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Il Partito Democratico di Ladispoli dice no alla nuova provincia da Fiumicino a Civitavecchia

Riceviamo e pubblichiamo dal Partito Democratico di Ladispoli.

Molti i punti di contrarietà del Partito Democratico alla proposta, calata dall’alto, di una nuove provincia, da Fiumicino a Montalto, una posizione scaturita dal dibattito dei partecipanti all’assemblea di mercoledì 13 marzo nella Sala Ruspoli di Cerveteri, (vedi foto) ospiti della Sindaca Elena Gubetti. Un incontro plenario promosso dal PD regionale e provinciale, dal Coordinamento Litorale Roma Nord, e dalla Città Metropolitana Roma Capitale e al quale hanno partecipato i Circoli, consiglieri regionali e comunali e i Sindaci dell’area che dovrebbe trasformarsi nella sesta Provincia del Lazio. Un’operazione – rammentiamo – nata all’interno delle segreterie dei Sindaci di alcuni Comuni costieri, all’insaputa dei diretti interessati, e cioè i cittadini, e chiamata suggestivamente “Porta d’Italia”. Durante l’ incontro, nell’affrontare tutte le pieghe della fantomatica nuova provincia, è emerso anche l’aspetto economico: sono 20 i milioni di euro erogati in due anni alle città dell’area metropolitana di Roma Capitale. La ipotetica nuova Provincia dove prenderebbe mai un finanziamento almeno simile? Altro elemento di forte perplessità è la mancanza di un quadro normativo che permetta di approvare un nuovo ente che si staccherebbe dall’Area Metropolitana di Roma Capitale .
Capitale che manterrebbe la titolarità sia sul Porto di Civitavecchia che sull’Aeroporto di Fiumicino che non passerebbero quindi alla nuova Provincia. Dati alla mano, per le Province il “gettito maggiore proviene dalle immatricolazioni delle auto. Facile immaginare quanto sarebbero esigue le entrate per l’ ipotetica nuova Provincia, che sarebbe poi la “Provincia di Fiumicino”. A nostro avviso il progetto più che migliorare la qualità della vita degli abitanti del Quadrante Nord Ovest del Lazio, sembra un classico “gioco di potere” privo di trasparenza e di confronto con la società civile. Anziché relegare il territorio in un futuro pieno di incognite e di incertezze, è, al contrario, doveroso impegnarsi per modificare l’ assetto delle Province così come è scaturito dalla legge fatta per ” abolirle” e che invece ha generato Enti di secondo livello spesso lontani dalle esigenze dei territori. La Città Metropolitana deve porre più attenzione ai problemi delle realtà più lontane dal centro ed intervenire in modo più incisivo al fine di valorizzare il tessuto delle vocazioni e il patrimonio locale. Anche ipotizzando per questo una delega specifica. Il Circolo PD di Ladispoli è aperto al confronto con la cittadinanza che merita un ruolo molto più significativo. : in questa prospettiva si può valutare anche l’ ipotesi di un referendum cittadino.
                                                                                   𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐏𝐃 𝐋𝐚𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐥𝐢 

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