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ORRORE, ricomincia il calcio!!!

di Ugo Russo 
Alla fine hanno voluto imporre la ripresa delle partite.

Non si era mai verificata una pausa così lunga tra uno stop (prima, la fine di un campionato) e la ripresa (prima, l’inizio del massimo torneo successivo) e qui parliamo dello stesso campionato!!!!! Fino all’ultimo dubbi sulla ripartenza, date inizialmente modificate, poi riconfermate (come nel caso della Coppa Italia), regolamenti sul punto di essere profondamente cambiati e di fatto mutati dal punto di vista dell’assiduità di svolgimento delle gare, altre modifiche epocali e disastrose già annunciate; in tutto questo casino, che dovrà far ridere un po’ di persone per l’aspetto economico, non si é tenuto per nulla conto dei giocatori e della loro salute, giocatori  che nella maggior parte e fino a pochi giorni fa hanno cercato di dissuadere “il giocattolo” a rimettersi in  moto, consci di poterci rimettere per eventuali infezioni ma anche perché si sono visti decurtare o togliere completamente stipendi in questo disgraziato periodo. E voi pensate che riusciranno a recuperarli? Come dire: perché rischiare per (molti di loro) le briciole? E dopo tale  lungo stop, per accentuare la preparazione, a quanti infortuni potranno andare incontro? Non essendo abituati, poi, dopo cinque-sei incontri non saranno già schioppati? Lì é pronta l’alternativa 2: i play-off e i play-out. Peggio che andar di notte! E’ una formula assolutamente anticostituzionale che non può mai e poi mai essere presa in corsa ma deve risultare deliberata almeno uno-due campionati prima. Anche se siamo ancora di fronte alla pandemia più grave da almeno due secoli. Così l’estate pullulerà di ricorsi, carte bollate e chi non vorrà accettare gli esiti di questa scriteriata e disgraziata ripresa assieperà non gli spalti ma i… tribunali. A questo punto chissà quando comincerà il prossimo campionato ed é da tener presente che a giugno 2021 ci saranno gli Europei, ergo dovrebbe addirittura finire prima. E che, si continuerà a giocare ogni tre giorni? Ci vorranno rose da cinquanta calciatori a squadra… Fantascienza!!!

Poi c’é l’altra cosa, assolutamente ridicola, del calcio mercato già bello che cominciato: come si può pensare che quel calciatore si impegni alla morte (già lo faranno in pochissimi, dunque gare scapoli-ammogliati che ridurranno ancor di più lo, da anni assente, spettacolo) quando il suo nome viene accostato ad almeno una mezza dozzina di squadre perché la sua attuale società non sa come liberarsene?
Ma c’é una novità dell’ultima ora: non contenti di aver snaturato il calcio, vogliono farne proprio un altro sport e allora dovrebbero cambiargli il nome. Sin dalla prima semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus-Milan e per il resto delle 126 partite rimaste (in un mese e mezzo…) saranno ammesse cinque sostituzioni per squadra però in tre interruzioni diverse. Ma che cosa é il basket? La pallavolo? Ma vi ricordate che noi perdemmo la famigerata partita contro la Corea del Nord nel 1966 e perché la squadra di Fabbri andò incontro a una giornata completamente negativa ma in principal modo perché non fu possibile sostituire Bulgarelli infortunato e costretto a lasciare il campo? A quel tempo non erano ammesse sostituzioni!!! Come dite? Era un altro calcio? Certo, il vero calcio, quello che garantiva lo spettacolo, in cui ogni partita (tranne quella…) giustificava sempre il prezzo del biglietto.
Altra cosa che riguarda sempre coloro che devono scendere in campo: già scritto che neanche nelle stagioni normali c’erano mai stati quattro mesi di stop assoluto, in special modo non si erano mai giocate continuativamente tre partite a settimana, perlopiù d’estate e con il caldo torrido. Sempre che non si infetteranno di loro e tra loro…
Il tifoso, poi, il frescaccione che tra presenza allo stadio e abbonamenti tv tiene in vita il baraccone, conta nulla e chissenefrega se non é stato deciso di riprendere quando poteva tornare a sedere sugli spalti o se era d’accordo su questa nuova formula: e chi glielo ha chiesto?
Per la serie (che cerchiamo di rimarcare spesso) che “la gente non ha l’orecchino al naso” non va neppure trascurato il fatto che non sono pochi quelli che, oberati da ben più gravi, importanti e tragici problemi, in questi mesi si sono ancor di più disamorati del calcio e di non pochi personaggi che vi ruotano attorno. Insomma, non ne hanno sentito affatto la mancanza. Attenzione, perché se vi abbandona il popolo pedatorio avete voglia di giocare per forza, offrendo in cambio nulla. Così non potete pretendere che i tifosi continuino a foraggiarvi e a starvi dietro. E con le partite ogni tre giorni si perderà pure il gusto di seguire la classifica, si perderà il senso del reale succedersi delle cose.
Una volta, quanti lo ricordano?, alla radio c’era il Bollettino per i naviganti; erano ancora i tempi in cui si poteva credere a chi leggeva le Previsioni del tempo, non come oggi che non ci prendono mai, e così chi doveva uscire in mare si dava una bella regolata. Questo, invece, vuole essere il “Pensierino del navigante” (sul web): come potrà gioire, esultare, vantarsi chi al termine di questa innaturale (per i tempi e le condizioni forzate) ripresa dovesse risultare primo in campionato? Sarà uno scudetto di cartone, senza valore, che non dovrebbe essere riportato neppure sugli annali.
La cosa più sensata era forse l’alternativa tre: unificare questo e il prossimo campionato, congelare la classifica e riproporla a settembre, all’inizio del torneo 2020-2021. Ma in Italia lungi dalle cose sensate…
Quanto alla Champions, di cui si parla di esaurirla in pochi giorni e in un’unica città (forse Lisbona) dal ritorno degli ottavi di finale all’assegnazione del torneo che schifo vi sembra? Il mundialito per club? Basta  esperimenti, sì alle certezze e alla concretezza che possano ridare credibilità a questo sport diventato il teatro dei burattini!

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