Sono ore di fibrillazione negli ambienti politici di Cerveteri. L’ipotesi che arrivi in Consiglio comunale la sfiducia che provochi la caduta dell’amministrazione comunale ed il ritorno alle urne sta appassionando i cittadini che anche sotto l’ombrellone non parlano di altro. E’ palese che sia in ballo non soltanto il futuro dell’attuale governo locale bensì di un intero territorio che da anni attende risposte serie dalla classe politica. Di tutti i colori ideologici. I fari sono naturalmente accesi sui consiglieri di opposizione, diventati 13 dopo l’uscita dalla maggioranza di Anno Zero, che ora hanno il pallone sul dischetto del rigore. Hanno i numeri per mandare a casa il sindaco Elena Gubetti, staccare la spina ad un’amministrazione che da due anni brilla solo per litigi interni, caccia alle poltrone ed immobilismo, restituire la parola agli elettori. E’ una responsabilità pesante come un macigno quella sulle spalle dei 13 consiglieri di opposizione che si giocano la faccia con la popolazione di Cerveteri. Ed anche la credibilità politica presente e futura. In queste ore si susseguono sussurri e grida di tentativi in extremis di fare campagna acquisti, di esponenti dell’opposizione inseguiti come pezzi pregiati del calcio mercato, insomma se fosse vero sarebbe un indecoroso “mercato delle vacche” da parte di qualcuno che non si rassegna ad un epilogo inevitabile dopo la brutta figura che l’attuale amministrazione sta facendo da oltre un anno. Peraltro, i 13 consiglieri di opposizione potrebbero anche saltare il passaggio della mozione di sfiducia, sarebbero sufficienti le dimissioni simultanee di tutti per far sciogliere automaticamente la legislatura. Vedremo cosa accadrà, certo è che questa volta non ci sarebbero più alibi per nessuno in caso di ennesimo teatrino della politica e di un lancio a caro prezzo di una ciambella di salvataggio al sindaco Gubetti. Il futuro di Cerveteri è nelle mani dei consiglieri Emanuele Vecchiotti, Gianluca Paolacci, Nicolò Accardo, Alessandro Fondate, Lamberto Ramazzotti, Luca Piergentili, Luigino Bucchi, Vilma Pavin, Salvatore Orsomando, Alessio Lasorella, Federico Salamone, Laura Mundula, Luigi Geronzi.
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