Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Ora diteci la verità

di Ugo Russo 

 Il tempo della sopportazione è finito. A pochi giorni dal compimento dei due anni dallo scoppio della pandemia (prima verità da dire e da confermare: è nato tutto in un laboratorio cinese, è vero?) non si riesce a ricorrere ad un’unica coerenza di discorsi e si continuano a sparare cazzate a destra e manca. Invece di mandare in televisione gente che ricorra allo stesso tipo di informazioni per dire le cose come stanno, ognuno la ragiona il contrario dell’altro (pro domo di chi?) e la confusione ha ormai raggiunto il parossismo puro. Metteteci anche che le stesse persone oggi dicono una cosa e domani clamorosamente la smentiscono e questo ci avvilisce ancora di più. Insomma, dovevano farci capire qualcosa di giusto, equilibrato, sempre indirizzato verso una sola sostanza e invece ci hanno ancora di più annientato. Unica cosa che hanno fatto, raccomandare a questi personaggi di non apparire sullo schermo ed invece ci vanno più di prima. La verità, quella tanto richiesta nel titolo ancora non si conosce e andiamo dietro a tanti dubbi, conferme e smentite. Cominciamo da alcune cose che ci sono state dette: tutti i vaccini fanno bene, salvo poi dire che astrazeneka non era proprio l’ideale quando già tanta gente si era fatta inoculare il siero anglo-svedese. E a seconda delle disponibilità è andata a pallino la durata che ci doveva essere tra una dose e l’altra, tra l’altro raccomandata dalle aziende produttrici per avere ideale effetto; che le mascherine sarebbero state fornite gratuitamente e poi sono state fatte pagare e aumentate via via a dismisura. Da ricordare lo scandalo che ha portato i “protagonisti” dell’affaire Roma-Cina a venire indagati; anche i tamponi inizialmente “vociferati gratis” ed invece fatti profumatamente pagare; tempo della quarantena ballerino nel senso che dai 14 giorni iniziali, si è passati a sette, poi rialzati a dieci e ancora si discute; i soldi spesi inutilmente che potevano essere usati in modo più proficuo.Ora siamo al toto numero di vaccinazioni effettuate. Neanche qui abbiamo numeri coincidenti. Basta passare da un telegiornale all’altro e si sente 90% di vaccinati, poi 42 milioni e allora considerando che in italia siamo 65 milioni la percentuale scende drasticamente al 65%. Senonchè un altro spiffera che 48 milioni diventano totali, cioè compresi quelli che hanno fatto solo una dose, facendo scendere ancora la percentuale. A dispetto di quanto affermato dal governo che parla dell’83% di vaccinati completamente. E ora la terza dose e cambieranno ancora le percentuali.

Altra cosa che avevano sbandierato quasi con fierezza: quando raggiungeremo l’indennità di gregge saremo molto tranquilli e vicini alla fine della pandemia. Macchè, non ci sarà mai. Lo ha detto il presidente dell’istituto superiore di sanità, quello che racconta spesso di decessi e contagi e che, alla sua vista, fa toccare i santissimi ai maschietti. Mettetevi l’anima in pace. Lo stesso tizio ha parlato di terze dosi che vanno fatte dopo sei mesi dalle prime due. Ma come, ci hanno detto che il green-pass ha valore dodici mesi (prima otto, poi nove…) ed ora, in pratica, dopo esattamente la metà del tempo va rinnovato? Lo facciano sapere, ma non tutti quei decantati istituti, associazioni o enti perché finora sono stati una grande delusione ed è proprio di loro che non ci fidiamo, con documentazioni appropriate, dove emergano realmente il valore e il lavoro della scienza, poi se ne parla. Così pare ancora che sia più che altro una questione di business… Non tiriamo numeri a casaccio quando c’è di mezzo la vita umana.

Però si sentono anche dire cose meritevoli e altre raccapriccianti messe in atto da persone lodevoli o spregevoli: mentre all’ospedale di Piacenza stanno raccogliendo oggetti, biglietti e quant’altro (in un post-it c’è scritto: “Ciao mammona, stai tranquilla, ci vediamo presto”) di gente morta di covid per restituire gli effetti personali ai parenti, a Napoli il marito di una ragazza che si è infettata dopo il parto ed è deceduta ha denunciato che alla moglie è stato rubato tutto, persino la fede che indossava dal giorno del loro matrimonio. L’italiano, questo tipo di italiano, se di italiani si tratta, come diceva il grande Albertone, si fa sempre riconoscere.

E ancora: volete sapere qual è la città al mondo che ha sopportato il lockdown più lungo? Melbourne, in Australia, i cui cittadini sono rimasti chiusi in casa pressoché ininterrottamente, salvo brevissime pause, per 262 giorni, nove mesi!!! Il record precedente apparteneva a Buenos Aires con 234 giorni. Dichiarata la fine del pericolo e per loro sì indennità di gregge dopo che è stato raggiunto il 70% della popolazione completamente vaccinata e dell’89% vaccinata almeno con una dose. Per gli altri sarà un “dagli all’untore” di manzoniana memoria.

PILLOLE AUTUNNALI – Hanno detto che l’affluenza alle urne alle ultime amministrative è stata bassa, in pratica è andato a votare poco più di un italiano su tre. Ma è strano e non giustificabile che pure quei pochi siano andati a votare!

Ogni tanto la corte d’appello mostrerebbe di prenderci (la cassazione…). A torino ribaltata la sentenza di primo grado su un istruttore della Croce Rossa accusato di stupro nei confronti di una collega e poi assolto. In appello tutto cambiato: condanna a 4 anni e sei mesi. Volete sapere perché inizialmente il tizio era stato assolto? Perché la donna, non gridava, non piangeva, all’atto della denuncia era stata giudicata inattendibile, tanto che la si voleva condannare per calunnia. Vedremo se il tutto avrà un seguito.

Invece che crescere i green pass sono cresciuti… i certificati di malattia. In tutte le fabbriche, gli uffici, i negozi, le varie attività i titolari si sono visti pervenire fogli di carta dei medici attestanti che quel tizio o quell’altro non poteva recarsi al lavoro per varia infermità fisica. Da più parti bloccati i lavori della terra, i vari prodotti dell’agricoltura, le raccolte di olive e uva, per olio e vino. Aspettiamoci un Natale con prezzi alle stelle.

In un articolo apparso su La Stampa un famoso storico, a proposito dell’atavico discorso sulla differenza tra i due sessi, e non solo fisionomica e corporale, ha dichiarato che le donne sono insicure e poco spavalde. Per questo dal punto di vista della parità con l’uomo nelle ambizioni lavorative hanno meno successo”. Si è scatenato mezzo mondo, quello femminile, ovviamente, e non solo. Accuse a non finire. Lo storico costretto anche se parzialmente a rettificare il tiro.

C’è chi ha reagito in maniera molto singolare alla chiusura di Alitalia. In modo inatteso o se vogliamo anche piacevole agli occhi degli altri. Come quel gruppo di ex hostess che si è spogliato per protesta al grido di: “Via le uniformi, non sono degne di essere indossate da noi”. Lo hanno fatto in una piazza al centro di roma. Un po’ di delusione tra gli astanti che si erano radunati per assistere all’inconsueto fatto  perchè al momento di essere rimaste in sottana e dopo essersi tolte pure le scarpe si sono dileguate. Piena solidarietà a loro.

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