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Palazzetto dello sport gremito di studenti di Ladispoli per l’incontro con il professor Luigi Garlando

Se è vero che lo sport è l’arte di allenare i sogni, a Ladispoli grazie all’operato del dirigente dell’Istituto scolastico Corrado Melone, Riccardo Agresti, il meraviglioso impianto sportivo del Palasorbo si è trasformato, questa mattina, in una vera e propria palestra per allenare le coscienze dei futuri cittadini del domani. Ospite d’eccezione la nota firma della Gazzetta dello Sport,  valido giornalista nonché scrittore di libri per adulti e bambini, il professor Luigi Garlando; accolto dallo staff del Dirigente Agresti, dall’assessore alla cultura Margherita Frappa e dalla delegata all’arte e giornalista Felicia Caggianelli.

Il professor Luigi Garlando insieme al dirigente scolastico Riccardo Agresti

Galeotta la lettura del libro per le vacanze intitolato: Per questo mi chiamo Giovanni, in memoria del giudice Falcone, e il compito che prevedeva lo scrivere una lettera all’autore. Un lavoro che ha subito attirato l’attenzione dell’insegnante che ha pensato bene di far recapitare questi elaborati allo scrittore direttamente dagli alunni per invitarlo a conoscere l’Istituto Corrado Melone e a condividere l’esperienza della legalità.

Prima di lasciare il campo alle numerose domande dei ragazzi il Professor Garlando ha raccontato in breve l’inizio della sua carriera giornalistica, incoraggiando i giovani studenti presenti a non abbandonare i propri sogni. ” Amo tanto il mio lavoro -ha dichiarato Garlando – se dovessi farvi un augurio questa mattina vi augurerei di intraprendere un mestiere che vi piaccia veramente, perché questo vi darà la sensazione di non stare lavorando. Il mio lavoro alla Gazzetta dello sport è un mestiere che amo molto perché mi ha permesso di mettere insieme le due passioni della mia vita ovvero la scrittura e lo sport. I libri -prosegue Garlando- sono la mia playstation il mio passatempo preferito.

Scrivere libri è più divertente che scrivere un articolo di giornale dove io posso commentare, posso raccontare ma non posso cambiare nulla, nel libro invece posso inventare la storia, i personaggi, le dinamiche insomma, quando entra in gioco la fantasia la scrittura diventa un vero gioco divertente“. Parola d’ordine: Chi si mette in gioco non perde mai; e così da vita ad una collana di libri, raccontando il mondo sano del calcio come piace a lui, improntato sulla filosofia dello stare insieme, dell’amicizia, del divertimento aldilà della classifica e dei risultati. Scrive tanti libri, oltre 100, ma tra un libro di sport ed un altro affrontata temi delicati come quello della mafia e della legalità sottolineando come è vero che la mafia nasce dai piccoli gesti ma è anche vero che anche la lotta alla mafia si costruisce dai piccoli gesti quotidiani improntati sulle regole della legalità. Ad impreziosire le due ore che hanno calamitato l’attenzione di circa un centinaio di alunni che con grande educazione si sono avvicendati in un interessante dibattito di domande e risposta con il noto giornalista sono stati due momenti carichi di forte emozione. il primo ha riguardato la calorosa accoglienza, uno scroscio di applausi accompagnato dai ragazzi che hanno mostrato le magliette bianche con il fondo verde sulle quali era scritto a lettere cubitali Capaci, scatenata sulla frase del dirigente Agresti: mostrate le vostre scelte. Il secondo quando è stata realizzata, in diretta, la scritta sulla maglia donata allo scrittore. Una giornata dalle forti emozioni che i ragazzi presenti nel palazzetto dello sport di Ladispoli difficilmente potranno dimenticare.

 

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