Se per il Città di Cerveteri la sconfitta nel derby è stata una mazzata psicologica che deve essere presto superata, per i “cugini” del Ladispoli potrebbe essere stato lo spartiacque della stagione.
Andrea Mastrecchia allenatore del Ladispoli
Quando vinci un derby in pieno recupero, dopo aver sofferto l’inferiorità numerica, in un ambiente carico e palesemente ostile, è ovvio che il successo non possa che essere un trampolino di lancio per inseguire gli obiettivi stagionale. Che per il Ladispoli sono la rincorsa alle prime posizioni per tentare la risalita in Eccellenza. Al Galli di Cerveteri la squadra del mister Andrea Mastrecchia ha dimostrato di non essere soltanto una compagine molto tecnica ma anche di saper posare il fioretto ed impugnare la sciabola per affrontare una sfida che è stata intensa sia sul rettangolo verde che sugli spalti. E’ un Ladispoli palesemente esperto, a tratti cinico, capace di capitalizzare le occasioni costruite, un roster che sembra in grado di poter lottare fino a maggio almeno per un posto nei play off. Due parole anche sui tifosi rossoblù. A Cerveteri erano tanti, hanno gioito come pazzi per la vittoria in extremis, la conferma che il calcio dilettanti può accendere la passione, soprattutto se dai mass media viene raccontato come fosse di categoria superiore. Perdonate l’immodestia, ma se allo stadio Galli sono arrivati quasi 400 spettatori un pò di merito è anche di Ortica Social che ha martellato nei giorni antecedenti al derby ricordando come non sia mai una partita come le altre.
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