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Ma quanto è difficile parcheggiare a pagamento a Trevignano!

Sembra un film comico, invece è la cronaca di quanto accaduto domenica pomeriggio a Trevignano. Splendida località bagnata dal lago di Bracciano che oggi si è riempita di turisti, complici sia la bella giornata di sole che il mercatino artigianale. In molti, sia da Roma che dal litorale, hanno approfittato per una bella passeggiata, un pranzo prelibato, una passeggiata davanti alle acque lacustri. Purtroppo a taluni, compresi i nostri inviati, è accaduta la disavventura di imbattersi nelle colonnine dei parcheggi a pagamento, disseminate in tutto il centro e la periferia di Trevignano. Non essendoci più posti auto nei pressi del lungolago, gremito di visitatori sin dalle prime ore del mattino, gli sfortunati turisti della domenica sono dovuti arrivare fino al grande parcheggio a pagamento all’ingresso della città, l’unico peraltro dove fossero ancora liberi pochissimi stalli.

Ebbene, da quel momento, dopo la lotta per trovare un parcheggio, gli avventurosi turisti della domenica hanno dovuto affrontare un altro temibile nemico. Silenzioso ma micidiale. Le famigerate colonnine dove si paga il biglietto per lasciare l’auto in sosta. La prima amara constatazione è che i parcometri non accettano banconote, ma soltanto monete e bancomat. Gli intrepidi, non avendo monetine come capita spesso, hanno subito inserito la card per pagare il parcheggio. Ma, dopo ripetuti tentativi e bancomat rifiutato dalla famigerata colonnina, hanno capito che la domenica sarebbe stata ardua. Hanno provato in altri parcometri del parcheggio, ma nessuno di è degnato di accettare il bancoma, sputandolo senza pietà. Sotto il caldo sole di giugno, arrabbiati e sfiduciati, hanno provato a guardarsi intorno per individuare un’attività commerciale aperta dove cambiare una banconota da 5 euro, ma c’era il deserto assoluto. E nemmeno potevano arrivare fino a lungolago a cercare un bar visto che gli implacabili ausiliari del traffico a Trevignano sono famosi per i controlli nelle aree di sosta a caccia di chi non espone il tagliando dell’avvenuto pagamento. Erano, dopo mezzora sotto il solleone, in procinto di tornare a casa, mesti e tristi, quando un’anima compassionevole di un altro automobilista che aveva parcheggiato, gli ha cambiato 5 euro in moneta. Lieti e contenti, hanno inserito gli euro nella gettoniera, conquistato l’agognato ticket, correndo felici verso il lungolago. Anche se erano già le 14. Quando sono tornati, nel tardo pomeriggio per riprendere l’auto, si sono imbattuti negli ausiliari, intenti ad elevare le multe ai trasgressori, chiedendo spiegazioni sul perchè le colonnine non accettassero i bancomat. Dalla risposta, un pò imbarazzata, hanno appreso che spesso le linee di collegamento telefonico delle colonnine non funzionano e dunque non si può effettuare il pagamento della sosta on line con le carte. Che dire? Nel 2020 questo tipo di problema non dovrebbe esistere, il Governo ha annunciato che presto tutti i pagamenti dovranno essere effettuati on line, a Trevignano forse chi gestisce la sosta a pagamento non se ne è accorto.

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