Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Terza dose, prenotazioni-presa-in-giro

di Ugo Russo 

A dimostrazione dell’assoluta incapacità di produrre una comunicazione efficace, chiara, esaustiva di ogni necessità di sapere le cose nel verso giusto da parte degli italiani (e a questo punto il non farla esattamente si deve pensare che sia una cosa voluta?), anche dove entra la pellaccia si continua a mentire, a ingannare, a prendere in giro. Così da lungo tempo si era detto che la terza dose, di cui, poi, in televisione ognuno la pensa in modo diverso sugli effetti, andava prenotata online per ciò che riguarda i centri vaccinali, ma per medici di famiglia e soprattutto farmacie si poteva andare lì e farla senza problemi. Sparita per ora (chissà come…) l’opzione medico di famiglia (forse perché molti di loro si rifiutano di farla) chiedete che sorpresa hanno avuto quelli che si sono recati in farmacia! Si sono sentiti rispondere: “La potete fare qui, la terza dose, ma solo dopo che vi sarete prenotati sul sito apposito della regione”. La cosa doveva riguardare in particolar modo le persone anziane, dare finalmente a loro agio e comodità proprio per evitare che impazzissero davanti ad un computer, invece… Sempre meno chiarezza in questo paese. E sempre nei fondelli a noi. Per contro, proprio all’esterno di certi centri preposti e predisposti a vaccinare, sono spuntate specie di gazebo in cui fanno direttamente (!!! Sic!) la terza dose senza alcuna prenotazione; per iniettare cosa? Anche perché, poi, non ti fanno mai vedere la boccetta da cui è stato prelevato il siero. Siamo arrivati al fai da te? Che certezze date alla gente che avete già rincoglionito con cazzate dopo cazzate? Le certezze sono quelle che vi garantite voi, continuando a spartirvi le poltrone a piacimento. Lapalissiana di questa situazione di malcontento è la recente nomina delle direzioni delle varie testate rai. Si sperava, FINALMENTE, che venisse privilegiata la meritocrazia ed invece l’aita aita di conte ha smascherato tutto. Come, a 5 stelle neanche una direzione? Vergogna, la qualità sarà sempre più scadente. Si continuerà a ragionare con “quello è in quota pd, quello in quota lega, quello in quota…”. E a noi che restiamo sulla terra continuate a chiedere il canone? Canone che dicono essere sparito dalle bollette della luce (a parte che nelle ultime ancora risulta); ecco, bravi, non lo mettete più da nessuna parte perché non lo vogliamo più pagare. E se fossero veri i guadagni di certi personaggi che gravitano nella tv di stato sarebbe clamoroso, scandaloso e vergognoso. Come i 2 milioni e mezzo l’anno a uno che ha rubacchiato il posto, illo tempore, ad altri più meritevoli (grazie a, se indichiamo le iniziali, b. v.) che fa un programma solo nel fine settimana e che è stato più volte contestato. Il canone serve a pagare certa gente?

GESTORI TELEFONICI 2 – Questa è gente che vuole che si getti non acqua sul fuoco ma altro fuoco sul fuoco per alimentare disservizi e danni a scapito dei clienti a cui continuano a chiedere il dovuto (pagato profumatamente) e anche il “non dovuto”. E nascono aspre e giustificate polemiche. Vi racconto cosa è successo al sottoscritto nel periodo recente. Senza fare nomi, Vodafone, prima ha voluto indebitamente (perché avevo motivato il tutto con una raccomandata a cui non è stata mai data risposta. Non rispondono mai a nessuno! E questo è tipico di questi… Meglio mettere i puntini) 10 euro, letteralmente defraudati (e non solo quelli) e per tale motivo mi ha tolto la funzionalità dei servizi per due giorni (!!!); poi, pagati quelli per non sentirli più e perché mi avevano creato non pochi danni, dal 9 di novembre, rammentate questa data, ogni volta che provavo a telefonare partiva il disco: “non possiamo, per ragioni amministrative, farla accedere al servizio perché la sua fattura con scadenza 16 novembre (sette giorni dopo!!!!!) risulta scaduta”. Ovviamente ho registrato tutto grazie al telefonino di un amico dove risulta chiaramente la data antecedente alla scadenza. Non potendo neppure chiamare i numeri inutili che ti danno o sentendo l’altrettanto inutile toby ho provato a rivolgermi a tre associazioni dei consumatori. Anche qui il disco, in pochi secondi ho esposto il problema dicendo che, risolverlo, era cosa urgentissima e alla fine hanno detto che mi avrebbero contattato il prima possibile. Li avete sentiti voi? Neanche io. A questo punto mi viene da pensare che pure queste associazioni potrebbero essere d’accordo con i gestori. E, come riferito la scorsa volta, se vuoi denunciare questi soprusi indegni alle forze dell’ordine ti rispondono “cosa ci possiamo fare”? Morale della favola, sono rimasto giorni, giorni e giorni (!!!) senza alcun servizio. Il 16 mattina in una ricevitoria Sisal (perché risultasse in maniera subitanea il versamento) ho pagato la bolletta. Dopo 10 minuti tutto è stato ripristinato!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ha ragione Giordano che urla contro le angherie. Del resto la sua è l’unica trasmissione che smaschera i problemi e molti li risolve. Insomma, basta a doversi sentire impotenti contro questi fatti. Dobbiamo avere il modo di far ascoltare le nostre ragioni. Intanto, avendo un numero dove non ti risponda il disco ma una voce “vivente” che ti risolva immediatamente il problema. Anche perché quello che chiedono da pagare non sono bruscolini! Di queste meschinerie dobbiamo dire grazie a coloro che hanno voluto che si espandessero in maniera vergognosa le nuove tecnologie. E ciò autorizza questa gente ad approfittarsene perché non ne puoi fare a meno e a sentirsi padreterni in terra. Io, comunque, modo di denunciare il fatto l’ho trovato, eccome se l’ho trovato. Dovranno rispondere salatamente di tutto quello che mi hanno provocato…

