Civitavecchia Litorale Santa Marinella Ultim'ora

Intervista a tutto campo con il consigliere regionale Marietta Tidei

di Alberto Sava

Marietta Tidei è nata Civitavecchia nel 1975. Sposata, è laureata in Scienze dell’amministrazione. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Lazio 1, nelle liste del Partito Democratico. Nel 2018 rinuncia alle elezioni politiche, per concorrere alle regionali del Lazio e viene eletta consigliere nelle liste del Partito Democratico, per la provincia di Roma. A fine ottobre 2019 annuncia il suo passaggio ad Italia Viva. Politica di razza e di tradizione, è figlia di Pietro, ex deputato, ex sindaco di Civitavecchia ed attuale primo cittadino di Santa Marinella. Marietta Tidei è molto presente sul territorio, partecipando, e promuovendo lei stessa, ad eventi in sinergia con i circoli renziani locali. Prende parte ad iniziative promosse dalle Amministrazioni comunali costiere, ed è presente con un forte ascolto delle istanze che salgono dai cittadini, che la consigliera fa sue, portandole poi all’attenzione dell’aula della Pisana. Recentemente in Commissione Attività Produttive, unitamente all’assessore Paolo Orneli, ha partecipato all’ascolto dei sindaci del litorale nord,in merito alla proposta di legge regionale per l’utilizzo del demanio marittimo. Martedì scorso Marietta Tidei ha partecipato alla firma di un atto di indirizzo della Giunta regionale per rilanciare il porto di Civitavecchia ed il sistema portuale del Lazio. Dai grandi ai piccoli temi del territorio Marietta Tidei c’è sempre.La diffusione del Corona Virus ha ripreso con vigore, imponendo misuredrastiche per fronteggiare la nuova emergenza d’autunno. Un suo giudizio sull’ultimo Dpcm e sul nuovo Decreto Ristoro varati dal Governo.

Giù il Dpcm del 24 ottobre mi aveva lasciato molto perplessa. Innanzitutto perché le restrizioni messe in campo poggiavano su dati incerti, in molti casi sconosciuti, che non tenevano conto delle specificità dei settori e dei territori. Chiudere i ristoranti la sera, ma anche i cinema e i teatri, i centri sportivi è una scelta che richiedeva più oculatezza. Trovare un equilibrio tra salute e Pil è difficile e proprio per questo bisognava agire con il bisturi, non con l’accetta. Con l’ultimo Dpcm si è giustamente corretto il tiro, legando le restrizioni alle specificità dei territori. Bene anche il nuovo decreto Ristori: già in occasione del primo decreto avevamo messo in evidenza che 5,4 miliardi si sarebbero rivelati insufficienti alla stretta successiva. E’importante che questi aiuti, come tutti gli altri, arrivino in tempi brevissimi.

Quali sono le azioni messe in campo dalla Regione Lazio per far fronte all’emergenza sanitaria?

La Regione ha predisposto un piano di apertura di nuovi drive-In con un sistema di prenotazioni che sicuramente può monitorare meglio i numeri della pandemia e può aiutare a programmare le azioni da mettere in campo. Anche la decisione, seppur tardiva, di coinvolgere i privati nella fase dei test è una misura necessaria per avere un quadro esatto dei contagi e prevenire una diffusione più ampia del Covid. Positivo anche l’intervento sul trasporto pubblico locale, con la capienza che è stata ridotta rispetto alla precedente dell’80 per cento. Per settimana le attività commerciali sono state chiuse e allo stesso tempo si è accettato che sui mezzi pubblici si viaggiasse come sardine nelle ore di punta. In questo è necessario un’azione più incisiva sia da parte della Regione che dei Sindaci delle nostre città per il monitoraggio delle nuove regole.

La Regione Lazio ha annunciato le misure di sostegno all’economia è alle imprese del territorio, quali sono e come arriveranno nelle tasche dei diretti interessati?

In questi mesi abbiamo attivato decine di misure per il sostegno alle attività produttive: dai contributi a fondo perduto ai finanziamenti a tassi agevolati. Dalle risorse messe in campo per i ristoratori alle aziende agricole. Senza contare le rimodulazioni dei fondi europei a disposizione. Sono misure che cercano di aiutare le imprese mettendo a sistema ogni possibilità disponibile. Il mio ringraziamento va alle associazioni di categoria: abbiamo cercato di fare un lavoro di squadra individuando soluzioni concrete e veloci.Dobbiamo continuare su questa strada.

Un anno esatto in Italia Viva. Un primo bilancio e le prospettive della sua scelta.

Questo primo anno dentro Italia Viva è stato molto intenso. Non solo perché stiamo cercando di costruire una comunità aperta, solidale, innovativa con centinaia di persone in tutta la Regione,ma soprattutto perché nel Lazio Italia Viva può dare un contributo decisivo nelle scelte delle candidature e nel governo del territorio. Basta pensare all’ultima tornata elettorale dove le liste promosse da Italia Viva hanno raggiunto risultati importanti. Siamo riusciti ad eleggere consiglieri capaci e perbene.Adesso abbiamo due grandi obiettivi: costruire una rete di iscritti ed elettori che vogliono far crescere questo progetto in tutta la Regione e prepararci alla tornata elettorale della prossima primavera, presentando – a partire da Roma con Carlo Calenda – un movimento utile alle nostre comunità.

 

 

Lascia un commento

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com