Ladispoli Litorale

Nasce a Ladispoli la Sinistra Civica Ecologista cittadina

Riceviamo e pubblichiamo.Oltre un anno e mezzo fa, nel mese di giugno 2020, come componenti della sezione comunista ladispolana dedicata a Berta Villani, decidevamo di trasformarci in un’associazione politica diversa, non legata ad alcun partito e libera di praticare, sul territorio, le scelte che ritenevamo opportune, in coerenza con quella che era stata la bussola storica del nostro intervento politico: costruire l’unità della sinistra cittadina e fare sì che questa, potesse avere una voce autorevole nel dibattito locale. Oggi al fine di proseguire questa crescita, nella fase politica che stiamo vivendo  e con le elezioni comunali alle porte, riteniamo sia giunto il momento di fare un salto di qualità, di dare una continuità ai rapporti personali e politici che abbiamo nel frattempo stretto con diversi interlocutori, dandoci nel contempo una visibilità meno anonima, più caratterizzata, ma allo stesso tempo più generale, da forza politica civica, che però guarda al campo nazionale, dove sono sorti localmente centinaia di esempi differenti, ma uniti nella ragione di fondo di unificare il più possibile le varie realtà della sinistra diffusa, alla ricerca di un soggetto nuovo che rappresenti l’elettorato di sinistra disilluso, senza voce.

Avevamo scelto un nome (“Uniti Possiamo”) che ricordasse l’esperienza spagnola dove la sinistra comunista aveva incontrato la sinistra nuova di movimento di “Podemos”. Oggi “Unidos Podemos” è parte importante e decisiva della maggioranza progressita di governo nello stato spagnolo. Abbiamo seguito poi con interesse l’esperienza di Roma, dove un gruppo di compagne e compagni ha dato vita ad una lista che ha provato a mettere insieme diverse realtà della sinistra, riuscendoci solo in parte, certo, ma mostrando che il superamento di particolarità organizzative e tentazioni egemoniche, poteva essere superato, o quanto meno, messo contemporaneamente da parte. Siamo convinti che il processo di costruzione di un nuovo soggetto politico antiliberista ed anticapitalista non possa passare su progetti autoproclamatori e di mera costruzione attorno ad un polo impermeabile a quelle che sono le dinamiche oggettive in corso nella società complessa nella quale viviamo. Crediamo che i comunisti e le comuniste, senza nulla da rinnegare del proprio comune passato, abbiano oggi l’obbligo di interloquire e di contaminarsi con altri soggetti autonomi, soprattutto riguardo tematiche che sono comuni: il movimento delle donne ed il riconoscimento pieno della differenza di genere, la battaglia, ormai mondiale per la difesa dell’ambiente, la necessità di dare risposte alle sacrosante inquietudini ed ai movimenti giovanili. E deve essere una risposta unitaria che faccia saltare i tentativi dell’ideologia liberista dominante che vuole dividere le nuove generazioni dalle vecchie, le battaglie sociali da quelle per i diritti civili, seguendo il millenario motto del dividi et impera.

Siamo all’opposizione del governo Draghi, che nonostante il recovery fund europeo, altro non fa che riproporre le ritrite formule liberiste che hanno caratterizzato la politica italiana negli ultimi decenni. Siamo contro le discriminazioni e la violenza di genere, che vedono le donne morire di femmincidio con cadenza quotidiana, siamo convinti che la salute e la vita umana siano più importanti dei guadagni di pochi sempre più ricchi. Siamo per la sicurezza sul lavoro e contro l’insopportabile strage alla quale stiamo assistendo ogni giorno. Siamo a fianco dei lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro in base a mere logiche di mercato, come Alitalia, Gkn, Caterpillar e siamo a fianco di tutti quei lavoratori che non hanno nemmeno la garanzia di un salario minimo e dei diritti sindacali minimi, come i riders o i precari. Siamo a fianco di chi non ha un lavoro. Siamo perché ci sia un svolta decisa (non solo dichiarata, ma poi non messa realmente in pratica) riguardo le politiche ambientali come richiedono Greta Thunberg ed  i milioni di giovani e giovanissime voci che danno vita ai Fridays For Future. Siamo vicini  a quelle realtà come l’ANPI che attraverso la conservazione della memoria antifascista, lavorano per ancorare il nostro paese alla Costituzione nata dalla Resistenza. Siamo per una rappresentanza politica proporzionale reale nelle istituzioni, contro le politiche che in questi ultimi anni l’hanno, di fatto, ridotta numericamente e politicamente.

A Ladispoli siamo perché alle prossime elezioni comunali ci sia un cambio vero e venga mandata a casa l’amministrazione di destra, che non ha realizzato praticamente nessuna delle mirabolanti promesse fatte nella passata campagna elettorale. Per questo abbiamo aderito alla coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Alessio Pascucci, che può garantire il successo ed il cambiamento necessario, ma allo stesso tempo, come componente originaria della ricca esperienza che in questi anni ha rappresentato la Casa del Popolo, siamo convinti che occorra fare tutto il possibile per unificare le forze progressiste e democratiche ladispolane sotto un’unica candidatura.

Siamo nati con il marchio dell’unità e della coerenza e continueremo sotto quelle bandiere. Dal Cile al Perù, dall’Austria alla Croazia, dalla Spagna al Portogallo, la sinistra quando è unita conta. E vince.

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