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Tutta la verità di Annalisa Belardinelli sulla sconfitta del Centro destra a Cerveteri

di Giovanni Zucconi 

Ci sono sconfitte, come quella di Leonida alle Termopili, che la Storia ci riporta come delle vittorie. Ci sono sconfitte, in questo caso elettorali, che ci riempiono comunque di ammirazione verso il candidato che ha condotto, con coraggio e con onore, uno scontro impari. Il cui esito era già segnato in partenza.

Così avevo pensato di introdurre l’intervista ad Anna Lisa Belardinelli, attuale Consigliera di opposizione ed ex candidata a Sindaco, prima ancora di incontrarla. Ma dopo il lungo e piacevole incontro che ci ha concesso, mi sono reso conto che la sintesi più efficace di questa prima parte dell’intervista fosse la sua frase “…non tutta l’opposizione è uguale”.

Leggendo le sue risposte scoprirete come si possa concepire, e soprattutto fare,un’opposizione dove i personalismi o gli interessi di partito vengono messi in secondo piano. A tutto vantaggio degli interessi del Paese. Scoprirete perché, in molti, anche chi non l’ha votata come me, si augurano che la Belardinelli possa diventare a tutti gli effetti, Gianni Moscherini permettendo,la leader riconosciuta dell’opposizione a Cerveteri. E che possa confrontarsi, nelle prossime elezioni amministrative, con l’attuale nostra Sindaca, Elena Gubetti, o con chi il centrosinistra vorrà opporgli.

Come dicevo, l’intervista è stata molto lunga, e aveva poco senso proporla nella versione integrale, tutta in una volta. Vi proponiamo quindi adesso solo la prima parte. Nei prossimi giorni pubblicheremo la seconda. Ma iniziamo con le domande…

Vorrei partire da una considerazione personale. Sono convinto che la gran parte di chi non l’ha votata, o che non fa parte della sua coalizione, la vede come un generale che ha perso una battaglia, ma con l’onore delle armi. Ma che soprattutto non ha perso la guerra. Perché la guerra l’ha persa qualcun altro. Sono sicuro che questo è ciò che pensa chi sta nell’attuale maggioranza. La mia domanda è: lo stesso pensa di lei anche chi sta all’opposizione in Consiglio Comunale? Lei ha la percezione che la possano vedere come un naturale leader di riferimento per i prossimi cinque anni?

Se si riferisce all’intera opposizione, direi proprio di no. Perché già prima non tutti mi hanno voluto riconoscere.

Ma prima era prima. Adesso, alla luce dei risultati elettorali, non c’è stato un ripensamento?

A me questo ripensamento lo hanno manifestato. Chi già mi conosceva, si è ricreduto. Chi non mi conosceva, come lo stesso Moscherini, ha avuto una sorpresa quando ha avuto modo di conoscermi meglio.

Anche Gianni Moscherini?

Si. A quanto mi dicono gli era stato raccontato altro su di me. Tutto quello che poi aveva portato a dire a qualcuno che io non andavo bene come candidata Sindaco.

Secondo lei adesso cosa farà Moscherini. O che spera che faccia.

A mio parere è bene per lui e per i suoi elettori che rimanga. È stato votato, e i mandati vanno sempre onorati fino in fondo. Ma non credo che rimarrà tutti e cinque gli anni. Io con lui ho un buon rapporto. Quando mi ha conosciuta, come dicevo prima, è rimasto piacevolmente sorpreso. E questo si è visto anche nei vari confronti. Dove mi dava spesso ragione a quello che dicevo.

Quindi, secondo lei, per il momento,non cambierà nulla negli equilibri nell’opposizione nel Consiglio Comunale di Cerveteri. Eppure, continuo a credere, e non solo il solo, che sia lei il cavallo su cui l’opposizione dovrebbe puntare.

Dovevano. Ormai…

Quindi non ci sarà mai un confronto diretto tra lei e la Gubetti, che in molti già auspicavano l’ultima volta?

