Il 29° turno del campionato di Eccellenza ci permette di iniziare ad effettuare una serie di commenti sull’esito del Girone A visto che i verdetti sono stati quasi tutti emessi dal campo.
Il presidente Alessio Bizzaglia festeggia con il mister Stefano Scaricamazza il primo posto
Il Pomezia con 21 vittorie, 7 pareggi ed una sola sconfitta ha meritatamente vinto il campionato, una macchina perfetta quella del mister Stefano Scaricamazza che ha superato anche momenti difficili quando arrivavano inattesi pareggi, portando la capolista in porto in virtù soprattutto di un organico degno della Serie D. Ai play off promozione contro Tivoli e Lupa Frascati il Pomezia ha tutte le chance per agganciare una delle due posizioni che garantiscono l’accesso alla categoria superiore.
Un plauso anche alla W3 Maccarese, seconda classificata, che ai play off promozione contro Anzio e Sora dovrà superarsi per ottenere il primo posto e giocarsi il tutto per tutto agli spareggi nazionali. La W3 ha disputato un finale di stagione esaltante, le 7 vittorie consecutive hanno permesso di ottenere la seconda piazza, alla fine la differenza in classifica con il Pomezia l’hanno fatta gli scontri diretti. Onore al club del vice presidente Andrea Persi che non ha mai mollato, nemmeno quando era distante una manciata di punti dal secondo posto. E’ palese che la W3 Maccarese, e lo stesso Pomezia, debbono dire grazie al suicidio sportivo della Polisportiva Cimini che per 23 giornate è stata saldamente al secondo posto, distante solo 3 punti dal primo posto dopo aver perfino ottenuto il titolo di campione d’inverno alla fine del girone di andata.
La gioa dell’Ottavia per la vittoria 1-2 a Vignanello
La storia del Girone A di Eccellenza è cambiata lo scorso 18 marzo quando, forse colpiti da un improvviso virus, i dirigenti della Cimini hanno esonerato l’allenatore che li aveva resi protagonisti per tutta la stagione di una lotta emozionante con il Pomezia in vetta, oltre alla semifinale di Coppa Italia, traguardo mai nemmeno sognato dal club giallonero. Da quel giorno la vicenda della Cimini è diventata prima surreale e poi comica, l’arrivo del nuovo mister Cristian Ledesma, ex grande giocatore della Lazio, si è rivelato un fallimento certificato in 6 partite. La Cimini, alla 23° giornata lasciata dall’esonerato allenatore Marco Scorsini a soli tre punti di distanza dal Pomezia e a ben 7 sopra la W3 Maccarese, domenica 24 aprile ha forse compreso la clamorosa sciocchezza commessa con il cambio del tecnico. Oggi la classifica dice che il Pomezia in 6 gare ha preso 13 punti di distacco dalla Cimini e che la W3 Maccarese addirittura ha recuperato 12 punti. La Cimini è mestamente scivolata al terzo posto, scomparsa con l’arrivo di Ledesma immediatamente dalla lotta promozione, capace solo di ottenere mediocri pareggi con Ladispoli, Pomezia ed Aranova, perdendo in casa con W3 Maccarese ed Ottavia e riuscendo solo a vincere con grande sofferenza sul campo del retrocesso Atletico Vescovio. Insomma un disastro totale, una stagione che poteva essere trionfale è diventata comica, auguriamoci che sui monti qualcuno si renda conto degli errori commessi e chieda scusa almeno ai tifosi gialloneri.
Stagione comunque positiva per il Civitavecchia che ha messo in bacheca la Coppa Italia regionale e chiude al quarto posto in attesa di novità societarie imminenti. E’ evidente che l’impegno in Coppa Italia, fase nazionale compresa, ha assorbito energie ai portuali che avrebbero potuto insidiare Pomezia e W3 Maccarese fino alla fine. Civitavecchia ha un pubblico che meriterebbe almeno la Serie D, speriamo che il club possa allestire un organico competitivo la prossima stagione, onore comunque ad una società che ha riportato la Coppa Italia sul litorale nord dopo tanti anni.
Il torneo è ormai finito per l’ottimo Certosa, quinta forza del campionato e matricola che il valido mister Marco Russo ha saputo condurre alla salvezza diretta senza patemi, un organico solido, una società seria, davvero complimenti al club di via Centocelle che ora potrà potenziare ulteriormente una squadra meritatamente definita la mina vagante del Girone A di Eccellenza.
La presidente Fioravanti festeggia con i giocatori la salvezza matematica
Più ombre che luci per il Ladispoli, capace almeno di regalare ai tifosi la gioia della vittoria ieri nel derby a Civitavecchia, tre punti che hanno sancito la salvezza matematica con un turno di anticipo. L’arrivo del mister Michele Micheli dopo il 4-0 rimediato dai Parioli ha permesso di raggiungere la salvezza senza scossoni, dopo due allenatori mai in sintonia con lo spogliatoio è arrivato un coach profondo conoscitore dell’ambiente rossoblu che ha portato calma e competenza, arrivando alla salvezza imbattuto e con le due vittorie nei derby con Cerveteri e Civitavecchia come fiori all’occhiello. E’ ovvio che il Ladispoli non deve ambire solo alla salvezza, solo due anni fa giocava in Serie D, la città ed i tifosi meritano molto di più. Speriamo che la presidente Sabrina Fioravanti possa costruire un organico competitivo, ripartendo proprio dalla conferma del mister Micheli per iniziare finalmente a restituire il Ladispoli ai ladispolani.
L’ultimo turno di torneo delineerà anche la griglia degli spareggi salvezza che vedranno il Cerveteri forse giocare in casa se uscirà indenne domenica dalla terribile trasferta di Ottavia dove i padroni di casa si giocheranno l’ultima possibilità. Molto dipenderà dallo scontro diretto Aranova – Astrea dove chi vince è salvo matematicamente, un pareggio potrebbe spedire entrambe ai play out. Delicata anche la trasferta del Fiumicino sul terreno dell’Atletico Vescovio dove vincere potrebbe significare lo spareggi in casa soprattutto se Cerveteri ed il Campus Eur col Certosa non dovessero vincere. Solo per la statistica la trasferta della Boreale sul campo della W3 Maccarese e del Civitavecchia a Pomezia, così come Ladispoli – Grifone.
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