Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

LA GUERRA IN CASA 

di Ugo Russo 

La guerra non lascia, semmai raddoppia (quasi a ricopiare il nome di una vecchia e di gran successo trasmissione condotta da Mike Bongiorno).

Cominciata da quattro mesi, all’inizio era passata sotto silenzio perché la gran parte dell’umanità neanche lo sapeva e non se ne era resa neppure conto, poi, man mano è entrata sempre più nelle case degli abitanti del mondo ed ora che si vorrebbe fare di tutto per fermarla, per zittire quel maledetto e insopportabile fragore delle armi, che pure se è lontanissimo, ad esempio da noi italiani, sembra entrarti ugualmente nelle orecchie, ora, scrivevo, che si vorrebbe fermarla, questa guerra, si scopre che in tutto il pianeta non c’è gente valida, non c’è gente che voglia pensare al bene di tutti ma unicamente ai propri interessi e chissà se e quando finirà; a dispetto di quegli imbecilli di virologi che, sconfessando le più elementari regole scientifiche, avevano affermato che il virus si ferma con il caldo e prende vigore nei mesi più freddi, ecco, con temperature di e sopra 40 gradi, che la pandemia ha ripreso a correre con numeri di contagi e decessi giornalieri da fare spavento. Con un governo sempre più incapace di prendere decisioni giuste, anzi solo quelle che danneggiano e molto pesantemente i cittadini; e metteteci pure peste suona, vaiolo delle scimmie, in più, dal punto di vista economico, tutto quanto sta portando alla rovina milioni di famiglie (ci avviciniamo a grandi passi ai dieci milioni di persone in povertà assoluta), cos’altro ci potrà riservare il futuro se non venire noi italiani considerati il vero terzo mondo?

Ma forse tutto quanto citato sopra, pur di una gravità difficilmente sostenibile, viene ancora di più ingigantito e direi soppiantato da quello che c’è in molti di noi. Vedete, potevo mettere la scritta sotto al titolo e chiudere lì, senza andare avanti con l’articolo. Dice tutto, perché l’orrore è dentro di noi, il voler raggiungere soluzioni estreme inimmaginabili. Non è difficile capire che partiamo dalla storia della piccola Elena, uccisa dalla madre che fino a qualche minuto prima aveva abbracciata e baciata. Un omicidio che sembrerebbe dettato (nelle tante discordanze che ci sono ancora nel racconto della donna; l’unica cosa certa è che l’ha sgozzata con undici coltellate inferte al collo e alla schiena) da una macchinazione preterintenzionale perché maturato dalla sera prima quando la piccola Elena aveva confessato alla madre, separata dal compagno, di trovarsi sì, bene con lei, ma anche quando andava a trovare il padre e la sua nuova compagna. E tu, assassina, vai a prendere tua figlia all’asilo nel paese vicino, la riporti a casa, la fai mangiare dandole pure un budino, le fai vedere i cartoni animati sul tuo telefonino e poi, sei pure vigliacca, la colpisci alle spalle e la ammazzi senza pietà? Quindi la chiudi in cinque sacchi neri e la porti in un campo dove, magari, la mattina avevi pure preparato una buca per sotterrarla? Non sei pazza, non far credere ai giudici che sei affetta da infermità mentale; sei solo una lucida, spietata, crudele, maledetta assassina! Forse, come stanno verificando i giudici, aiutata da qualcuno in questa mai spiegabile atrocità. Le cose assurde, però, si sommano ad altre ugualmente inconcepibili: togliendo forze dell’ordine a zone dove potrebbero essere più utili, è stata disposta una sorveglianza per l’assassina (non usiamo il termine madre, non lo merita), ora che è rinchiusa nel carcere di Catania, 24 ore su 24 per paura che possa compiere un gesto estremo. Magari!!!, si abbrevierebbero i tempi di processi, condanne, appelli, soldi spesi dallo stato (ergo, da noi) e poi così avrebbe al massimo l’ergastolo e, ancora, sconti su sconti di pena. Deve fare la fine che merita; per contro, noi non dimenticheremo mai quegli occhioni vispi, meravigliosi su quella bellissima faccina di Elena.

