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SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO!

di Ugo Russo 

Avevo deciso di usufruire di qualche altro giorno prima di riprendere la stesura degli articoli su questa rubrica. Ma l’incedere ancora più negativo degli eventi mi induce a scrivere per confrontarmi con gli splendidi lettori de l’Ortica Social, che per loro conto se ne sono già abbondantemente accorti, perché così non si può più andare avanti. Siamo nelle mani di gente che non è capace di far fronte a livello immediato, come bisognerebbe fare, a provvedimenti per rendere meno preoccupante e rovinosa la maledetta situazione che viviamo e ci portiamo avanti ormai da sedici mesi. Dopo il disastro conte ci voleva draghi per continuare a mescolare un minestrone avariato, se possibile ancora più cattivo del precedente? Si lamentavano che il “nuovo venuto” non parlava; ora lo fa, purtroppo, e si presenta alle conferenze stampa con battute e sorrisi quando la gente continua a morire copiosa e dalla bocca di draghi continuano a uscire ”fra una quindicina di giorni provvederemo”, “faremo”, “dal 10 aprile (ma non doveva essere già partita a gennaio scorso!!!!!?????) il generale figliuolo darà il via alla campagna di vaccinazione partendo dagli over 80, poi gli over 70 e via via gli altri”. Intanto, la promessa stra-garantita, che da metà aprile avremmo dovuto vaccinare 500 mila persone al giorno è già slittata a fine aprile. Poi… In ogni caso, quello che non è piaciuto del suo discorso è stato continuare a dare la colpa agli altri come se lui, improvvisamente, fosse capitato lì per caso… Sacrosanto il rimbrotto a quei porci, gli ormai famigerati furbetti, che pur non avendo il diritto di vaccinarsi lo hanno fatto, fregando il posto ad un anziano. Ma non puoi dire che “in questa maniera può morire una persona che di primavere ne ha tante ma proprio tante”. Come, da due mesi andava dicendo che si sarebbero intensificati i controlli, che sarebbe stato messo in campo l’esercito, che nulla più, dopo i disastri del passato, sarebbe sfuggito e la colpa è degli altri? O si manda in televisione un rappresentante di palazzo chigi che ha eletto il suo ufficio negli studi televisivi e non sa mai nulla, di piani pandemici, vaccinali, dove e quando arrivano i vaccini, poi stai a vedere che la colpa di questo cataclisma è sempre degli italiani o delle regioni!!!??? Un articolo della costituzione recita che il governo può assumere in toto la responsabilità e le decisioni della sanità nazionale laddove si noti situazione di assoluto pericolo e le regioni da sole non riescano a provvedere. Ciliegina sulla torta quando ha detto: “Ho la massima fiducia in speranza” e ci è crollato il mondo addosso… Ancora: sempre draghi, come rilevato anche da un noto giornalista, si è contraddetto quando ha provato a prendersela pure con uno psicologo di 35 anni che ha fatto il vaccino. “Bene –ha detto il giornalista- nell’articolo 4 del suo ultimo decreto è scritto che gli operatori sanitari che vengono costantemente a contatto con il pubblico devono essere vaccinati in fretta. Possono avere pure 10 anni”! Quanto, poi, a ricordarci sempre che lui e la moglie si sono vaccinati astrazeneca non convincerà certo chi non ne vorrà sapere di questo prodotto, di farselo inoculare per forza per giustificare milioni di dosi che per errore abbiamo comprato, No? Nel frattempo si fanno un po’ di conti ed è uscito fuori che questi ritardi, ormai stucchevoli e vomitevoli, hanno causato, di loro, decine di migliaia di morti.

Caro premier, alle sue, alle vostre parole non crede più nessuno, la gente aspetta fatti concreti. Spiegateci, poi, cosa vuol dire “sul numero elevato dei morti è considerato il ricalcolo”. Di che? Lo dite quando è talmente alto (vedi l’altro giorno, 718 decessi) come fosse una giustificazione? Ed è vero, tra l’altro, che questi numeri sono molto inferiori alla realtà, come asserisce più di uno?

