Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

LA ROVINA DI SCUOLA E SOCIETA’? I “RAGAZZINI”!

di Ugo Russo 

 Torniamo a scrivere in questa rubrica dopo che ci eravamo lasciati prima di Pasqua con la speranza che, nel frattempo, qualcosa potesse migliorare sul fronte guerra, sul fronte pandemia e le altre angustie quotidiane che ci fanno vivere i nostri politici (il caro-bollette è solo la punta dell’iceberg). E invece… le cose, semmai, paiono peggiorate e spiragli, certezze non se ne intravedono. In italia, però, vogliono far figurare gli abitanti come autentici deficienti, sparano un cumulo di cazzate e pretendono che si debba continuare a bere tutte le fregnacce che propinano. L’ultima è stata detta l’altro giorno in televisione: “L’italia sarà fondamentale per il processo di pace e presto draghi, dopo biden (che se l’è giocato a paro e disparo tanto che sembra, a fronte della richiesta di negoziati da parte dell’italiano, l’abbia convinto a rimandare un bel po’ di armi all’ucraina) andrà a parlare quà, andrà là e riuscirà dove non sono riusciti gli altri”. Che invece, nelle persone di macron e scholz, sono gli unici che hanno avuto accesso al cremlino. Di noi non vogliono proprio sentire parlare, anzi siamo sempre nelle primissime posizioni della lista nera grazie all’orrendo modo in cui i nostri governanti stanno gestendo le cose.

La realtà è che noi contiamo un numero notevolmente sotto zero e nessuno di quelli che contano qualcosa vuole la pace. L’europa è sempre più spaccata e, come diceva (quello, però, era un eroe) Amatore Sciesa: “Tiremm innanz!”.

Ma oggi, come anticipato tempo fa, vogliamo entrare, ergendolo ad argomento portante dell’articolo, in un altro dei gravissimi problemi che investono la nostra società e creano ogni giorno notevoli apprensioni. L’avrete capito dal titolo e dalla foto sotto, che vuole essere ironica e ricorda che una volta per le cattive azioni la punizione poteva essere il battipanni della mamma. E di baby gang proprio non si parlava. Questo negli anni del boom economico quando i casi gravi si potevano contare sulle dita di una mano. Oggi è una continuazione. Tutto nasce nelle aule scolastiche (presidi, maestri e professori, financo i bidelli non rivestono più l’importanza istituzionale di una volta, non sono più in grado di garantire la formazione che spetterebbe alla scuola e si fanno soggiogare dagli studenti che li sbeffeggiano, li deridono, li picchiano pure e nelle aule ormai imparano meno di niente, però riescono a farsi promuovere…). I quali studenti si coalizzano in branchi (anticamera di baby gang e rave-party) capeggiati dai più sozzoni di tutti (mai da un ragazzetto a modo e ben vestito, che scherzi… Ma fortunatamente sono quelli che resistono ed evitano di entrare nei branchi) e se pure con qualche titubanza iniziale ci cadi dentro, non diventi più il figlio di cui una famiglia si può fidare. Anzi, anche se ci sono gruppi familiari che hanno notevoli colpe (ma non sono tutti quelli che si vorrebbe far credere), madre e padre improvvisamente devono subire le bugie dei figli che non dicono chi frequentano e arrivano a minacciare in casa se non viene permesso loro di fare ciò che vogliono (anche, in genere dai 15 anni in su, uscire la sera e magari ritirarsi chissà quando). Un tempo, a bambini o ragazzi più grandicelli andava a finire come in foto, oggi, per quello che si sente, i genitori, se provano a riprendere i figli, rischiano di brutto! La loro colpa grandissima, e questo coinvolge buona e cattiva gente è quella di aver dispensato prestissimo ai figli apparecchiature elettroniche varie, dal computer, al telefonino, ai tablet e queste nuove tecnologie li hanno instradati verso una cattivissima china. Intendiamoci: non tutti fortunatamente sono così, ci sono ancora quelli additati come perle di ragazzi, vanto delle famiglie ma diminuiscono sempre più… Giusto con questi mezzi infausti dai poco più di 10-12 anni in poi, ormai, si contattano e si danno appuntamento in incontri in posti isolati e periferici dove comincia a girare alcol e anche droga e dove, a volte, ci scappa fuori pure il morto perché se ne danno di santa ragione, anche con armi proibite. Le baby gang, formate in genere da quattro-cinque persone agiscono, invece, in vie cittadine e picchiano, derubano e a volte uccidono per, come dicono loro, “vincere la noia che li pervade”!!! I recenti fatti di Torre del Greco e San Severo (sono i più gravi, ma episodi si materializzano all’ordine del giorno) hanno riacceso i riflettori su questi minorenni che da tempo disconoscono tutti i valori e sono una minaccia per la società che dovrebbero, invece, governare un giorno con saggezza e oculatezza. Se avete fatto caso fino ad ora non ho mai usato la parola “ragazzini” e mi dissocio completamente da tutti quei colleghi giornalisti che per dare una notizia di un fatto gravissimo usano spesso frasi che non stanno né in cielo, né in terra: “Due ragazzini di 13 e 14 anni hanno dato fuoco a un barbone che dormiva sulla panchina che ora è in fin di vita”, “ Un ragazzino di 15 anni ha sparato e ha ucciso un uomo perché non gli dava il telefonino” e tanti altri casi, basta sentire i telegiornali. A questo vi porta la noia, bastardi? Non conta l’età, a dodici anni una bambina (ancora si poteva dire così) giocava con le bambole, un maschietto con il forte, i cow-boys e gli indiani, oggi se non hanno fatto cose… inutile spiegarlo, vero? Allora, mai più ragazzini per enunciare quelle vomitevoli notizie, ma assassini, criminali, delinquenti, porci a tutto andare. Non credo che pur a quell’età, facendo simili cose siano recuperabili ed allora riapriamo le case di correzione, condanniamoli a un bel po’ di anni, rendiamoci conto che l’età non è più paragonabile a prima e che se uccidi a 15-16 anni devi essere condannato come i grandi. Poi se esci a 35-40 anni ti accorgerai di aver bruciato tutta la tua giovinezza per il gusto di delinquere. State infettando una società già di per sé stessa marcia, ma dato che voi dovreste garantire il domani, cosa ci dobbiamo ancora aspettare? Non li facciamo adagiare sul fatto che non sono capiti, che non hanno avuto quello che volevano. Hanno avuto sin troppo. Questa è una generazione tutta particolare; altro che futuro diamo loro, che non hanno neppure possibilità di lavoro. Se lo cerchi il lavoro lo trovi e non mettere scuse che non deve essere degradante, datti da fare per contribuire a portare il pane a casa. Ma no, questi non vogliono fare nulla, vogliono essere mantenuti. Schifosi!!! E ai grandi dico: qualcuno può pensare che ho usato termini esagerati? Guardate e sentite quello che avviene intorno e attenti ai vostri figli a casa, non lasciate, se ancora siete in tempo, che siano loro a prendere il sopravvento. E siamo orgogliosi dei figli che tutti vorremmo avere per ripristinare assieme ben due valori che se oggi esistessero come una volta ci darebbero più soddisfazioni e speranze: la famiglia unita e sana, e il rispetto.

