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UNA GUERRA SENZA TREGUA (e questo sarebbe il famoso progresso?)

di Ugo Russo 

Il “meraviglioso”, “grande”, “favoloso” ma diciamo noi FAMIGERATO progresso, dopo aver contribuito concretamente ad annientare completamente i valori, a togliere importanza al rispetto che ora manca del tutto, all’educazione che è diventata una parola cancellata dal vocabolario, all’uomo trasformato in una nullità, un numerino, un automa comandato dalle macchine, ha introdotto i computer (senza poter più creare nulla da soli), i cellulari, i tablet, gli esperimenti atomici e nucleari, la ricerca per scoprire nuovi mondi (machissenefrega!), la pandemia, l’odio tra i popoli, e una guerra che, come si dice nel titolo, è senza tregua e, aggiungiamo, senza senso. Senza tregua perché non si ferma neppure quando ci sono i negoziati di pace (finora tutti andati a vuoto) e quando viene garantita per il passaggio dei cordoni e convogli umanitari, salvo poi riprendere improvvisamente per sparare addosso a coloro che disperatamente cercano una repentina evacuazione. E tanto per non farci mancare nulla, per dimostrare la cattiveria degli esseri umani pronti a sfruttare in modo indecente ogni situazione, la notizia che ci sarebbe una società in possesso di qualche pullman che offrirebbe passaggi per portare la gente in Polonia a pagamento! La testimonianza da una signora intervistata in un telegiornale che ha testualmente detto: “Sono salita su un mezzo per scappare dalla guerra e mi hanno chiesto tanti soldi. Ho detto che ne avevo pochi,  mi hanno fatto scendere e mi hanno lasciata a terra”. Di cosa volete più meravigliarvi? Abbiamo parlato spesso dell’inefficacia dell’europa che tutto continua ad essere tranne che unita. Anche perché mancano uomini politici di spessore, capaci di risolvere al meglio determinate situazioni. Per la verità “figure pesanti” mancano, biden in testa, in tutto il pianeta; ciò, però, potrebbe far pensare che siano bravi soprattutto a sfruttare la gente, a incamerare soldi e in pochi a pensare quello che potrà essere il loro futuro. Dalle zone di guerra, in questa Ucraina che, nonostante tutto, sta ancora opponendo una fiera resistenza, si continua a dire da parte russa: “noi non faremo mai del male ai nostri fratelli ucraini, ed eventualmente mai vittime tra i civili” e invece si susseguono immagini di morte, che hanno fatto già salire il numero dei defunti a tante migliaia, soprattutto civili. Perché si colpiscono ospedali anche pediatrici e oncologici, palazzine, centrali nucleari, luoghi di lavoro. Tra l’altro, i cadaveri vengono calati in fosse comuni o lasciati in strada, sulla neve.

In tutto questo qual è il ruolo dell’italia? Come potremmo essere organizzati in caso di guerra che debba riguardarci più da vicino? Nonostante ci arroghiamo il diritto e la presunzione di essere ancora tra i sette paesi più industrializzati in realtà contiamo nulla. Pure in questo periodo quando si sono incontrati per fare smettere la guerra c’erano americani, o turchi, o russi e ucraini e per il resto d’europa sempre tedeschi e francesi (con l’inghilterra uscita da tempo dalla uè uè sciù sciù a darsi da fare da sola). A noi non ci hanno mai cagato!!! Ma forse è meglio così perché bisogna proprio fermarli i nostri politici che come si muovono fanno danni. A cominciare da di maio che preso da una sorta di delirio di onnipotenza prima è tornato dall’Ucraina dicendo: “Si risolverà tutto con il dialogo, per via diplomatica” e dopo due giorni è scoppiata la guerra; poi, con grande enfasi ha detto: “Il danno più grande ai russi lo stiamo facendo noi con le nostre sanzioni”. E lo dici pure? Da anni a questa parte ci avete rovinato: volete continuare a infierire, a crearci guai seri? Non abbiamo un’organizzazione militare efficiente, in quelle poche caserme rimaste non c’è più una tuta mimetica, un equipaggiamento adeguato e sarebbe il caso di ripristinare la naja, il servizio militare, in questa eventuale occasione agendo in fretta con fior di istruttori, specie per dare a una buona totalità di giovani nullafacenti e con tanta voglia di non rispettare le regole un inquadramento più sano.