Rispondo in maniera schietta. Io mi sono già candidata due volte. E credevo che l’occasione buona potesse essere proprio quest’ultima. Se anche gli altri soggetti di centrodestra, o civici, che si opponevano alla Gubetti, non avessero osteggiato la mia candidatura, sicuramente ce l’avrei fatta.

Secondo lei perché qualcuno non la riteneva una candidata vincente?

Queste motivazioni non sono state ancora palesate. Se non, come hanno detto a Roma, che non avevo personalità e che al massimo potevo contare su 1500 voti. Tutte cose clamorosamente smentite dai fatti. Da sola ho preso quasi gli stessi voti di Moscherini. Che era appoggiato dai tutti i partiti di centrodestra e dai big, diciamo così, della politica cerveterana.

Il senso della mia domanda di prima era proprio questo. Se tutti le riconoscono di essere un generale che non ha perso la guerra, ma solo una battaglia combattuta valorosamente in palese squilibrio di forze, perché non riproporsi per la prossima?

In effetti in molti me lo stanno chiedendo. Anche persone che hanno votato la Gubetti. Mi dicono: “Tu avresti vinto se ti avessero appoggiato tutti. Quindi devi ripresentarti alle prossime elezioni”.

E quindi?

Ma io già questa volta avevo premesso che se avessi vinto avrei fatto un solo mandato. La nostra idea era quella di dare una svolta alla classe dirigente di Cerveteri. Volevamo proporre una squadra nuova per il governo di Cerveteri. L’intenzione era quella di fare da apripista. Di lavorare cinque anni per creare le condizioni per fare crescere una nuova classe dirigente. Io credo molto nei giovani. Ovviamente non giovanissimi, perché un minimo di esperienza serve. Volevamo creare delle figure che poi fossero la futura classe dirigente. Non ritengo giusto che in Consiglio Comunale siedano sempre le stesse persone

È molto condivisibile quello che sta dicendo. Che poi è quello che pensa la gran parte delle persone

È vero. Lo pensano. Ma poi votano sempre le stesse persone. Da una parte e dall’altra, naturalmente. Quando provi a proporre qualche figura nuova, poi i cittadini non hanno quasi mai il coraggio di crederci e di sostenerla. E quindi vengono eletti sempre gli stessi personaggi. In questo modo non si potrà mai cambiare veramente pagina a Cerveteri.

Tornando sul tema della sua eventuale ricandidatura. Non crede che questa, così come quella di qualsiasi altro candidato, vada costruita nei cinque anni precedenti e non presentata solo all’ultimo momento? Per un sindaco uscente questo accade quasi naturalmente. Per lei, o per chi sarà,non ritiene che sia necessario costruirla nel tempo con una oculata opposizione. In modo che si possa presentare agli elettori con una storia di proposte, di comportamenti e di prese di posizioni che non durino il tempo di un post su Facebook?

Sono d’accordo. Io già cinque anni fa ho fatto un’opposizione, non dico da leader perché purtroppo c’era qualcuno che aveva un altro modo di concepire l’opposizione. Più volte, pubblicamente, ho detto che io non condivido il metodo delle denunce o dell’opposizione a prescindere. Io sono sempre stata molto collaborativa con la maggioranza. È vero pure che abbiamo sempre trovato delle porte chiuse. Ma è ancora con questo spirito che ho iniziato a fare opposizione. A prescindere dalla mia eventuale candidatura, nei prossimi cinque anni continuerò con questo tipo di opposizione. Io non condivido il modo di fare opposizione facendo denunce. Metodo portato avanti nel precedente consiglio comunale soprattutto da due consiglieri dell’opposizione, e che non ha dato fino ad oggi nessun risultato concreto. Si viene eletti, anche all’opposizione, per amministrare, non per portare avanti solo discorsi di denuncia.