Alla piccola Elena strappata alla terra. Riposa in pace piccolo Angelo🙏❤️

Con modalità più o meno efferate dal duemila ad oggi sono stati uccisi dai genitori 500 bambini. Un altro più che barbaro omicidio si è verificato nella settimana appena passata negli stati uniti, a chicago: un padre separato e soprattutto indegno ha addormentato i tre bambini, poi, una volta certo che dormissero, li ha messi nella vasca piena d’acqua e li ha fatti affogare. Le creature avevano 2, 3 e 5 anni… Le prime parole del bastardo criminale una volta catturato, sì perché si era pure dato alla fuga, non sono state affatto di pentimento ma rivolto alla ex moglie ha detto: “Se non posso avere i bambini io, non li vedrai più neanche tu”. Che bella soddisfazione!!!!! Questa è la vera guerra, la vera fine del mondo: l’orrore, la brutalità, il voler rinunciare alla propria vita e a quella degli altri in un attimo, senza pensare al futuro. Quasi sempre in ambienti domestici. Eccola LA GUERRA IN CASA!!! Sono scomparse la serenità, la tranquillità. Ed è vero anche che stanno aumentando a vista d’occhio i casi di figli che ammazzano i genitori (l’ultimo a napoli), i femminicidi (da inizio anno quasi dieci al mese) e in quasi tutti l’arma del delitto, infierendo, è un coltello, che si contrappone alle pistole usate in america. Nulla conta più la vita umana, uccidere è diventato un gioco, macabro ma sempre un gioco. Una società senza futuro, abbiamo scritto sopra: fino a un po’ di tempo addietro uno si programmava gli anni che sarebbero venuti, all’uopo (specie quando c’era la benedetta lira) si metteva da parte qualche soldo per affrontare spese che un domani non ti avrebbero spaventato; oggi (a parte che con il governo che ti succhia fino all’ultimo soldo non è possibile per alcuno mettere preziosi gruzzoletti in ben studiati nascondigli) non interessa più, meglio vivere alla giornata e fare terra bruciata, non dando più alcun peso, alcun senso, alcuna importanza al domani e specialmente alla vita. Non è affatto una bella prospettiva.

ROMA, CAPUT DELLO SCHIFO – Bisogna per forza tornare a parlare di roma. Ogni sindaco che succede all’ altro in questa città dice: “faremo, faremo, vedrete…”, poi si scopre che le cose vanno sempre peggio e, a pochi mesi dalla scadenza del mandato prova a dire: “nei prossimi cinque anni le cose miglioreranno, ormai abbiamo capito i problemi”. Ma nessuno ci casca. E’ una vergogna che roma sia ancora la capitale d’italia! Pure nelle altre città c’è il degrado, l’immondizia, i continui cantieri aperti, ma qualche risultato concreto si vede: qui NO!!! Sarà sfortunato gualtieri? Può essere, ma ne stanno succedendo come carlo in francia (anzi, a corso di francia per le tante buche mortali). Giorni fa sono andati a fuoco due capannoni all’interno della ex discarica di malagrotta, nel TMB, impianto dove vengono trattati i rifiuti della capitale (speriamo ancora per poco, capitale non il TMB). Fiamme altissime, grave rischio diossina, nube comunque inevitabilmente tossica, tuttora monitorata nei suoi valori. Si dice che siano risultati ancora alti, vicini al limite massimo ma pensate se dovesse venire, come il mese scorso, qualche giorno di vento fortissimo… Come risolve la questione il primo cittadino? Invece di mandare i rifiuti, come è stato fatto, in olanda o germania li destina ad aprilia ed acilia; vedrete, come del resto hanno già preannunciato gli ivi residenti, che casini scoppieranno.

Tutto qui rispetto a un precedente articolo dove c’era già di tutto e di più? Macché, questo è solo l’aperitivo. Torna di moda la questione cinghiali, diventati gli assoluti protagonisti (e proprietari) dei cassonetti delle immondizie, soppiantando i topi scesi nelle piazze a protestare. Molti mesi fa si era detto che non si potevano uccidere ma veicolare verso zone che poi sarebbero state chiuse. Per carità, c’erano già gli animalisti in assetto di guerra. Dopo 365 giorni in cui è stata fatta una benemerita cippa, e dopo aver visto a Castel Sant’Angelo un cinghialone passeggiare pericolosamente, perché affamato e dopo aver perso le tracce del branco, ecco la decisione, una volta che i simpatici animali (basta che uno non se li trovi davanti) nel frattempo si sono decuplicati nel numero: ingaggiamo qualche centinaio di cacciatori e ammazziamoli! Ci pensate a quei poveri cinghialetti piccoli piccoli… Se era questa la soluzione, almeno si prendeva molto prima. E poi se non si chiudono in qualche modo le vie di accesso a questi animali il problema si riproporrà tra non molto. Altro tema in cui torniamo a dire: italiani, nel caso specifico romani da terzo mondo. Ci sono ampie zone di roma, specie in varie periferie, senza servizi primari, ad esempio fognature, e soprattutto senza l’acqua potabile!!! Qualcuno si deve accontentare dell’acqua di pozzo, non propriamente filtrata, ma, in buona sostanza, mancano gli allacci, i collegamenti all’acquedotto. Ed è già partita una interrogazione a gualtieri per chiedere come mai, nel 2022 e con gente che, in ogni caso, è chiamata a pagare fior di tasse, bollette vergognose e quant’altro, sia possibile questo. Finito? Ma dai, una notizia buona c’è: ricordate che andavano a fuoco gli autobus e ci avevano promesso che sarebbe stato rinnovato di lì a poco il parco-mezzi? In un’intervista del gennaio scorso fatta dal sottoscritto a un consigliere di maggioranza della giunta capitolina sul quando i vecchi autobus, ormai inadeguati, sarebbero stati posti in disuso e sostituiti dai nuovi mi era stato risposto con convinzione ed enfasi: “al massimo entro questo marzo”. Bene, segnatevi la data: il 15 giugno 2022 sul grande raccordo anulare, all’altezza dell’uscita 28 tra ostiense e via cristoforo colombo un autobus completamente avvolto dalle fiamme! Le chiappette di queste persone finora non hanno visto feriti gravi tra i passeggeri. Ma che aspettiamo che avvenga la tragedia?

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