Nonostante questo siamo l’unico paese ad aver mantenuto quei pochi militari di truppa o di firma in svariate parti del mondo per salvaguardare la pace. Facciamoli subito rientrare! Come, pure la stessa nato vede sgretolarsi pian piano i propri principi fondati sul patto atlantico e annuncia che “non si può escludere un terzo conflitto mondiale” e noi continuiamo a fare gli eroi? Piuttosto va rivista anche un’altra situazione. Dunque, scappano dalla guerra e alla fine, fuori dall’Ucraina, potrebbero essere milioni. Per ora soggiornano in Polonia in attesa di essere smistati, alcuni in Moldavia e Romania ma avete mai sentito in questi giorni che la germania ne ha presi tot, la francia pure, la spagna altrettanti: NO! Potendo uno li prenderebbe tutti i profughi, è un discorso umano e bisogna, anche se noi, come popolo, siamo in assoluta difficoltà, far fronte a tale necessità, però ne abbiamo già presi 35 mila; sarebbe il caso che pure lì si cominciasse a fare una adeguata spartizione (pure per dare ai profughi la possibilità di vivere in maniera più agevole). Oppure, non è che succede come con i barconi?

MISCELLANEA – Covid,quante bugie – Tornano a rifarsi sotto gli studi sui veri valori, sempre nascosti, dei gravissimi danni provocati dalla pandemia che da due anni abbondanti sta ammorbando ,l’umanità intera. Ad esempio, rispunta il numero di quelli che sarebbero stati i reali decessi causati dal covid-19. Come rivelò pure la nostra penna ormai più di un anno fa, per poi reiterare nel tempo, il valore stimato di morti nel mondo per questa causa non sarebbero 6 milioni ma oltre 18 milioni, ergo più di tre volte. E a riportare i risultati di tale studio di scienziati americani sarebbe The Lancet, uno dei più autorevoli giornali medico-scientifici, non pizze e fichi, insomma. Facendo una proporzione le persone che ci hanno lasciato nel nostro paese sarebbero qualcosa come 480 mila!!! E ogni giorno abbiamo ancora centinaia di vittime. Non si capisce perché degli incapaci che si sono occupati di questo pur primario problema non si siano dimessi, coperti di vergogna. Ma al peggio non c ‘è mai fine… Certo, venissero confermati i numeri riportati su The Lancet non basterebbero le dimissioni…

Dopo tanti casini… – Eh, sì, dopo  tanti casini che si sono ripetuti negli ultimi tempi (e anche prima) la lega calcio di serie A ha finalmente un presidente, eletto pure con il minimo dei voti permessi, 11, e guarda caso, si vede che era proprio un predestinato, il suo nome è Lorenzo Casini. 46 anni, avvocato e capo di gabinetto del ministro della cultura franceschini, Casini (per ora maiuscolo, pronti a scendere alla minuscola) è stato eletto con la cordata Lazio (lotito) – Napoli (de Laurentiis), cui poi si sono appoggiate le altre squadre da metà classifica in giù. I problemi sono tantissimi, in primis quelli economici, e dunque ci sarà moltissimo da lavorare per il neo presidente che, in ogni caso, ha già avuto il placet dei vertici dello sport (Malagò) e della federcalcio,, gravina. Ma è indubbio che anche in questa circostanza si è evidenziata una netta spaccatura tra le società. Siamo di fronte ad un ritorno di fiamma della superlega o ente simile che provocherebbe l’emigrazione dei nostri club più prestigiosi in altra associazione, stavolta continentale?

Baby-gang, arriviamo! – Non fosse stato per la guerra, così come, del resto, avevamo già annunciato due settimane fa, ci saremmo già occupati, come tema portante dell’articolo, di questi delinquenti, criminali (altro che ragazzini) che con le ormai nefaste baby-gang infestano le nostre principali città. Si annoiano, poverini, e tramite una sorta di raccolta sui social si riversano nelle piazze o a gruppetti si lasciano ricordare con i furti di cellulari e soldi a scapito di malcapitati che vengono poi lasciati a terra, rigonfi di botte. Questo nel migliore dei casi perché si moltiplicano gli episodi in cui questi assassini arrivano pure ad uccidere, in casa (se un parente si permette di dire che stanno troppo al computer e a scuola prendono brutti voti), o fuori nei rave mostruosamente organizzati (anche perché spacciano droghe letali) o aggredendo con un folto gruppo altra gente inerme (il caso del barbone a cui fu dato fuoco resta, purtroppo, emblematico). E continuano a farlo pur in questo tristissimo periodo. Ci vorrebbe per loro, oltre a ripristinare la naja, come scritto sopra, riaprire le case di correzione perché questi reati li compiono molto prima dei 19-20 anni in cui in genere si partiva per il servizio militare. E non deve più valere il fatto di essere minorenni. Una pena che se la devono ricordare fino a che campano. Questa gentaglia si manifesta tale già a 11-12 anni. A quell’età, e la scuola può configurarsi come complice assoluta, se non fai vedere al branco che hai fatto qualcosa di cui ritenerti fiero (l’amore o aver rubato qualcosa) non vieni accettato. Ecco, i mali più grandi della scuola sono i “ragazzini” o canaglie, se preferite. Meno male che c’è ancora quel famoso 15%, non di più, purtroppo, di ragazzi di cui andare fieri e vantarsi, ma per tutti questi altri non ci deve essere alcuna pietà. Sull’argomento torneremo, con grande spazio e considerazioni-

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