Sono numeri sempre più allarmanti quelli relativi alla diffusione del corona virus a Ladispoli. In questi minuti è giunta notizia che sono stati scoperti altri 16 contagiati, 5 dei quali legati alla Rsa della via Aurelia, a fronte di due guariti. La quota di infettati oltrepassa dunque 250, un dato molto alto e largamente superiore alla media delle altre città del litorale. In queste ore si stanno susseguendo indiscrezioni e notizie, si parla di provvedimenti molto drastici che potrebbero essere applicati al territorio di Ladispoli nei prossimi giorni. Su tutti l’istituzione della famigerata zona rossa, ovvero città chiusa in entrata ed in uscita, uffici ed attività serrati, tutti a casa in attesa che cali la curva dei contagi. Sarebbe un colpo fatale all’economia, il commercio andrebbe a rotoli, la città ricadrebbe nell’incubo della scorsa primavera. Per frenare l’escalation del covid è necessaria la collaborazione della gente, mascherina e distanziamento sociale sono le uniche armi contro il virus ma purtroppo ci sono troppe persone che si comportano come se la pandemia non esistesse. E’ sufficiente passeggiare sul lungomare, o nei giardini centrali o in piazza De Michelis per vedere gruppi di ragazzini che se ne infischiano delle regole, non usano la mascherina, si assembrano come se nulla fosse.
Il sindaco insieme alla polizia locale in viale Italia
Stamattina anche il sindaco Alessandro Grando ha accompagnato la polizia locale durante i controlli su viale Italia, invitando i cittadini a rispettare le regole. Dal Comune e dalle forze dell’ordine stanno arrivando appelli che suonano come ultimatum, se i contagi non calano e Ladispoli superasse la soglia prevista dalla legge, l’arrivo della zona rossa e del mini lockdown sarebbe inevitabile. Usiamo tutti la prudenza o ci faremo il mese di novembre serrati in casa tra crollo economico, disagio sociale e militari nelle strade.
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