Con i sorteggi di Coppa Italia di Eccellenza si è aperto un mese di ottobre che vedrà le 32 squadre impegnate nei sedicesimi di finale essere in procinto di un vero tour dee force. Fino al 31 ottobre dovranno giocare ben sei partite, tra cui i turni infrasettimanali di Coppa Italia previsti per mercoledì 12 e mercoledì 26 per i club che si qualificheranno agli ottavi.
L’allenatore del Civitavecchia, Alessio Bifini
E’ ovvio che, senza un organico numeroso, e giocandosi anche a metà settimana con tutti i problemi per gli atleti che lavorano, per alcune compagini si prospetta un mese all’insegna delle difficoltà. Aggiungiamoci la falsa partenza di varie società in entrambi i Gironi di Eccellenza ed ecco delineato uno scenario che fa comprendere come ottobre potrebbe dare uno scossone non indifferente alle certezze e di conseguenza alle panchine più traballanti. E’ ingiusto, ma nel calcio a pagare sono solo gli allenatori, in meno di un mese dall’avvio del torneo sono già stati sostituiti i tecnici di Polisportiva Cimini e Falaschelavinio, a conferma del nervosismo che serpeggia in alcuni club. Tra campionato e Coppa Italia, inutile negarlo, ad ottobre ci sono club che si giocheranno molto. L’ansia di dover rincorrere in vetta, la paura di rimanere invischiati nella bassa classifica e la delusione per l’eliminazione precoce dalla Coppa Italia potrebbero innescare reazioni a catena nelle situazioni più emotivamente a rischio. Andando nello specifico, è ovvio che le prossime sei partite saranno importanti per il Civitavecchia, partito a singhiozzo, e chiamato ad affrontare la capolista Centro Sportivo Primavera, a fare visita in Coppa Italia alla W3 Maccarese, giocando poi due complicate gare in trasferta a Fiano Romano e col Campus Eur, in attesa del big match con l’Unipomezia del 30 ottobre. Per il mister Alessio Bifini ed i suoi giocatori sarà il momento della verità, i tifosi vogliono un Civitavecchia che lotti per la promozione in Serie D, ottobre dirà molto sulla tenuta dei portuali che hanno realizzato una sontuosa campagna acquisti ma mancano ancora di continuità.
Il mister Michele Micheli
Ottobre mese indubbiamente decisivo anche per l’Academy Ladispoli dopo un avvio di torneo mediocre. Domenica arriva la Polisportiva Cimini del mister Stefano Scaricamazza, gara dai mille significati e con tanti ex dentro e fuori dal campo. L’avversario più difficile per la compagine del tecnico Michele Micheli, il nervosismo è palese allo stadio Angelo Sale, i tifosi sono sempre più perplessi per l’immobilismo della società che non è riuscita finora a tesserare nemmeno uno svincolato. E giocatori in giro ci sono, in queste ore è giunta notizia che l’Anzio ha ingaggiato Davide Pagliam ex centrocampista del Ferentino. Dopo la Cimini il Ladispoli riceverà in Coppa Italia il forte Campus Eur, farà visita all’Indomita Pomezia che in casa ha rifilato il poker ai cugini dell’Unipomezia, affronterà il Quarto Municipio e si recherà sul campo della W3 Maccarese. Senza dimenticare domenica 6 novembre l’atteso derby col Cerveteri allo stadio Angelo Sale. Che dire? Un tour de force contro avversari impegnativi, senza attaccanti di ruolo e con i giocatori contati in quel ruolo non resta che augurare buona fortuna ai rossoblu. Il Ladispoli deve far punti per evitare di rimanere invischiato nella bassa classifica.
Il tecnico Marco Ferretti
Mese impegnativo anche per il Cerveteri che resta in attesa di sapere se dovrà rigiocare o meno la partita vinta ad Anzio. Gli etruschi in sequenza si confronteranno con Unipomezia, Cimini in trasferta in Coppa Italia, Vis Sezze allo stadio Galli, Boreale a Roma, Astrea in casa e poi il derby a Ladispoli. Calendario non impossibile, i ragazzi del mister Marco Ferretti potrebbero veramente imprimere una svolta al campionato e diventare una mina vagante del Girone A. E’ un Cerveteri che gioca bene, è stato capace di espugnare Anzio e Civitavecchia e di rallentare la marcia della capolista Centro Sportivo Primavera. Insomma, ci attende un ottobre intenso, alcuni scenari potrebbero cambiare, certezze ed illusioni potrebbero innescare un valzer dalla conseguenze imprevedibili.
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