Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

UN’ALTRA ATROCE BEFFA

di Ugo Russo 

A poco più di un mese dal ridicolo verdetto del festival di sanremo quando fu derubata di una strameritata vittoria, Loredana Bertè ha subìto un’altra terribile onta al concorso indetto dalla repubblica di san marino per trovare un cantante che potesse rappresentarla all’Eurovision song contest del prossimo maggio.

La cantante calabrese ha partecipato soprattutto perchè la kermesse europea si svolgerà in Svezia ed allora avrebbe voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa incontrando l’ex marito Bjorn Borg, per l’appunto svedese. Ma aveva trascurato, Loredana, la pochezza della serata di san marino che altro non avrebbe potuto fare che denigrare la sua immagine con un verdetto forse ancora peggiore di quello della “città dei fiori”. Diciassette i cantanti in gara, nove “big(!!!!! Dove erano? Li avete visti?)” e otto giovani, tutti messi nello stesso calderone, e tre interpreti italiani. Oltre alla Bertè, Marcella Bella (alla fine sesta) e i Jalisse (decimi), molto bravi. Favori del pronostico tutti per Loredana (e difatti tra lei e gli altri c’era un abisso) ma è successo che…  quelli che noi e moltissimi altri avevamo dato per ultimi hanno scavalcato nel gradimento di una inqualificabile giuria proprio la favorita e saranno loro ad andare a Stoccolma. Immaginatevi il male trascinato sul palcoscenico, questo hanno suscitato questi diavoli spagnoli, con scheletri, facce  e occhi di robot invasati, linguacce in favore di telecamere con la lingua tutta tinta di nero, tatuaggi, il brutto più brutto e poi la canzone tale da non suscitare alcuna emozione, anche perchè la cantante (ti faccio un grosso complimento a chiamarti così… ) invece di mostrare una voce gradevole urlava e basta. 11:11 il titolo del brano ma lo dovevano chiamare 66:66, più satana di così non si può. Dice: ma i social sono solo appannaggio dei giovani che di musica non capiscono un piffero e magari questa è la musica che va oggi (!!!!!) e qualcuno ipotizza pure che questi faranno la loro figura all’eurovision ma che schifo! Rovinare pure la cosa più bella al mondo, la musica! E dire che l’età media della giuria era di 50 anni, però con rappresentanti in sala dell’intelligenza artificiale (e due canzoni, compresa quella degli spagnoli, ne avevano fatto uso), magari pure sponsor, si era capito che c’era in atto un magheggio senza precedenti.

Alla base di tutto, però, l’errore più grande sta in questa frenesia di andare per forza in svezia a incontrare Borg: dopo una carriera come la sua la Bertè dovrebbe scegliere prima di andare in simili manifestazioni e informarsi prima, anche se mai poteva immaginare che sarebbe stata ancora peggio di qualsiasi previsione. Sì, perché non c’era la minima organizzazione, mancava una scaletta decente tant’è che veniva annunciato un concorrente o un ospite e ne entrava in scena un altro; quando c’era un gruppo per spostare gli strumenti passava un’eternità e alla fine (praticamente con metà concorrenti rispetto a sanremo) la durata è stata la stessa se non superiore, fino a rasentare le cinque ore! Va beh, ma la conduzione sarà stata efficace!  Cosa? Un obbrobrio. A presentare è stato chiamato biggio, quello che fa la spalla di Fiorello (solo, in pratica, per ridere alle battute del conduttore… ) in Viva radio 2 e si è visto chiaramente che non aveva mai condotto una serata che dovrebbe rivestire una certa importanza e mai sarà chiamato a condurne altre (a meno che gli organizzatori saranno dei tafazzi) perchè ne è stato in primis la rovina. Dopo la fine delle canzoni tardava a rientrare in palcoscenico, chiedeva cosa doveva fare e con una prosopopea infinita se la prendeva sempre con chi aveva organizzato (cosa da non fare mai, soprattutto se in diretta televisiva con tanta gente che potrebbe guardare); ma la ciliegina sulla torta è arrivata alla fine: con i diavoli spagnoli e la Bertè rimasti per aspettare la proclamazione del vincitore, biggio, prima ancora che venisse il momento, si è lasciato scappare un “vincono la terza edizione di una voce per san marino …”. A quel punto è stato stoppato e un minuto dopo ha detto chi aveva vinto ma quel vincono aveva fatto già capire tutto! Così sono stati dichiarati primi (bestemmia!!!) i megara. Almeno si fossero chiamati Magara così ci avrebbero ricordato uno dei grandi del calcio di una volta, Carletto Mazzone in una sua celebre locuzione. Gradevole, invece, la conduzione di colei, Melissa Greta Marchetto, che affiancava biggio e se non altro ha detto che era la prima volta che saliva su un palcoscenico importante a presentare. Modesta e brava a fare il compitino senza errori. Tornato a roma biggio è stato cazziato pure da Fiorello; del resto quello che ha recitato, con mandelli, nel peggior film della storia del cinema, i soliti idioti, poteva fare meglio?

 

 

 

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