Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

La giustizia al contrario

di Ugo Russo 

Nel precedente articolo abbiamo rilevato che al mondo d’oggi le soddisfazioni le devi per lo più trovare con il lanternino, le notizie brutte si susseguono a quelle orrende e non c’è più nulla che possa portare serenità e, soprattutto, tranquillità. In tutto questo la giustizia, o meglio quel poco che ne è rimasta, non contribuisce ad altro che creare insicurezze e paure. Da anni ormai sembrano valutati nella maniera sbagliata tanti atti criminosi e poi si pretende che se uno vede qualcosa debba intervenire o fisicamente (per beccarsi, ben che vada, una coltellata). oppure chiami le forze dell’ordine che poi pretenderanno che questo “bravo cittadino” lasci le proprie generalità alla mercé degli stessi criminali che ha denunciato.

Oggi fare l’eroe non conviene più a nessuno per non rimetterci di persona perché gli onesti non sono più tutelati anzi, e non poche volte, ci si accanisce contro di loro.. Ma andiamo nei dettagli a vedere gli episodi più eclatanti che sono successi di recente o che sono riusciti fuori dopo tantissimi anni e che hanno lasciato sbigottiti, per come sono stati giudicati,  coloro che, poi, si sono trovati a commentare le notizie, diventate motivo di sbalordite discussioni. Intanto, paiono notevolmente aumentati, come percentuali, i crimini micro e macro commessi dai cittadini oltrefrontiera che per lo più sono arrivati in italia con i barconi o comodamente attraversando il confine (e i nostri sono gli unici rimasti aperti senza soverchi controlli, altro che schengen per tutti…). Partendo poi dal principio che quando questi pseudo-migranti si confrontano con i loro amici, alla domanda: “Perché hai scelto di venire in italia?”, rispondono sempre: “Perché lì se delinqui non ti fanno nulla, neanche un giorno di galera e mal che vada ti fanno il provvedimento di rimpatrio e tu al massimo una settimana dopo sei di nuovo in italia con un altro barcone o in altro modo”. E hanno proprio ragione, succede esattamente così! E sono proprio gli stranieri i veri e propri privilegiati. Sentite cosa è successo nell’ultimo periodo: un romeno di 20 anni, fermato quattro volte senza patente, alla quinta ha fatto malauguratamente… centro. Nel senso che ha investito e ucciso un ragazzo di 13 anni una volta noleggiata l’auto (ma come è stato possibile dargliela se non aveva la patente?). Il mattino dopo si è presentato in questura dicendo di essere stato lui. Sapete in quale carcere è? La strada!!! E’ libero dal momento del fatto. Attenzione era pure scappato senza prestare soccorso. Neppure questo ha dato alla gente la soddisfazione di vederlo dietro le sbarre. Stessa cosa il giorno dopo: un altro straniero assassino ha investito e ucciso una donna, è scappato e un avvocato (si deve essere sparsa la parola, ma anche questi avvocati, e non solo loro, si devono vergognare) gli ha suggerito: “Costituisciti che non ti fanno niente: libero! E l’indiano che ha tentato di strappare la catenina dal collo di una anziana di 90 anni, gettandola a terra al Quarticciolo. Gli servivano soldi per acquistare la droga ma non ha considerato che stava gravemente danneggiando, anche a livello fisico, una persona di assoluta fragilità. E’ stato accerchiato e fatto segno di botte da parte di numerosi giovani del quartiere che avevano assistito alla scena.

Unico errore è stato quello di averlo tolto dalle loro mani. Perché poi il delinquente non solo non è stato fermato dalle forze dell’ordine, ma all’indiano è stato permesso di  rendersi irreperibile e chissà dove si troverà ora. Non prima, però, di aver incaricato l’avvocato di sporgeree denuncia per lesioni verso i “picchiatori”!!! Vero è che qualcuno degli intervenuti ha precedenti penali ma tutte le forze (nel reale senso della parola) si sono concentrate alla caccia dei giustizieri: tredici li hanno denunciati e uno lo hanno arrestato, si spera non per il caso specifico. Per augh solo qualche escoriazione e pericolo scampato, pronto a delinquere da qualche altra parte. E abbiamo visto un moldavo venire accompagnato su un aereo per essere rimpatriato dopo aver ucciso un italiano in una rissa. Ma dai, allora per gli italiani ci sarà pure un occhio di riguardo… Sì? Magari un nostro connazionale, minato dalla povertà e dalla fame, se si azzarda a rubare una mela al supermercato (neanche questo va fatto, per carità) e viene scoperto si fa due anni pari pari, senza alcuna condizionale. Ma fatti riemersi in questi giorni hanno dell’incredibile (e dello scandaloso?). Da 32 anni, condannato all’ergastolo per l’uccisione di tre pastori sardi e il ferimento di un quarto, Beniamino Zuncheddu è detenuto in carcere. Ad accusarlo la testimonianza, più volte discordante, di un sopravvissuto alla tragedia che prima disse di non poterlo riconoscere come l’assassino, successivamente di riconoscerlo, insomma, per quello è dietro le sbarre da oltre tre decenni. Lui, che si è sempre professato innocente. Ora, dietro pressione popolare, si vuole rivisitare e possibilmente modificare nella sentenza il processo. Tre anni fa la Procura lo ha ritenuto innocente ma non si riesce a rifare l’udienza. Un caso allucinante: in galera senza reali certezze. E se finalmente lo assolvi, come pare che andrà, che restante di anni di vita potrà vivere Zuncheddu?

