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Il lato folle dello sport

di Ugo Russo

Lo sport, specie quello olimpico, è sinonimo di purezza, di onestà, di rispetto per l’avversario. Una volta, almeno… Ma in questo mondo capace sempre più di estremizzare le cose anche le varie discipline agonistiche hanno le loro stranezze, alcune delle quali sembrerebbero impensabili solo da immaginare, eppure… Vi vogliamo proporre quattro mini storie, tre attuali ed una risalente a due anni fa, con la quale, per l’appunto cominciamo. Ricordate il grande nuotatore Michael Phelps, 23 medaglie d’oro in più Giochi a 5 cerchi? Ebbene, non contento di aver battuto tutti in carriera, una volta appesa la calottina ha deciso di sfidare uno squalo, avete letto bene. Chi è stato più veloce? La storia ricorda la sfida che il grande Jesse Owens, tornato in patria (in America) dopo i 4 ori vinti a Berlino 1936, volle fare con un cavallo. Tra realtà e mito si disse che era stato più veloce l’atleta. Stavolta, invece, lo squalo ha prevalso per due secondi. Soltanto che l’enorme cetaceo era una ricostruzione al computer. Phelps, sei stato grandissimo in vasca, evita in futuro simili colpi di teatro!

Questa è clamorosa. Sarà stato per quello che ha mangiato prima della partita ma il giovane portiere del Duisburg, serie B di calcio tedesca, Mark Flekken, è sceso in campo contro l’Ingolstadt con una gran sete. Al quarto d’ora di gioco, con il Duisburg in vantaggio per 1-0 e vedendo che la sua squadra continuava ad attaccare, ergo pallone molto lontano dalla sua porta, ha preso la borraccia e senza rendere e conto è indietreggiare oltre la fatidica linea bianca quasi toccando in fondo la rete. E ha incominciato a bere, a bere… Rapidissimo contropiede degli avversari, Kutschke si è trovato davanti a lui che neppure se ne era accorto perchè spalle al campo e lo ha trafitto per il pareggio ospite. Flekken ha provato a muoversi anche per giustificarsi con i compagni ma le sue gambe gli sono sembrati due macigni: sicuro che nella borraccia c’era l’acqua e non del buon vino?

In un mondo che regala brutture, la gente cerca almeno di farsi più bella, ricorrendo ai chirurghi plastici, a crème, a stratagemmi vari pur, pensano le persone e a maggior ragione i cosiddetti personaggi pubblici, di migliorare il proprio aspetto fisico. Ma c’è pure chi se ne frega di avere qualche difetto, più o meno pronunciato. Anthony Davis è un giocatore di buon risalto della NBA del basket americano che pur avendo un difetto non indifferente lo ha sempre ostentato quasi con piacere. In buona sostanza lui ha sempre avuto un monociglio e lo ha tenuto fino a poco fa. Poi sollecitato da suoi fan, 630 mila da social network ha usato twitter per una specie di sondaggio. Un sofferto 51% ha decretato il SI e lui con un video in diretta ha immortalato il momento in cui il rasoio ha fatto il suo dovere. E le teen ager hanno cominciato a impazzire per lui!

Torniamo su un campo di calcio, ma stavolta in Inghilterra, a Wigan, Football League Championship, incontro Wigan-Doncaster. Ryan Colclough è la stella dei padroni di casa;segna due reti che poi risulteranno decisive per la vittoria ma dopo esattamente un’ora saluta compagni ed avversari e in un tenuta da gioco scappa e abbandona il campo e lo stadio. Cosa era successo? Il padre sugli spalti gli fa ampi cenni che la moglie sta per partorire e lui, indossando ancora maglietta, calzoncini, calzettoni e scarpini (!!!), si presenta in clinica dove la moglie, di lì a poco, lo renderà padre di un bel maschietto. Chiaro che i compagni di squadra lo hanno perdonato, anzi anche loro si sono precipitati per assister al lieto evento e la Federazione inglese si è guardata bene, sapendo la motivazione, dal prendere provvedimenti contro il giocatore per aver lasciato in fretta e furia partita e stadio.

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