Il suo è un approccio che non è facile trovare nei leader di opposizione

Oggettivamente parlando, io ho sempre riconosciuto che Cerveteri è un territorio difficile da amministrare. Intendo proprio amministrare a livello materiale. Credo che tenere in ordine tutta la città, con tutte le sue frazioni e il suo vasto territorio sia quasi impossibile. Anche lavorando bene. anche avendo una ditta che lavora bene.Perché è troppo vasto il territorio. Le risorse non sono mai sufficienti per fare tutto. Questo va detto. È facile negarlo quando sei all’opposizione. Ma devi pure capire che se poi vai ad amministrare, se diventi maggioranza, poi la palla passa a te.

Sono molto colpito dal suo modo di intendere l’opposizione. Oserei dire che lei è molto coraggiosa nell’impostarla in questo modo. Perché è un’attività più al servizio della città, che di una parte politica che cerca la rivincita. Spero che almeno i consiglieri del suo gruppo siano altrettanto coraggiosi. Cosa contesta di più alla passata amministrazione?

Secondo me in questi dieci anni c’è stato un abbandono del territorio da parte dell’Amministrazione Pascucci.Ovvero ha curato molto alcune cose, e mi riferisco a concerti, concertini e spettacoli vari,E molto meno altro. E per altro non intendo soltanto il decoro urbano, ma anche cose importanti, come per esempio il funzionamento della macchina amministrativa. Il personale è stato proprio dimenticato. Non soltanto lasciato arrivare a dei livelli di sottorganico che hanno impedito il corretto funzionamento della macchina amministrativa. Ma anche proprio demotivato, non incentivato a lavorare. Ho visto che finalmente dopo dieci anni abbiamo un assessore al personale, che era una cosa che chiediamo da sempre. Alessandro Gnazi mi sembra un ragazzo che si dà molto fare. E anche serio e preparato. Quindi spero che faccia un buon lavoro, almeno sotto questo aspetto.

Su quali temi pungolerà di più questa Amministrazione?

Sicuramente sul decoro urbano, sui servizi sociali, sulla questione del personale e della macchina amministrativa. Perché effettivamente poi da questa che dipende anche il risultato dell’amministrazione. Molti possibili finanziamenti si perdono proprio perché che non riescono a fare i progetti.

Come giudica, dalle prime battute, il suo rapporto con l’attuale Amministrazione?

Diciamo che nonostante le promesse di trasparenza e di apertura alla collaborazione da parte del Sindaco e degli Assessori, i primi segnali vanno nel verso opposto. Oltre a mancate risposte ad alcune nostre richieste di approfondimento su questioni di bilancio, in tema di nomine si sono tenute tutte le cariche loro. Presidente del Consiglio e Vicepresidente.

Vi hanno promesso un rapporto diverso, che però ancora non vede?

È così. A questo proposito è mia intenzione fare una proposta: se si dà la presidenza nelle Commissioni alla maggioranza, diamo la vicepresidenza all’opposizione. Cosa che poi si fa comunque anche nei gruppi parlamentari e nelle commissioni parlamentari.È vero che c’è stata una parte dell’opposizione che è andata allo scontro. Ma è altrettanto vero che c’era una parte dell’opposizione che voleva collaborare. Non tutta l’opposizione è uguale. Su questa mancata distinzione mi sono spesso arrabbiata con Pascucci. Che una volta ha ammesso che su questo avevo ragione.

Mi auguro che nel Consiglio Comunale di Cerveteri prevalga la sua visione di opposizione. Che sia un riferimento e un esempio per tutti i consiglieri di opposizione

Secondo me, se ti candidi per amministrare un paese, anche se perdi e vai all’opposizione, non è che puoi agire per ripicca. Devi comunque agire nell’interesse del Paese. Quindi quale dovrebbe essere il ruolo dell’opposizione?Quello di sentinella e quello di controllare ovviamente tutto. Io, per deformazione professionale leggo tutto e controllo tutto. Ma dovere dell’opposizione è anche quello di essere propositiva. Perché è facile puntare il dito e dire questo non va senza mai fare proposte. No?

La prima parte di questa lunga intervista finisce qui. Nella prossima parleremo dei retroscena che hanno portato il centrodestra di Cerveteri a compiere quella mossa suicida che lo ha condannato alla sconfitta.

 

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