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Mi vergogno di essere italiano!

di Ugo Russo 

Maledetti! Bastardi! Stanno uccidendo le persone ancor prima della loro chiamata stabilita dal destino. Destino che in questo maledetto periodo di pandemia, in questa vera e propria terza guerra mondiale che stiamo affrontando, sta, di per sé stesso, assumendo tinte fosche per tutti.Gli ultimi episodi: nel principale nosocomio di Napoli (un malato lasciato morire senza essere in alcun modo assistito fino a che non è deceduto nel bagno dove si era recato da solo. E quando hanno telefonato i parenti è stato risposto loro che era morto tranquillo nel letto senza soffrire e senza quasi accorgersene!!!!!); o di quel paziente che, sollecitato ripetutamente un suo ricovero da parte dei familiari, gli è stato suggerito dal 118 di curarsi in casa fino a che questi, giunto allo stremo, è stato portato con ambulanza privata ma era troppo tardi ed è deceduto; o le macchine e le autoambulanze in fila, fuori dai pronto soccorso, per decine di ore con dentro malati con 40 di febbre, raffreddore e dolori. Perché scarseggiano sempre più i letti sia in corsia, che nelle terapie intensive; o quel governatore di una regione che, salvo poi scusarsi ma ormai la frittata l’aveva fatta, ha parlato di case di riposo e di anziani quasi non servissero più perché “non indispensabili” a significare che pure che muoiono…

foto dal web

Tutto questo mentre i delinquenti tra gli italiani, perché ce ne sono tantissimi di delinquenti…, continuano a fare assembramenti nelle vie o sui lungomari più trafficati. La causa di ogni cosa va ricercata in  uno stato che non esiste, in un governo dove prevalgono gli incompetenti e coloro che ci hanno portato a questa situazione dopo che hanno avuto nove mesi per rendere molto meno problematica la cosa, senza fare assolutamente NULLA!!!!!!!!! E li senti parlare con una prosopopea, una saccenteria vergognose: “Io ho fatto questo, io ho fatto quell’altro. Tutto è sotto controllo, la curva scende (sì, e allora perché crescono infettati e deceduti?)” dando sempre la colpa agli altri e mai prendendosela in prima persona. In più chiedendo in continuazione sacrifici alla gente che, forse, con un cervello come un chicco d’uva, reagisce così, uscendo e non rispettando le regole. “Abbiamo investito 109 miliardi” dove, per che cosa, per i monopattini e i banchi con le rotelle? Che fine hanno fatto ‘sti soldi? La prima cosa da aggiustare era la Sanità con posti letto e tutto ciò che concerne i materiali appropriati: dove sono, maledetti? E qui muore la gente, scarseggiano pure i tamponi e un porco ha parlato che si stanno facendo cose alternative pur di risparmiarli. Per chi, per i calciatori o i migranti? Non deve venire più nessuno, non possiamo ospitare chicchessia per fare star bene loro e non gli italiani. Se ne riparlerà in tempi migliori. Spiace per Papa Francesco che al 90% dei suoi discorsi mette sempre come soggetto principale i migranti. Ne prendesse un milione in Vaticano, no? Ci sono tante palazzine sfitte di proprietà della Santa Sede…

E veniamo ai tamponi. Il ministro speranza afferma in televisione: “Non vedo l’ora di regalare il vaccino a tutti gli italiani”. Stessa cosa l’aveva detta anche per le mascherine… Il giorno dopo già si parla di possibili prezzi. Vedrete che mercato indegno ci sarà quando arriveranno i vaccini, la corsa delle case farmaceutiche ad essere le prime pur di guadagnare cifre allucinanti. Magari senza testare i prodotti e, facendo ridere qualche politico, ci potranno mettere la cacca o le cose giuste. Ma si parla di dieci-venti vaccini: ognuno avrà le sue caratteristiche, quando ci diranno quale sarà veramente efficace?

No, non era il pensiero di un fuoriuscito e neppure una provocazione, quel mio esprimermi nel titolo. Era, purtroppo una convinzione, oltre alla ormai radicata esasperazione. Avrei ancora insiti in me lo spirito patriottico, io che avendo raccontato tantissime medaglie dei nostri atleti nelle manifestazioni internazionali ero il primo ad alzarsi con la mano sul cuore quando catturavano la scena le meravigliose note dell’Inno di Mameli;  la volontà di volermi muovere seguendo i principali valori; il rispetto; l’educazione inculcatami dai miei meravigliosi genitori; e per questo l’apprezzamento del pregio più grande, quello della famiglia. Ma vedo che, a parte non certamente molti altri che vorrebbero seguire questi miei stessi principi, le cose sono radicalmente cambiate, l’Italia rende più agli altri che a noi stessi, ci fa capire che l’importanza della persona è ormai ridotta a zero e non concede spazi basati sulla rettitudine e sul comportarsi bene. E se i giovani, questi giovani che si segnalano per tutti questi scriteriati episodi, devono rappresentare il futuro della nazione, ahinoi! Loro compito è ormai non fare nulla, creare dei gruppi dove divertirsi in ogni modo anche delinquenziale perché, poverini, si annoiano. Ci preoccupiamo che dovranno essere loro a pagare gli interessi che lascerà lo stato? Ma se in pochi mesi dilapideranno quello che gli avranno lasciato i genitori! E come rispettano il prossimo. In un recente servizio, alla domanda “perché non porti la mascherina”? Un demente ha risposto: “Sono allergico”. A chi vuoi prendere in giro, bello? In un’altra realtà eri già stato cacciato via a pedate e segregato da qualche parte come essere inutile. Ma siamo in italia, la pessima italia.

UN PALLONE SEMPRE PIU’ SGONFIO

Si infettano un sacco di giocatori ogni giorno e ancora non fermano questo marcio calcio di cui ora si è pure scoperto che c’è mezza serie A ridotta alla frutta dal punto di vista economico. Avevo quasi profetizzato in un precedente articolo che alla fine sarebbero andati in campo pure giocatori positivi. Non c’è voluto molto tempo. Il caso di Vida, il difensore croato mandato sul terreno di gioco con la sua nazionale contro la Turchia e fermato alla fine del primo tempo perché era arrivata la risposta che il suo tampone era positivo, è clamoroso ma state tranquilli non sarà neppure l’ultimo. Come, tu non aspetti l’esito del tampone prima di far giocare un calciatore? Ognuno continua a seguire i protocolli a modo suo. Cosa si attende, che un giocatore rimanga cadavere sul terreno di gioco per interrompere finalmente tutto, dando appuntamento a tempi migliori? Per come stanno le cose, per quelli che, anche qui, sono i padroni del vapore non è detto che ciò avvenga neppure in una situazione simile.

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