IL TERRORE REGNA SOVRANO – Mezzo secolo fa, proprio con il titolo de “Il re del terrore”, uscì nelle edicole il primo numero di Diabolik, uno dei fumetti più letti nella storia dell’editoria italiana. Ma almeno, pur uscendo sempre sconfitto dalla furbizia del bandito in tuta nera attillata, lì c’era l’ispettore Ginko che gli dava la caccia e gli metteva pressione. Qui sono riaumentate le rapine nelle case e nelle ville, si sa che a perpetrarle sono per lo più bande di stranieri, talmente feroci e spietati che non rinuncerebbero ad uccidere, armati come si presentano e protetti dal fatto che, una volta eventualmente presi, o se la caverebbero con pochi giorni di carcere o verrebbero rimpatriati, salvo tornare una settimana dopo con un altro barcone o rivalicando il confine. I pochi catturati hanno detto: “In italia si può fare, c’è meno controllo e non abbiamo le pene che ci verrebbero date in casa nostra”. Facciamo diventare loro “re del terrore” come quello in cui fanno vivere la gente che vive nella zona in cui avvengono le rapine. Poi, se uno che si vede dentro casa questi ceffi e spara per difendere sé stesso, la famiglia e quello che ha guadagnato in una vita di sacrifici, ne ammazza uno lo condannano e ha finito di vivere. Quando gli dovrebbero dare la medaglia d’oro per averci liberato da tale feccia. La cosa, però, ancora più grave ed inaccettabile è che, a distanza di soli due giorni e in un’area di appena due chilometri,  vengano compiuti tre furti in casa, tra l’altro con i proprietari dentro e ridotti all’impotenza dietro la minaccia delle armi, come recentemente avvenuto a Mogliano Veneto; e le teppe sono sempre riuscite a scappare!!! I residenti della zona, terrorizzati e vistisi indifesi, hanno ricominciato a parlare delle ronde di quartiere; data l’assenza di un minimo di protezione come si fa a dare loro torto?

Vi raccomando, poi, quelli che occupano le case; pure qui raramente gli italiani, che preferiscono dormire in macchina per non fare cose illecite, ma zingari e stranieri. Anche in questo caso protetti dalla legge. Aspettano che magari un anziano esca per una visita, ricoverarsi o altri motivi e zac… quando il poveretto torna trova l’abitazione occupata senza potervi rientrare se non dopo chissà quanto tempo. In più gli occupanti, che tra l’altro riducono in latrine le case che hanno “invaso”, fanno villeggiatura completa, con allacci abusivi per tenere vive le utenze, e con qualche furtarello per mangiare e magari procurarsi gli abiti. A noi, però, lo stato ci chiede soldi, anzi ci aumenta le tasse. Diceva il grande Totò: “E io pago!”.

PENSIERINO DELLA SERA – Serena Autieri, ma cosa hai fatto? Per carità, sei sempre una bellissima donna perché quando si hanno i tuoi occhi non si può dire nulla. Ma sicuramente molto meno bella di prima, più normale, con tutti i ritocchi che si capisce tu abbia fatto sul viso. In tal modo, poi, gli occhi si evidenziano di meno: da perle fulgide e splendenti sono passati a perle opacizzate di valore ridotto. Comunque, sempre da 7 (prima 9 e mezzo) in bellezza, brava attrice, bellissima voce come cantante; ce ne fossero…

 

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