Sabato 6 settembre un pubblico numeroso e partecipe ha preso parte all’evento ideato e diretto dal regista Agostino De Angelis, che si è svolto nell’area archeologica di Pyrgi, antica città portuale etrusca. La conferenza – spettacolo, interamente dedicata alla storia del saccheggio dei tesori di Pyrgi, da parte di Dionigi, tiranno di Siracusa, ha intrecciato la forza evocativa della parola teatrale con il fascino senza tempo del sito archeologico, trasformandosi in un viaggio tra memoria e valorizzazione del patrimonio. L’evento organizzato dall’Associazione Culturale ArcheoTheatron è stato voluto e promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, con Sapienza Università di Roma, con il patrocinio di Regione Lazio, LazioCrea, Città Metropolitana di Roma Capitale, Comune di Santa Marinella con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. L’evento ha visto in scena le autorevoli presenze del dott. Lorenzo Guzzardi, archeologo, già Dirigente del Dipartimento Beni Culturali Regione Siciliana e Direttore Scientifico Ventennale Unesco Siracusa e la professoressa Laura Maria Michetti Ordinaria di Etruscologia Università “La Sapienza” di Roma. La messa in scena teatrale, ha visto la partecipazione di Alessandra De Antoniis, Riccardo Frontoni, Riccardo Dominici, Mariapia Gallinari, Catja Cuordileone, Monia Marchi, Aurelia Realgar, Luisa De Antoniis, Nerina Piras, Marta Soracco, Filippo Soracco, i cavalieri Stefano Ercolani, Simona Gennaretti, Massimo Peretti, Riccardo Paglialunga, Mirko Teloni, Samira Ercolani e la danza dell’Antica Danza del Ventre Zakiyyeh nur. Il grande successo dell’iniziativa, a cui erano presenti tra gli altri anche dipendenti e archeologi della Soprintendenza, tra cui l’architetto Gloria Galanti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Santa Marinella Gino Vinaccia, gli studenti della Sapienza e giornalisti del territorio, apre la strada a nuove repliche e progetti futuri, con l’auspicio che eventi di questo genere possano continuare a rendere vivi i luoghi della nostra storia, restituendoli alla comunità attraverso la forza del teatro.
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