E salvini? Si sta sciogliendo come neve al sole. Ha abbandonato le sue battaglie per cui era entrato nelle grazie di quasi metà degli italiani (immigrazione clandestina, scuola, infrastrutture ergo posti di lavoro) per coccolarsi il suo scranno nel governo e parlare una volta sì e l’altra pure di riaprire le città, i negozi, i bar, i ristoranti e, insomma, le attività commerciali. Così, però, rischia di fare un  gioco sicuramente gradito a draghi che, pur non avendo alcuna voglia di tornare a colori di zone più bassi, presto ci ritornerà; così, una volta accontentati, i negozianti non protesteranno e i nostri cari politici risparmieranno sui ristori, i cui soldi avranno già abbondantemente spesi a piffero. Qualche giorno, i dati del virus aumenteranno e si dovrà richiudere. Questo tira e molla che non lascia intravedere spiragli di un futuro finalmente meno angosciante. Invece, è giusto al bisogno tenere chiuse le varie zone fino a certezze accentuate, ma uno stato serio elargisce ristori, o sostegni o come diavolo vi va di chiamarli, almeno per far mangiare chi ha avuto il danno economico e i suoi familiari per il periodo necessario. Qui, però, l’impressione è che non ci siano fondi per, pur parzialmente, soddisfare la gente e allora…

Dice: lo scrivente ha messo in evidenza tutte le cose che non vanno (ma proprio tutte, tutte, trovatemene una che funzioni), in chiusura ci allieterà con qualche battuta delle sue. Purtroppo no, amici, anzi siamo arrivati alla feccia. E cioè che è praticamente impossibile vaccinarsi! Poi dice che con uno stratagemma la nonnina di Fedez l’hanno vaccinata appena ha fatto casino la Ferragni (a proposito, vergogna alla nostra ex istituzione treccani per aver citato i due suddetti, trascurando persone molto, ma molto più meritorie).

Allora, già prima era “un montare sopra l’altro”, venire rimandati a casa e centomila altri problemi. Ora, dal 10 aprile, i modi sono soltanto due per la prenotazione, dopo che sono ormai passati avanti tutti i parenti e gli amici degli amici (e li chiami furbetti? Quelli hanno capito tutto di come si fa in questa “meravigliosa” italia): telefono e on line (parola molto cara, soprattutto ai vecchietti). A quel numero di telefono, per la regione lazio che inizia con il prefisso 06, ti risponde, sempre il disco,”grazie per aver chiamato, tempo di attesa 100 minuti (!!!!!)”, che pur aspettando non si riducono mai. Allora riattacchi, dici: richiamo tra dieci minuti e ti senti rispondere, dopo i ringraziamenti a presa in giro, “tempo di attesa 98 minuti”. Oppure, proprio da un paio di giorni il famigerato disco ti risponde: “Essendo partita la campagna vaccinale (!!!!!?????) oggi non è il caso, i nostri operatori sono troppo occupati. Richiamare domani”. Guardate che è proprio così, me lo hanno riferito e assicurato più persone che conosco. Lo chiamano numero verde, ma se c’è il prefisso non è che è pure a pagamento e così se li pagano profumatamente questi vaccini?

Ancora più ridicola la prassi per prenotare tramite computer. In un modello da compilare ti chiedono pure i peli sul deretano e quando ti attardi un attimo a rispondere (proprio per procurarti e leggere quello che ti chiedono) devi ricominciare all’infinito perché dopo un brevissimo lasso di tempo sparisce tutto.

Se non ti ammazzano di covid ti ammazzano di infarto per la tensione che ti mettono e non riesci a concludere nulla. Certo l’assembramento senza mascherine a piazza Montecitorio non è stato bello da vedere né da condividere, ma il popolo è esasperato. E dire che quattro mesi fa qualcuno disse che no, non c’era il tempo per andare a votare. Adesso avremmo un governo stabile, perché voluto dalla gente, che lavorerebbe sicuramente meglio e con più apprezzamenti.

Date retta ad Einstein (con tanto di mascherina): si stava meglio quando, altroché, non si stava peggio. Perché peggio di così…

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