Oltre al danno la beffa.
E’ costata carissimo al Civitavecchia la sconfitta casalinga con il Rieti. Le proteste in campo nei confronti dell’arbitro hanno portato alla squalifica di Petrini per due gare e di Fatarella per un turno, ma la mannaia si è abbattuta sulla società a causa del comportamento dei tifosi e di altri fatti che sarebbero accaduti nell’area degli spogliatoi dopo la partita. Il campo del Civitavecchia è stato squalificato per un turno e la società multata di 800 euro, una stangata che la Giustizia sportiva ha motivato per le offese e gli insulti alla terna arbitrale ed in particolare alla direttrice di gara. Scrive il giudice sportivo che la società nerazzurra è stata sanzionata “Perchè propri sostenitori, nel corso della gara, a più riprese ed al termine della stessa, rivolgevano alla terna arbitrale espressioni gravemente ingiuriose, oltraggiose e minacciose. I medesimi, in più occasioni indirizzavano all’arbitro frasi volgari di stampo discriminatorio sessista. Nell’intervallo, persone non identificate, riconducibili alla società, indebitamente presenti nel recinto spogliatoi, rivolgevano insulti ad un assistente arbitrale. A termine della gara venivano chiamate le Forze dell’Ordine che provvedevano a scortare la terna arbitrale fuori dall’impianto sportivo”.
A causa della squalifica del Tamagnini, Civitavecchia – Campus Eur del 25 febbraio si dovrà giocare in campo neutro. Non è andata bene nemmeno al Rieti che, oltre alle squalifiche per un turno di Fiscaletti e Scipioni, dovrà anche pagare una multa di mille euro per i cori ingiuriosi e di discriminazione sessista rivolti per alcuni minuti, all’indirizzo dell’arbitro donna.
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