Dopo quasi mezzo secolo, Ugo Russo torna a esibirsi in teatro in un importante lavoro dedicato a Sandro Mazzinghi, assieme ad altri grandi nomi dello sport
di Gianni Palmieri

Ugo Russo sul palcoscenico del Piper nel 1969
“Il primo impatto con i palcoscenici che mi potessero far respirare aria di commedia o, comunque, di lavoro teatrale, fu per me assolutamente regale: quello dei due locali che tra il 1960 e il 1970 erano i più conosciuti di Roma. Sto parlando del Piper e del Gattopardo, che non accoglievano soltanto cantanti e gruppi di grido ma anche musical, rappresentazioni e recite di grande effetto. E questo perché avevo avuto la fortuna di entrare a far parte del Csr (Centro studentesco romano) e si facevano davvero cose egregie; tra l’altro, da lì uscirono fuori nomi che sarebbero diventati molto conosciuti nel panorama dello spettacolo italiano”. Così Ugo Russo inizia questa nostra chiacchierata che verte su una clamorosa novità che riguarda la sua infinita carriera. Per capire bisogna fare un passo indietro. Dopo il triennio 1969-71 con il Csr e i numerosi matinée al teatro “Orione”, organizzati dal barone Cini, Ugo rappresentò in teatro per 25 repliche nel 1976, da protagonista assieme a Angie Vibeker, “Ma che sera pazza questa sera” piena, tra l’altro, delle sue riuscitissime imitazioni. Da lì in poi, e parallelamente anche prima, la frequentazione di moltissimi palcoscenici italiani e non solo, ma per proporre le sue canzoni e le parodie dei suoi personaggi in spettacoli musicali veri e propri. Oltre, ovviamente, ad essere diventato e rimanere tuttora uno dei giornalisti più apprezzati.

Marcello Lippi
Allora, Ugo, cos’è questa novità? “Dopo 48 anni torno a fare teatro per un evento fondamentale che riguarda un grandissimo campione del nostro sport, oltre che mio amico fraterno e che purtroppo non c’è più da qualche tempo: Sandro Mazzinghi. Dal 5 all’8 di ottobre a Pontedera, cittadina dove è nato, il locale Teatro Era vedrà sia la messa in scena della commedia di Dario Torromeo “Il Ciclone di Pontedera-Anche i pugili piangono”, sia la premiazione del 2° Premio nazionale “Alessandro Mazzinghi” che quest’anno verrà assegnato a Marcello Lippi, consigliato e portato da me, mentre il premio dell’Amministrazione comunale, dedicato a una realtà sportiva locale che si è particolarmente distinta, andrà alla società Club Scherma Valdera, per i successi e i risultati ottenuti e per la partecipazione al progetto SchermAbilità.

Patrizio Oliva
Chi ci sarà con te ne’ “Il Ciclone di Pontedera”? “Oltre al giornalista Dario Torromeo, una vita come firma del Corriere dello sport per il pugilato e apprezzato scrittore, che ha composto il lavoro, Patrizio Oliva, Francesco Damiani, Mauro Parrinello, gli attori Chiara Argelli e Giuseppe Ippoliti; ad assistere, ovviamente, ci sarà la famiglia Mazzinghi con la moglie Marisa ed i figli David e Simone”. Il tuo ruolo? “Intanto racconterò i momenti sportivi e umani che mi hanno legato al grande pugile, tanti aneddoti di vita, l’amicizia presto sbocciata e che è durata varie decine di anni”; inoltre commenterò i suoi matches più importanti, facendo la radiocronaca di spezzoni dei suoi incontri che lo hanno portato ai titoli mondiali conquistati”

Francesco Damiani
Questa nuova esperienza in teatro avrà un seguito? “Si stanno già raccogliendo altre date –conclude Ugo Russo-e si spera di fare un numero di rappresentazioni che possano omaggiare al meglio la figura di un grande campione che ha dato il massimo lustro allo sport italiano nel mondo; in più è stato un costante esempio per il suo modo splendido di vivere, pur tra mille avversità. Voglio ancora dire che nella circostanza dei primi di ottobre la sua città, Pontedera, gli intitolerà una piazza”. Si tratta del largo che si trova nella parte finale di via Gioacchino Rossini adiacente a Piazza del Teatro.
Lì, oltre alla targa per la toponomastica, sarà collocato anche un pannello biografico dedicato a Mazzinghi. A tre anni dalla morte del campione la sua città gli conferisce un tangibile segno di riconoscenza. Lui, che è stato il più importante personaggio pontederese espresso dalla storia.

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