconfitte consecutive. Alessio Teti e compagni hanno scavalcato l’Atletico Vescovio, hanno nel mirino il Fiumicino, la rincorsa agli spareggi appare come un obiettivo alla portata del Cerveteri. Merito del grande lavoro del tecnico Ferretti e di una società che non ha perso la testa. Nel caso la gara con l’Ottavia di giovedì si potesse giocare, il Cerveteri avrebbe la clamorosa occasione di risalire ancora la classifica, sfruttando le gare delle dirette concorrenti.

In coda continua il declino dell’Atletico Vescovio, giunto alla quarta sconfitta consecutiva ed atteso dalla scontro salvezza a Fiumicino dove una sconfitta potrebbe affossare pericolosamente il club di Lo Monaco. Si ha l’impressione che il destino delle ultime tre sia già segnato a meno di recuperi forsennati e questo renderà ancora più appassionante la lotta per gli spareggi retrocessione

 

 

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