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Quelli che pubblicano le foto di una persona dilaniata dal treno alla stazione di Ladispoli. VERGOGNA!!!

Abbiamo atteso un paio di giorni prima di scrivere questo articolo perchè eravamo curiosi di capire se la vicenda che vi andiamo a narrare avesse disgustato solo noi. Qualcuno ci avrebbe potuto infatti accusare di non essere lucidi e ora comprenderete perchè sapendo a chi riferiamo. Come le cronache hanno riportato, due giorni fa una persona è stata investita alla stazione di Ladispoli da un treno ad alta velocità, probabilmente a causa dell’incauto attraversamento dei binari. Una scena orribile sotto gli occhi dei tanti pendolari che erano in attesa dei convogli sulle banchine e che hanno visto questa povera vittima trovare una morte atroce. Purtroppo da tempo non sono rari questo tipo di incidenti nelle stazioni italiane, a conferma di quanto l’imprudenza possa provocare tragedie. Noi di Ortica Social ed altri colleghi ci siamo recati alla stazione, abbiamo realizzato servizi video ed articoli pesando sempre le parole in attesa che le autorità rendessero noti l’identità della vittima e la dinamica dell’incidente. Abbiamo scelto di realizzare un video dall’esterno della stazione per evitare di riprendere immagini che avrebbero potuto turbare i lettori dato che, come si può immaginare, una persona travolta da un treno in corsa viene dilaniata. Sapete cosa hanno fatto invece i sedicenti giornalisti di un periodico locale che da tempo brilla per totale mancanza di etica e deontologia, come confermato dalla campagna contro green pass e vaccini? Ebbene, questi personaggi hanno pubblicato on line le foto della persona dilaniata, immagini orribili di parti del corpo della vittima sparse sui binari. Foto agghiaccianti che hanno tentato di giustificare scrivendo che erano immagini che potevano turbare la sensibilità. Noi crediamo che nemmeno nel quarto mondo dell’informazione qualche stolto avrebbe avuto il coraggio di commettere un atto che offende tutta la categoria dei giornalisti seri e professionali e che rappresenta un insulto ai parenti della vittima. Chi ha commesso questo scempio etico non si è posto nemmeno il problema se le foto del cadavere dilaniato potessero essere visti da una moglie, da un figlio, da una madre della vittima con conseguenze psicologiche devastanti. Per questa gente che non sa nemmeno dove sia di casa la professionalità giornalistica era solo importante pubblicare le foto, realizzare un vergognoso e disgustoso servizio giornalistico, calpestando la memoria di una persona morta in modo orribile sotto le ruote di un treno. Eravamo indignati, ma non troppo conoscendo i soggetti in questione, ma abbiamo atteso la reazione del popolo del web. Che è arrivata forte e chiara, su vari gruppi abbiamo letto parole di grande indignazione, tutti si sono dichiarati disgustati da questo modo becero ed irrispettoso di fare informazione. Dopo due giorni, sotto la spinta delle proteste, finalmente le orribili foto sono state rimosse, a conferma che qualche sedicente giornalista ha capito di aver fatto un errore ingiustificabile. Noi ci auguriamo che l’Ordine dei giornalisti possa intervenire e sanzionare pesantemente chi usa un mass media a proprio uso e consumo come fosse un giocattolo. Fino a che questi scrivono idiozie sui vaccini e sui green pass le persone si fanno una risata e finisce il discorso. Ma quando si arrivano a pubblicare foto di un corpo dilaniato da un treno, beh siamo arrivati davvero alla frutta. Ora, amici lettori, avete ancora più ben chiaro perchè da due anni scriviamo la frase: NOI SIAMO ORTICA SOCIAL, PER FAVORE NON CI CONFONDETE?

                                                                                                                                                     Gianni Palmieri 

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