RESurrezIone
Quel momento di noi stessi,
come funi arrivare nell’anima
su cui hanno vissuto
fin ad essere insormontabili
le ultime immagini di terra ferma,
tra le ombre di un decennio
passate a rincorrersi ogni volta
senza parole ne silenzi
tra palazzi e vie di fuga,
mentre pioveva di tutto
rendendo ogni passo un salto
su di quel vuoto fatto d’occasioni
con all’estremità l’ultima peripezia giusta.
Resi, come spesso arresi
su di un mondo che si spera
qualcuno modelli dall’alto,
pedine di un gioco in scatola
da riporre nelle soffitte senza luce,
di un domani tardo a venire
così cupo in mano a pochi.
Maurizio Spreghini (Rubiath70)

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