Prepariamoci, dunque, ad una Pasqua tappati in casa e sarà necessario farlo se non vorremo vedere ancora di più innalzarsi le quantità di contagi e decessi. Dato, però, che non pochi italiani hanno mostrato negli ultimi tempi, con atteggiamenti sconsiderati e scriteriati, di essere imbecilli e diciamo anche criminali, disattendendo a quanto imposto loro, lo stato (s piccola, per quello che si merita attualmente) speriamo che imporrà con estremo rigore misure atte a colpire senza indugio alcuno chi proverà ad uscire senza motivo reale, a partire o a fare le corsette all’aperto. Forse é tempo di riparlare (non come ipotesi, però, ma come certezza) di galera, da farsi in modo pesante, altro che permessini e rinvii. Si penserà probabilmente, o almeno é auspicabile, a uno spiegamento di forze di esercito, polizia e carabinieri con ampie facoltà di agire, nessuno si dovrà avvicinare a treni, metropolitane o si dovrà mettere in macchina. In quel giorno di festa non ci sarà bisogno di andare a lavorare e forse bisognerebbe anche far chiudere quella domenica gli esercizi commerciali. Insomma, un numero di misure restrittive che più non si può, da fare assolutamente rispettare. E punire gli italiani insensibili, senza alcun rispetto per il prossimo e la salute dello stesso, oltre che della propria. Per far questo ci aspettiamo uno stato che tiri finalmente fuori le palle e si faccia sentire. A proposito, vi facciamo un quiz: quanti altri stampati usciranno fuori nei prossimi giorni per autorizzare coloro che non a Pasqua ma nei giorni “normali” dovranno uscire per motivi di assoluta necessità?
Natale con i tuoi, Pasqua… sempre con i tuoi
di Ugo Russo
Non manca molto alla Santa Pasqua, ma i recenti eventi che stanno condizionando la vita dell’intera umanità faranno giocoforza modificare tutti i programmi di chi aveva pensato minimo alla gita fuori porta, per allargarsi a settimane bianche e comunque di vacanza. Passano i giorni, non arriva il picco a questo punto tanto agognato perché ogni volta sentiamo riferimenti di numeri di morti sempre più rovinosi ed allarmanti (non sapendo, tra l’altro, se sono i numeri veri o riportati per difetto…).
Sono due mesi che andiamo alla ricerca di mascherine e autorespiratori e siamo sotto ricatto anche delle rivendite di cui si é detto che devono restare aperte perché offrono beni di prima necessità. Dopo essere andato a fare la spesa (io che la sto facendo una volta la settimana) per quattro volte, non avendone altre, con la stessa mascherina cui si staccava ogni volta un pezzetto perché la lavavo di volta in volta, mi sento chiamare dalla farmacia vicino casa: “Russo, sono finalmente arrivate le mascherine”. Mi precipito e le trovo riposte in una scatola senza rivestimento una per una, ma libere e maneggiate con le mani; sono quelle più scadenti e mi vengono vendute (in tempi normali, 12-15 centesimi l’una) a 2 euro cadauna!!!!! Dalla Farmacia!!!!! Mi dicono che vengono “dall’amica Cina”, quello zozzo, porco, infettatore Paese (e notate pure che strani movimenti fanno i/le cinesi nei supermercati che, per questo, non li dovrebbero proprio far entrare) che si vuol fare vedere dalla nostra parte e ci frega un sacco di soldi. E chi mi dice, per come vengono vendute queste mascherine, che non le abbiano già usate e le riciclano? Governo che non ti fai valere, che ti fai fregare alle frontiere mascherine e autorespiratori (almeno questo è quello che ci raccontano), ti sei inventato con degli spot assurdi che noi, a cui non dai la possibilità di averle (o in ritardo e a prezzi irragionevoli, chi, poi, se le può permettere, perché sono quelle “usa e getta”), “dato che siamo un popolo generoso, dobbiamo versare un contributo per aiutare a comprare mascherine, respiratori e altro che può servire!!!!!”. E i 50 miliardi stanziati per far fronte all’emergenza coronavirus a cosa devono servire? Non a questo? O… (tappati, boccaccia mia). L’italiano, e non solo il più povero, sta arrivando ad essere senza lavoro, senza possibilità di acquistare più le cose e onorare le scadenze, un popolo che vede arrivare economicamente fine mese quando non ne é passata neppure la metà…
All’Europa, quell’Europa che é una fogna e dalla quale bisognerebbe andarsene presto, Di Maio ha detto di essere stato costretto a chiudere frontiere e porti, ergo di non potersi occupare ora di migranti; ma siamo sicuri che questi vorrebbero ancora venire? E quegli italiani che hanno deciso di fare le crociere in giro per il mondo in questo momento di sventure, ed ora premono per rientrare presto alle loro occupazioni, restassero sulle navi un anno, perché magari, come scendono, infettano qualcuno. Non ci si può certo occupare di loro!!!
Si susseguono i servizi più assurdi e demenziali che altro non fanno che rendere angustiato il nostro animo. Vergognoso quello di un paziente di una casa di riposo di Milano che, come malato grave infettato dal coronavirus, é stato portato a un Pronto soccorso. Dopo due giorni, sbattuto su una lettiga senza praticamente che gli venisse prestata alcuna cura, lo hanno rimandato a casa asserendo: “gli manca poco e non sappiamo cosa fare”. Possiamo pensare che é morto (molto) prima del previsto?
Quei deficienti (quasi tutti) che parlano ogni giorno hanno fino a giovedì sconsigliato qualsiasi farmaco se non prima provato e riprovato sull’uomo (“ci vorranno molti mesi, così come il vaccino”). Venerdì scorso, improvvisamente, l’Istituto superiore di Sanità (altro ente, assieme all’Oms, che sta perdendo moltissimi colpi, non dando affatto garanzie e sicurezze) ha aperto a far prendere tranquillamente i farmaci adoperati a suo tempo contro la malaria, contro l’Aids (!!!), contro l’artrite reumatoide. Effetto: tutti in farmacia, come se la gente ormai, sentendo i numeri catastrofici dei bollettini giornalieri, cercasse chissà a che cosa appigliarsi; risultato: medicine già esaurite e andrà a finire come le mascherine.
Conte ha detto di essere orgoglioso degli italiani, noi non siamo invece affatto orgogliosi di te, caro Conte, tra l’altro non dimostri un minimo di commozione nei tuoi discorsi quando accenni a chi ha perso la vita in questo periodo. Personalmente, riferendomi a questa Italia, a come, in maniera indegna, i nostri politici mandano avanti le cose (siamo derisi, offesi, presi in giro da gran parte del mondo), mi vergogno di essere italiano!
Appuntamento al lunedì dopo Pasquetta, cari amici lettori. Anche se sarà una Pasqua ben lontana dalle vostre previsioni di qualche mese fa (quando ancora vigeva il detto: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”), e dunque sarete/saremo costretti a passarla in casa, cercate di trascorrerla in maniera serena, magari allora con qualche prospettiva più concreta di speranza affinché questa iattura passi presto. Un abbraccio (ancora online si può dare) e tanti cari auguri a tutti.

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