Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Il paese degli autogol

di Ugo Russo

Si potrà obiettare: ma in questo caso paese dovrebbe essere inteso come nazione e allora non va scritto maiuscolo? Sapete come la penso: ormai tutto ciò che riguarda l’italia, dall’aspetto politico agli stessi italiani che meritano quello che (non) hanno (e per fortuna sono solo una parte, sia pur cospicua) va denigrato al livello più basso, mancando tutti loro di rispetto e dunque non meritando la minima approvazione.Partiamo dagli autogol (non solo termine calcistico) ormai arcinoti e più clamorosi: dai tanti errori fatti, più o meno volutamente, con spese assurde ed invece quei (tanti) soldi potevano essere adoperati per cose molto più utili (e andiamo all’affaire mascherine. In più si è saputo che decine di migliaia non conformi ancora girano in varie regioni, ergo sono dannose alla salute, ma di questo, che riguarda l’essere umano, sembra fregare niente a nessuno; e di chi, a inizio pandemia diceva: “Non ci faremo mai trovare spiazzati, risolveremo tutto”. Questa gente è ancora lì e se non ha avuto la dignità di dimettersi non c’è stato neppure qualcuno che li abbia cacciati. La stessa gente che aveva garantito mascherine e tamponi gratis, promesse mai mantenute; al decantato concorso per medici ed infermieri, mai portato avanti, ed ora sono sempre di meno (con l’emergenza sanitaria che è sempre più accentuata) e da lunghissimo tempo sono trascurati i pazienti che hanno diverse patologie, anche gravissime, diverse dal covid; alle mimose e ai banchi di scuola con le rotelle che giacciono in magazzini pronti ad essere smantellati; alle tante cose dette e poi smentite e successivamente ritirate fuori con estrema gravità dai cari virologi (?) tanto per tirarci su di morale; e si potrebbero declamare tantissimi altri argomenti da riempirci mille articoli.

Altro autogol clamoroso: uno che fa parte della sanità, si fa bellamente inquadrare in parlamento e si sente ormai diventato personaggio, dopo le numerose apparizioni televisive, con un cumulo di fesserie raccontate, così si è espresso sull’utilità o i rischi che può portare la terza dose del vaccino: “ Ci farà sapere qualcosa la scienza”! Ma lui cosa sta a fare là, non dovrebbe essere comunque in grado di esprimere una sua opinione? Che faceva prima, vendeva prosciutti? E’ il modo classico di affermare che nessuno vuole prendersi o avere responsabilità.

Torniamo, nostro malgrado, all’orribile gioco del calcio, come lo hanno fatto diventare, che, per antonomasia, è proprio quello dove si segnano gli autogol… nella propria porta. Bene, anzi male per chi li subisce, da due anni a questa parte, sembra fatto apposta, proprio in concomitanza con l’esplosione della pandemia, non si sono mai (auto) segnate così tante autoreti in serie A, Non esiste turno di campionato (il cui svolgimento è diventato un’accozzaglia di date) in cui non ce ne sia almeno una. Questo per i tantissimi scarpari che giocano; difensori al limite del ridicolo e pure qualche attaccante quando pensa di essere utile in ripiegamento. Tanti nomi sconosciuti che viene quasi il dubbio che le società li trovino e li raccolgano per strada. Il massimo dell’esilarante in una recente partita al Friuli. Si è sentito l’urlo festante della curva dell’Udinese (match contro il Verona) e uno ha chiesto: “Che è success?”, risposta: “Niente, ha segnato success” perché così si chiama un giocatore dei friulani. Ma chi è? Dove lo hanno preso?

PILLOLE AUTUNNALI – Ogni volta che draghi va a qualche conferenza all’estero dice sempre, e bisogna dargliene merito, che ci deve essere una equa distribuzione dei migranti e gli altri paesi paiono acconsentire. Solo che una volta, il giorno stesso, in dodici hanno espresso il desiderio di erigere i muri per non farli entrare (non solo, richiedendo di farseli pagare dalla ue, che non è il pianto di un neonato, quindi anche da noi!!!!! Cornuti e bastonati!!!!!), la volta dopo è arrivata una nave con 406 migranti a Pozzallo. E si segnala per questo l’immarcescibile sea watch…

Ancora migranti – richard gere era con i clandestini (tra l’altro, tra quei poveri disgraziati, oltre alle immancabili donne incinte e ai tanti bambini, anche un neonato!, c’erano pure degli affetti da covid) in barca a protestare contro chi non li vuole. Lo puoi fare, Richard, ma te ne prendi mille a casa tua e li mantieni. D’accordo(come diceva vanna marchi)??? Tutti belli, bravi e buoni a casa nostra? Aho! Non solo ma l’attore è stato fatto pure testimoniare contro Salvini nel processo open arms. Immaginate la scena: l’accusa chiama a testimoniare richard gere. E la difesa chiama a testimoniare clint eastwood!

Il paese (sempre rigorosamente minuscolo) è tutta una protesta; cortei in continuazione dove, in pratica, si lamentano tutti. Il malcontento abbraccia tutti, da quelli che attuano le manifestazioni e si sentono prossimi a perdere il lavoro e dunque il sostentamento per vivere, agli altri che restano bloccati in prossimità di piazze, o su strade e autostrade. Nessuno pare avere più grandi certezze per il futuro.

Periodo della ricorrenza dei morti, concatenata ad alcune feste (Tutti i Santi, l’anniversario della vittoria, ponte legato al week-end). Ma è soprattutto la grande festa di carrozzieri e meccanici. Siete già stati al Cimitero di Prima Porta a portare i fiori ai vostri cari che non ci sono più? Vergognoso, inaudito! Un altro regalo che lascia ai romani l’ex sindaco. All’interno strade con buche continue, dislivelli “letali” per le macchine dovute ai pini i cui rami crescono a dismisura sotto il terreno e a cui non è mai stato dato rimedio (senza contare le palazzine fatiscenti e tutte da rifare). E ciò nonostante i tanti soldi che introitano gli uffici cimiteriali, ergo il comune. Bene, per modo di dire, ben che vada coloro che si avventurano in macchina all’interno del Cimitero quando escono devono correre a farsi rifare le sospensioni, le marmitte, altre parti “delicate” della vettura. E per fortuna che adesso c’è l’acqua. Vi ricordate, sempre nel periodo dei defunti e quindi quello di maggiore affluenza, quando lo scorso anno, ancora su questo sito, ripreso poi anche dal Corriere della Sera, scrivemmo che campeggiavano murali dell’acea che giustificavano il fatto della mancanza del sempre prezioso liquido con il fatto che non erano state pagate le bollette (!!!)? Il comune cercò di smentire salvo, poi, doversi arrendere all’evidenza dei fatti.

Si risente parlare di ripristinare il servizio militare. Potrebbe essere una ottimale panacea per far maturare i giovani, nel periodo che va dall’adolescenza allo stato di uomini, non sentendo più dir loro che si annoiano (e arrivano a fare pure nefandezze inenarrabili), rendendoli responsabili e chiarendo altre prospettive per il domani. Certo, ci vorrà del tempo, dovrà passare la pandemia, bisognerà vedere lo stato delle strutture (alcune, al momento, smantellate), però ci ripromettiamo di tornare sull’argomento, magari con una intervista a un esperto.

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