TrumPutin
Quello che rimane addosso
impresso tra il nero delle ombre
di un saliscendi fuori dalla pelle,
è lo sprofondare in apnea
delle decisioni senza senso
pur di sospingere l’indomani.
La mente quel baratro
silente nel colorarsi per qualcosa,
dietro quel noi vittima dei potenti
al di fuori delle stanze a specchi,
col potere del sorriso sulle labbra
e la convinzione dettata per acclamazione,
l’abbiamo vissuta mille volte ancora.
Se oggi è a stelle e strisce
con i numeri a dettarne l’egemonia,
o marchiato a fuoco
mentre a est non sorge il sole,
domani di quell’emozione
potrebbe rimanere solo il paltò alzato
dell’andare chissà dove.
Apnea, noi
guerrieri di un dio minore.
Maurizio Spreghini (Rubiath70)

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