Notizie Italia Russo, ma non dormo Ultim'ora

Tamponateli!

di Ugo Russo
Questa lingua italiana che, come la vita di tutti i giorni, peggiora a vista d’occhio, scadendo in modo vergognoso… Così tra accezioni, eccezioni, neologismi propri e impropri, parolacce, improperi e mi sono scordato un sacco di altre cose, i vocabolari italiani (ormai quasi tutti online) fanno ripugnare alla vista e alla lettura. C’é, poi, come la mitica Treccani che, scordandosi magari qualche eroico personaggio del passato, ha menzionato pure Fedez e la Ferragni…

Questo preambolo per dire che certi termini che venivano usati per significare cose ben precise, anche a volte e come in questo caso, per cose poco piacevoli, adesso sono passati a spiegare tutta un’altra cosa, di ben altro significato e, come nel caso che stiamo per trattare, non spiacevoli, anzi agognati. Fa trend, fa kitch, fa tendenza, fa l’anima dell’animaccia loro ma vanno usati. Eri in macchina, ti prendevano nella parte posteriore ed eri stato tamponato! Nessuna altra cosa veniva spiegata con questo vocabolo o accostata allo stesso. Tamponamento che mai poteva essere una cosa bella né gradita e che portava anche a brutte conseguenze fisiche. Oggi si spera di essere tamponati ma solo per sapere se si risulta o meno positivi al coronavirus. E vista la penuria di tamponi, ancora dopo sei mesi pressoché introvabili come mascherine, guanti, alcool e, come la vecchia oligarchia, governo di pochi, chi li trova, sti’ tamponi, fa praticamente un sei al Superenalotto! E’ una mezza fortuna, insomma.

Ogni promessa é debito, dice un vecchio proverbio, meno che per chi ci governa che promette, promette, ma…
Ora, tanti poveri disgraziati sono a caccia di questi tamponi per sapere come stanno realmente, perché hai voglia a dire che a fronte di decessi che non calano mai a livelli di sicurezza, calano i ricoveri in terapie intensive ed il ricorso a questo o quel Pronto soccorso. Per forza! Con quello che é successo dove, per un periodo sono stati i posti dove si moriva meglio, ma chi ci va più? E allora resti in casa e aspetti il tampone… Aspetta e spera… Però, per i giocatori, perché é ripresa quella cosa immonda che é oggi il calcio, ce ne sono a sufficienza, a bizzeffe, quasi, rubandoli a chi ne ha veramente bisogno, per farli a tutta la squadra, ai tecnici e ai dirigenti, ai massaggiatori, a chi pulisce i cessi degli stadi (che quando, poi, ci sono le partite dello scandalo, e per lo spettacolo ridicolo e per questa imposizione a volerle riprendere per forza, appaiono desolatamente vuoti). E li fanno ogni tre giorni!!! Addirittura cosa ha fatto il governo: ci sono decreti fermi o ancora da fare per sbloccare situazioni che stanno divenendo ataviche e che portano alla fame un’infinità di italiani. E allora non é stata ancora erogata a molti la cassa integrazione, non si fa nulla per il lavoro e si dice che anzi alle porte ci sarebbero milioni di nuovi disoccupati perché imprese, negozi, attività chiudono perché la gente non ce la fa più; la sanità fa schifo; la giustizia fa schifo; la scuola fa ridere; ditemi voi qualcosa che funzioni, eppure… Eppure in una notte é stato deliberato che il calcio, no, non si può rifermare, quello che i medici (non, con tutto il rispetto, gli stagnari) avevano detto e cioè che se veniva trovato positivo un calciatore doveva essere messa in quarantena tutta la squadra e lo staff non vale  più. Si mette in disparte, come un appestato qualunque, solo quel giocatore, e la sua squadra é pronta a scendere in campo la prossima partita con il rischio di infettare la compagine avversaria, etcetera, etcetera. Il guadagno per qualcuno é salvo ed é quel qualcuno che non rischia minimamente dal punto di vista della salute. Ed é quel qualcuno che i tamponi li dovrebbe mettere in quel posto! Va tutto bene in Italia, ognuno fa come gli pare e quello che può valere la vita degli altri é zero. Però, a quei pochi a cui sono rimasti insiti i valori e quello che i cari genitori avevano insegnato (e magari sono considerati i fresconi della situazione) questo stato di cose non può assolutamente andar bene. Attenti, però, se si ribellano sono guai!
Cari amici lettori, dopo molti mesi intensi in cui siamo passati a scrivere di calcio, di pandemia, di problemi dell’Italia ci fermiamo per la pausa estiva, sperando che a settembre, quando riprenderemo, qualcosa sia cambiato e ci si avvii verso un futuro meno nebuloso.
Per ora un grande abbraccio (ancora, purtroppo, virtuale) a tutti dal vostro Ugo Russo.

Lascia un commento

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com