Ladispoli Litorale Ultim'ora

Quel giorno di 4 anni fa che cambiò la storia di Ladispoli

di Gianni Palmieri

Esattamente quattro anni fa la città di Ladispoli si svegliò con le lacrime agli occhi. Per le strade le persone vagavano con aria smarrita, con sguardo terrorizzato, convinti che fosse solo un brutto sogno. Invece era la realtà dei fatti, una violenta tromba d’aria aveva trasformato il pomeriggio di una normale domenica di novembre in in incubo senza fine. Un tornado aveva sconquassato la città, il bilancio definitivo fu atroce, un morto, 22 feriti e danni strutturali per milioni di euro. All’epoca la stampa scrisse che Ladispoli sembrava una città bombardata, un luogo spettrale, con gli angoli delle strade coperti di detriti, rami spezzati, pezzi di cornicione, mattoni sgretolati dalla furia del maltempo. Il 6 novembre del 2016 è una data che resterà per sempre scolpita nella storia di Ladispoli, un monito a futura memoria di quanto l’uomo sia piccolo ed impotente davanti alla natura.

Foto di Felicia Caggianelli

Ma quella maledetta giornata ha rappresentato anche lo spartiacque per questa città. Che, dopo anni di indifferenza, di scarso attaccamento alle radici, improvvisamente si riscoprì una comunità vera, omogenea, dove ognuno scese in strada per aiutare il prossimo. Tutti si rimboccarono le maniche, la collaborazione tra istituzioni e popolazione permise di rialzare la testa dopo pochi giorni, fermo restando le lentezze burocratiche per l’erogazione dei risarcimenti a coloro che si videro la casa ed altre proprietà devastate dal tornado. Ladispoli non è più stata la stessa da quel maledetto giorno di tre anni fa, tutti si sono ricordati di quanto fosse importante la parola solidarietà, qualcosa è cambiato in tutti noi. Che non scorderemo mai le lacrime che ci scivolavano sulle guance quando uscimmo da casa e vedemmo la nostra città come un distrutto campo di battaglia.

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