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La Cimini c’è e continua l’inseguimento al Pomezia. Ruggito di Ladispoli e Cerveteri

Quarta giornata di ritorno del campionato di Eccellenza che cambia molte cose in testa al Girone A.

Pomezia e Cimini allungano la corsa, brusca frenata della W3 Maccarese e comprensibile rallentamento anche del Civitavecchia che ha la testa alla finale di Coppa Italia del 23 febbraio contro il Tivoli allo stadio Tre Fontane di Roma. Uno strappo importante in classifica dove  il Pomezia ha ora sette punti di vantaggio sulla terza, mentre la Cimini ha allungato a quattro punti il distacco dalla W3 Maccarese, fermata in casa da un coriaceo Campus Eur che ha ottenuto un prezioso punto per rincorrere la salvezza. Non siamo all’allungo definitivo ma è ovvio che ora Pomezia e Cimini possono veramente diventare le protagoniste del torneo e contendersi il primo posto che probabilmente si deciderà la domenica dello scontro diretto a Vignanello.

L’esultanza del Pomezia dopo il 4-1 realizzato da Teti

Il Pomezia ha rifilato cinque goal al Certosa, un risultato imprevedibile soprattutto quando gli ospiti si erano portati in vantaggio nel secondo tempo. Ci hanno pensato poi Massella e Teti a ribaltare il punteggio, una prova di forza impressionante da parte della capolista che è sempre più una macchina da goal. Unica nota stonata alcune decisioni arbitrali che in un caso ha estratto il cartellino giallo salvando un difensore del Pomezia nel primo tempo, mentre nella ripresa per un’identica entrata di un giocatore del Certosa lo ha espulso. Onore comunque alla capolista, unica imbattuta, che per ora sembra dover temere solo la Cimini per il primo posto.

La gioia della Cimini dopo il goal del 2-1

La squadra del mister Marco Scorsini doveva lanciare un segnale dopo la surreale eliminazione dalla Coppa Italia, facendo capire a tutti che non si era sgretolata. La risposta è arrivata, la partita contro la Boreale è stata una battaglia, due goal del solito Vittorini hanno permesso alla Cimini di continuare la corsa e guadagnare punti preziosi su W3 Maccarese e Civitavecchia che solo nel finale è riuscito a trovare il goal del pareggio nel finale con Fatarella ad Ottqavia. Particolare importante per la Cimini, il goal del momentaneo pari della Boreale era arrivato a cinque minuti dalla fine, poteva essere la mazzata finale nel ricordo del Tamagnini, invece i gialloneri si sono riversati con il sangue agli occhi nell’area ospite, trovando l’episodio del rigore che ha sancito la preziosa vittoria. Il tecnico Scorsini aveva chiesto di trasformare l’amarezza in rabbia agonistica, così è stato.

Chi sta risalendo la classifica e vede ora più vicine Civitavecchia e W3 Maccarese è il Ladispoli che, dopo aver vinto 4-0 il recupero col derelitto Grifone, è andato a prendersi tre punti sul campo del disperato Atletico Vescovio. Una gara dura, risolta nel finale dal solito Toscano dopo che i padroni di casa con Luciani aveva pareggiato il goal di Capanna. Tre punti fondamentali, il Ladispoli ha cinque punti di vantaggio sulla zona spareggi, sembra essere in grado di allontanarsi rapidamente e soprattutto se riuscisse a sconfiggere domenica prossima la W3 Maccarese allo stadio Angelo Sale si porterebbe a tre punti dal terzo posto. Una scalata impensabile solo poche settimane fa, sarebbe il modo per dare almeno un senso ad una stagione finora molto deludente alla luce delle aspettative di inizio stagione. La W3 sembra aver rallentato, l’occasione giusta per i rossoblu di affondare il colpo.

Una fase di Cerveteri – Astrea 2-0

Nota di grande merito anche per il Cerveteri. Il 2-0 all’Astrea ha permesso ai ragazzi del mister Marco Ferretti di agganciare il treno dei play out con Aranova, Fiumicino e Parioli, la vittoria è arrivata dopo una prestazione gagliarda e tatticamente sagace, grande protagonista Alessandro Morbidelli, autore della doppietta e vero ispiratore della manovra verdeazzurra. Il lavoro del tecnico sta producendo ottimi frutti, ora l’obiettivo è centrare un piazzamento vantaggioso per i play out, domenica prossima sul difficile campo della Boreale servirà una prestazione super per fare punti. Unica nota stonata l’assenza totale di tifosi allo stadio di Cerveteri, anche con l’Astrea si sentivano solo le urla dei sostenitori romani.

La giornata di campionato ha confermato che l’Atletico Vescovio sembra destinato alla retrocessione, l’Ottavia almeno ci sta provando dopo aver effettuato una buonissima campagna acquisti invernale anche se il distacco di sette punti dalla zona spareggi ad oggi sembra davvero importante. Il mister Porcelli ha dichiarato che l’Ottavia non molla, sarà comunque un brutto cliente per tutti fino all’ultima giornata. Chi ha mesi ha salutato l’Eccellenza è il Grifone, il vero scandalo di questo torneo, 19 sconfitte su 19 gare, 71 goal subiti, veramente indecoroso il cammino di una squadra che non ha colpe, semplicemente non doveva essere ripescata non avendo organico e mezzi per una categoria così importante, oltretutto in un Girone A di altissimo livello. Speriamo che il Grifone non voglia stabilire questo mortificante record di perdere tutte le partite ed almeno un punto prima o poi lo conquisti. Non ci è riuscito contro l’Aranova che ha vinto per 3-1, conquistando una vittoria preziosa per risalire in classifica con l’obiettivo di evitare gli spareggi dopo una lunga serie di risultati negativi. Vedremo se l’Aranova è veramente uscita dalla crisi o la vittoria scontata contro l’ultima della classe è stato solo un episodio. Nel posticipo pomeridiano Parioli e Fiumicino non si sono fatti male, un goal ed un punto per parte per continuare a navigare nella zona play out in attesa dello scatto finale dove solo all’ultima giornata probabilmente conosceremo la griglia esatta degli spareggi in gara unica in casa del club meglio piazzato in graduatoria.

Ora occhi puntati sulla finalissima di Coppa Italia, in bocca al lupo al Civitavecchia, l’avversario è di quelli terribili, il Tivoli domina con 17 vittorie e 2 pareggi il Girone B di Eccellenza, servirà la gara perfetta. Difficile ma non impossibile per i nerazzurri che avranno al seguito oltre 500 tifosi pronti ad esplodere di gioia dopo trent’anni.

 

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