In attesa che arrivi in Consiglio comunale la mozione di sfiducia che potrebbe far cadere l’amministrazione comunale di Cerveteri, cogliamo l’occasione per ripercorrere cosa sia accaduto nel corso dell’ultimo anno tanto da portare il sindaco Elena Gubetti ad un passo dal baratro politico. E’ una vicenda che parte da lontano, esattamente da maggio del 2024 quando la lista Governo civico annunciò di uscire dalla maggioranza di Centro sinistra per una serie di ragioni che alla fine si sono rivelate capziose. Il vero obiettivo era obbligare il sindaco Gubetti al rimpasto di Giunta, all’assegnazione di deleghe più pesanti a Governo civico, ad iniziare dall’assessorato alla cultura che fu strappato a Federica Battafarano, costretta a rinunciare anche all’incarico di vice sindaco. La finta crisi si protrasse per nove mesi, città paralizzata e poi una pace che si è rivelata di cartapesta come conferma l’uscita degli esponenti di Anno Zero. Ma tutto questo balletto si sarebbe potuto evitare se il sindaco Elena Gubetti nell’estate dello scorso anno avesse deciso non di galleggiare in attesa di una soluzione, bensì avesse compiuto un atto di coraggio. Del resto, lei stessa in Consiglio comunale raccontò di essere stata politicamente ricattata, ma non disse mai i nomi. Ebbene, Cerveteri non sarebbe rimasta bloccata per nove mesi, con stallo amministrativo pesante per i cittadini, se il sindaco Gubetti un anno fa esatto avesse sparigliato le carte, accettando i suggerimenti che le arrivavano da più persone, anche estranee alla politica. L’errore politico fatale di Elena Gubetti è stato quello di non rimescolare le carte della maggioranza. Sarebbe stato sufficiente coinvolgere l’opposizione di Centro destra, o parte di essa, formare una coalizione di “salute pubblica”, preparare un programma con i punti essenziali per arrivare alla fine della legislatura. Un atto di coraggio politico che la prima cittadina, forse per colpe non soltanto sue, non ha avuto l’ardore di compiere, preferendo navigare a vista, vivacchiare senza una reale maggioranza, fino all’accordo surreale dello scorso febbraio che in realtà fu una resa incondizionata a Governo civico con il complice silenzio del Partito democratico. Elena Gubetti si è illusa di poter continuare a galleggiare su una nave in tempesta, tutti sapevano che il patto sarebbe durato poco tempo, la presa di posizione e le pesanti accuse di Anno Zero hanno confermato come fosse solo una grande illusione che ha permesso a qualcuno di rastrellare deleghe “pesanti”. Non sappiamo se alla fine la mozione di sfiducia sarà approvata o se uno dei tredici consiglieri di opposizione cederà al lancio di qualche “caramella”. Resta il fatto che questa amministrazione un anno fa poteva cambiare volto e forse risolvere i problemi dei cittadini di Cerveteri, disgustati dal teatrino della politica di una coalizione che non vuole scollarsi dalle poltrone avendo la consapevolezza che gli elettori la prossima volta faranno giustizia nelle urne. Elena Gubetti ha scelto di rimanere in sella su un cavallo azzoppato che potrebbe disarcionarla a breve con la mozione di sfiducia. Oppure rimanere aggrappata alla sella, con una maggioranza ballerina, soggetta a “ricatti”, richieste assurde. Insomma, al peggio potrebbe non esserci fine…
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