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UNA CONTINUA RICHIESTA DI SOLDI

di Ugo Russo 
Molti italiani muoiono letteralmente di fame; in questi mesi di inattività sono stati costretti a chiudere attività, negozi, non ricevono da mesi la cassa integrazione o altre diavolerie promesse, devono far fronte a tasse, agli affitti, alle bollette, ad altre scadenze e pagamenti vari, vedono che si pensa soprattutto a sistemare gli stranieri ma a loro non pensa nessuno, eppure…

Eppure (e sembra veramente una ulteriore presa per i fondelli) la maggior parte degli spot televisivi sono messi in onda per chiedere soldi alla gente, rimarcandoti due volte “a botta” l’IBAN degli eventuali beneficiari, come se fossimo un popolo a cui a tutti escono i miliardi dalle orecchie. E così: versate i soldi alla protezione civile per aiutarla a risistemare la sanità e a comprare mascherine e ventilatori per sconfiggere il virus (ma non erano stati già erogati, questi soldi, tra quello che lo stato ha stanziato e che serviva per questo, tra i fondi dell’europa e tra il materiale comprato anche all’estero e che poi ci é stato letteralmente fregato alle dogane?), senza dimenticarci che ci avevano promesso che le mascherine le avrebbero regalate a tutti ed invece continuano a farcele pagare profumatamente; e 9 euro al mese per quello; e 10 euro al mese per quell’altro; e fai una donazione a quello; e poi tutte le altre varie associazioni (che, anche qui dovrebbero avere la copertura dello stato ed invece… pare proprio di no); e… e… e… l’animaccia vostra! In condizioni normali non bisognerebbe neppure chiedere, lo abbiamo già ribadito in un precedente articolo, a uno almeno di questi organismi una persona ci pensa da sola a donare, ma qui intanto sono diventati venti che cercano di attaccarsi alle mammelle tutti assieme e pare una presa in giro vera e propria in questo momento. A chi chiedono i soldi, ai poveri disgraziati?

Ultima in ordine di tempo: si sono incontrati il Santo Padre, il comune di Roma e la regione Lazio istituendo di fatto una fondazione cui Papa Francesco é quello che ha messo di più e in minima parte gli altri due. A favore di chi? Dei poveri della capitale. Si può pensare che la cifra erogata sia sufficiente a coprire le esigenze più grandi di questa gente; macché! E’ una cifra minima per iniziare, perché, come ha riferito lo stesso presidente della regione “si spera nella generosità (!!!) degli italiani per versare soldi che possano servire ad alleviare le sofferenze di queste persone”. Oh, e lo scriviamo in generale, la generosità é arrivata ai marroni, basta, qui stiamo toccando il fondo, non si vede luce alla fine del tunnel, soldi allo stato ne entrano ma non bastano mai a nulla. Stop, GAME OVER, il limite della sopportazione é stato abbondantemente superato!
(CHI SE NE) FUTTE (alla siciliana)-BALL
La Rai finalmente ha capito come sostituire i film comici per far ridere ancora di più la gente: proseguendo nell’esclusiva delle partite di Coppa Italia ha mandato in onda le due semifinali di ritorno e mercoledì si appresta a trasmettere la finale. Limitandoci alla prima, Juventus-Milan (la seconda, Napoli-Inter, é stata molto meno indecente); ha avuto un grande attore protagonista, uno che quando si muove é veramente esilarante nel guardarlo (non) giocare, Pjanic, con due spalle d’eccezione. Bernardeschi e Rabiot.
Paolo Rossi, che pure ha giocato ad altissimi livelli e quando il calcio esprimeva ancora spettacolo, chissà, forse per alimentare l’interesse della gente, avendo l’emittente di stato il compito di mandare in onda simili angosce, ha detto che nella prima mezzora la Juventus ha espresso un grande gioco (!!!). E’ stato immediatamente bacchettato da Marocchino, che aveva buona tecnica ma niente da poter assomigliare a quanto Pablito ha fatto in carriera, il quale volendo raccontare la verità ha replicato: “Sì, ha tenuto palla, mai però con trame verticali e giocando sempre in orizzontale non ha praticamente mai inciso, se non in un paio di circostanze in cui poteva passare in vantaggio. E uno degli inviati ha messo il carico da undici, facendo capire che, neppure ridere, la partita aveva fatto addormentare molti che la seguivano da casa e che poi, senza pubblico, questo non é calcio! Che faranno, lo cacceranno via perché ha detto quello che hanno potuto riscontrare tutti?
Bisogna continuare, c’é chi deve mettersi i soldini in tasca e quel che succeda succeda. I calciatori, invece, hanno subito manifestato, come era logico, che non vogliono rischiare più di tanto, che dopo tre mesi di “divano” e non di allenamenti potrebbero, impegnandosi in maniera scriteriata, favorire l’insorgere di gravi incidenti senza contare quello che potrebbe provocare loro il virus. E poi si riprende a giocare con un nuovo cambiamento ogni giorno al regolamento: questo é un altro gioco! L’ultima é che se un giocatore si infetta, non si ferma e va in quarantena la squadra e neppure l’altra contro cui ha giocato, ma il resto della rosa é a disposizione per la partita seguente!!! E poi, però, ti denunciano per illecito sportivo se nascondi altre positività. Ma che cosa é, un gioco al massacro?

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