BOLLETTONE E… LADRI – Il governo è talmente abile da far credere che le sue magagne siano sempre colpa degli altri. Così il caro bollette dipende dalla guerra ma era già in essere da prima e ora andiamo in paesi del terzo mondo (che ora siamo noi) o negli stati uniti a comprare gas e petrolio, pagandoli, magari, cinque volte di più. Tanto ci sarà una patrimoniale ad hoc per pagare anche le armi o qualche altra tassa che pagheranno i cittadini. Solo una domanda che serve ad introdurre quale sarà l’argomento della prossima settimana: ma i famosi 230 miliardi che ci aveva promesso l’unione europea che fine hanno fatto? E negli ultimi giorni, pur in un momento drammatico, si è sparsa una voce inquietante per una cosa che non avrebbe proprio motivo di esistere e avevano promesso che l’avrebbero abolita. Hanno prima deciso di erogare 200 euro (lordi…) ai meno abbienti e poi ecco la botta: il cannone (con due n perché spara e non a salve…) rai, di tutto di… meno, sarà tolto dalle bollette energetiche e passerà dalle 90 euro l’anno a 300 euro l’anno!!! Per ora è più di una ipotesi ma sappia questa gente che se non ci sarà la rivoluzione poco ci mancherà. Intanto mamma rai (la vostra, non la mia), dovrà sentire da un referendum indetto dalla gente che cosa mettere in onda. Referendum che escluda i tantissimi giovani di cui sopra che amano la depravazione e sono andati in un brodo di giuggiole quando achille lauro ha ribaciato il chitarrista (Puah! E san marino, che lo ha voluto, dovrebbe chiedere scusa ai telespettatori per un così indecente spettacolo). Non ne possiamo più, in ogni talk show, in ogni programma di varia natura, di vedere, a qualsiasi ora del giorno e della notte, depravati che si permettono ogni oscenità e vogliono far sembrare che i normali sono diventati loro. Vedete, gli omosessuali sono un’altra cosa, meritano ogni considerazione e rispetto, vanno capiti, se è il caso aiutati e hanno una sensibilità che pochissimi hanno, ma non per questo si lasciano pubblicamente andare a manifestazioni contrarie alla morale. Chi lo fa, perché sembra diventata una moda, un trend da seguire pedissequamente, non mostra di avere alcun freno e scopre l’attrazione verso l’altro sesso pure a quarant’anni con figli! Ma il fatto è che, evidentemente, questa società di per sé stessa distorta sembra gradire… Dunque, vorremmo vedere programmi finalmente all’altezza, dove prevalga la cultura e non pensare di versare tanti soldi per pagare fazio o organizzare l’eurovision song contest di cui hanno ampiamente modificato i dati di ascolto! Insomma, lo stato (dov’è?) sa sempre dove attingere ma con il canone non ci provassero proprio.

CIAO ALBERTO – Permettete anche a me, seppure siano passati tanti giorni dalla scomparsa, di rivolgere un affettuoso pensiero ad Alberto Sava, amico da quasi mezzo secolo e grande maestro di giornalismo per coloro che hanno abbracciato la professione in gran parte del litorale romano. Un’ottima carriera la sua, sempre pronto a schierarsi in prima fila per denunciare le cose che non andavano bene. Il cosiddetto “giornalista d’assalto” che non aveva proprio nulla da spartire con molti prezzolati di oggi, che dèviano per meri interessi propri la realtà dei fatti. E si dovrebbero VERGOGNARE! No, Alberto era semplicemente un GRANDE!!! Un fortissimo abbraccio amico mio che ci guardi dal cielo dove avrai già organizzato la redazione di un quotidiano. Abbraccio che estendo anche a Elvira, tua moglie, e ai tuoi figli. Ciao, compagno di non pochi momenti di vita.

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