 

Sapete come la penso (cosa fortunatamente condivisa da moltissimi degli italiani): se uno trova dei ladri penetrati in casa sua ha diritto in qualsiasi modo di difendere la sua proprietà e i familiari che vivono con lui. Nessuno ha il diritto di entrare illegalmente nella casa di un altro. LEGITTIMA DIFESA. Ma ancora si continua a danneggiare ulteriormente chi subisce un oltraggio del genere. Come nel caso del macellaio Walter Onichini che dieci anni fa sparò in un impulso di difesa a un ladro albanese che era penetrato assieme a complici nella sua casa. Accusato di tentato omicidio, Onichini fu condannato a quattro anni di carcere. 48 ore dopo che la sentenza diventò definitiva Onichini finì dietro le sbarre, mentre il ladro che restò ferito, albanese, se la cavò con una pena di 3 anni e otto mesi passata in giudicato e che, invece, poteva essere arrestato quando era andato in Tribunale a Padova per chiedere i danni (!!! E  gli sono stati concessi nella misura di quasi 30 mila euro che non ha avuto perché scappato) e testimoniare su quanto era accaduto, si era potuto rendere irreperibile perché non era stato tempestivamente emesso l’ordine di carcerazione. Il macellaio si è fatto un anno e mezzo di galera, uscito ha avuto l’affidamento in prova ai servizi sociali: di giorno lavora nel negozio della sorella, la notte non può uscire di casa e in generale non può allontanarsi dal Veneto. L’albanese, perché irreperibile, non ha fatto un solo giorno di carcere. Ma che fa questa nostra malsana giustizia, incentiva le azioni dei delinquenti? Il caso, però, ha ancora la ciliegina sulla torta. Quando Onichini (foto a lato) era ancora in carcere la moglie ha presentato la domanda di grazia al presidente della repubblica (che nel frattempo ha sospinto gli azzurri del volley alla “vittoria” negli europei contro la polonia), grazia che avrebbe, se non altro, ridato un po’ di morale al marito frustrato dalle circostanze. Domanda che é rimasta in sospeso per mesipoi la risposta. Tutti aspettavano la medaglia d’oro per Onichini, l’apertura del telegiornale con lui premiato con tutti gli onori al quirinale. E invece? E invece? E invece? Grazia negata, richiesta respinta.

BUGIARDA _ Da tre anni ci raccontava che sarebbero state le sue ultime puntate a domenica in ma la venier “amore della sia” ce la troviamo sempre lì, ogni domenica pomeriggio. E non vorremmo mai credere che per convincerla mamma rai le fa ogni volta un concreto aggiustamento del cachet perché sarebbero soldi nostri presi dal canone. La mara nazionale non si sopporta più: si segnala quasi unicamente per abbracciare e baciare gli uomini ospiti da lei, fino ad esplodere in “non mi tengo più, non resisto più” e ad andare a contenere in uno strettissimo abbraccio Roby dei Pooh qualche minuto dopo aver detto che pure con Red c’era stata una storia tra loro. Ma chissenefrega se sei stata fidanzata con mille uomini. Non raccontare tue storie private per poi mettere in difficoltà altri. Che più sono aitanti e più baci, abbracci e “ti voglio bene, amore della sia”. Ancora: facile fare un programma di tre ore avendo nella prima ora il concerto dei pooh, nella seconda Verdone, l’altra ora l’intervista al regista italiano leone d’argento a venezia, cantanti e cha cha cha. Non ci vuole la sia basta la nonna.

IM(MIGRAZIONI)-Tornando al discorso sugli immigrati è finalmente uscito fuori il discorso che un buon numero di loro, una volta arrivati e per la difficoltà sempre crescente di contenerli, scappano e chissà dove vanno a finire. Certo non lo fanno per la frenesia che hanno di andare a lavorare… E si sono scatenate prima approvazioni e poi contestazioni sull’allestimento degli altri dieci cpr (centri per il rimpatrio). La sinistra che contesta pure su quello che mangia lei stessa ha detto inizialmente di trovarsi d’accordo, poi ha parlato di accoglienza totale quando la porca europa è sempre più lontana da noi nella risoluzione del problema. Lo ha detto bonaccini, mentre si è trovato d’accordo sui cpr fedriga dicendo che 18 mesi all’interno prima di un futuro rimpatrio sono il massimo ammissibile. Sempre che una volta rimpatriati vengano controllati e si eviti, come scritto prima, che possano tornare entro pochi giorni.

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